Caos in Regione Puglia, il Pd chiede una verifica di maggioranza
Gli scossoni e le inchieste degli ultimi giorni stanno mettendo a dura prova il "sistema" Emiliano
venerdì 12 aprile 2024
10.05
Dopo gli arresti dei fratelli Pisicchio, che sono arrivati a pochi giorni dall'indagine che ha travolto Anita Maurodinoia, in Regione Puglia è caos. Ieri, alla presenza del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, i pentastellati hanno rimesso tutte le loro deleghe e c'è poi stato un lungo incontro proprio tra Conte e Emiliano in cui sembra si sia discusso delle condizioni alle quali il Movimento è disponibile a rimanere in maggioranza. Pare anche che Conte abbia chiesto di istituire un nuovo assessorato, quello alla legalità.
Nel pomeriggio, inoltre, travolti dalle voci e da quanto continua ad emergere dalle indagini, prima Filippo Caracciolo e poi Michele Mazzarano si sono chiamati fuori. Il primo, capogruppo Pd, ha rimesso, nuovamente e in modo irrevocabile, tale mandato, mentre il secondo, per evitare ulteriori accostamenti della sua persone a vicende giudiziarie in corso, ha comunicato di non avere, negli ultimi mesi, rinnovato la tessera al Pd oltre alla decisione di autosospendersi dall'attività del Gruppo consiliare del Pd.
E da Domenico De Santis è quindi giunta questa nota a nome del partito: Il Pd pugliese è in prima linea con i suoi militanti e amministratori nella lotta quotidiana al malaffare come testimoniano le decine di amministratori e i sindaci come quello di Peschici, Cellamare, Vieste e Bari che ricordiamo essere tuttora sotto scorta. Proprio per questo non possiamo fare sconti sulle incompatibilità tra i nostri rappresentanti istituzionali, il nostro codice etico e le migliaia di militanti che ogni giorno con onestà dedicano impegno e dedizione al partito democratico. Per questo nelle prossime ore convocheremo tutti gli organismi: segreteria regionale, gruppo consiliare, direzione regionale così come abbiamo chiesto al Presidente Emiliano di convocare una riunione di maggioranza per avviare una verifica di governo e valutare il rilancio dell'azione amministrativa per un nuovo patto di fine legislatura».
Nel pomeriggio, inoltre, travolti dalle voci e da quanto continua ad emergere dalle indagini, prima Filippo Caracciolo e poi Michele Mazzarano si sono chiamati fuori. Il primo, capogruppo Pd, ha rimesso, nuovamente e in modo irrevocabile, tale mandato, mentre il secondo, per evitare ulteriori accostamenti della sua persone a vicende giudiziarie in corso, ha comunicato di non avere, negli ultimi mesi, rinnovato la tessera al Pd oltre alla decisione di autosospendersi dall'attività del Gruppo consiliare del Pd.
E da Domenico De Santis è quindi giunta questa nota a nome del partito: Il Pd pugliese è in prima linea con i suoi militanti e amministratori nella lotta quotidiana al malaffare come testimoniano le decine di amministratori e i sindaci come quello di Peschici, Cellamare, Vieste e Bari che ricordiamo essere tuttora sotto scorta. Proprio per questo non possiamo fare sconti sulle incompatibilità tra i nostri rappresentanti istituzionali, il nostro codice etico e le migliaia di militanti che ogni giorno con onestà dedicano impegno e dedizione al partito democratico. Per questo nelle prossime ore convocheremo tutti gli organismi: segreteria regionale, gruppo consiliare, direzione regionale così come abbiamo chiesto al Presidente Emiliano di convocare una riunione di maggioranza per avviare una verifica di governo e valutare il rilancio dell'azione amministrativa per un nuovo patto di fine legislatura».