Capitolo, sigilli in due note discoteche
Stop alla musica e denuncia per il proprietario dopo le lamentele dei residenti
martedì 18 settembre 2018
10.04
Stop alla musica in due discoteche di Capitolo. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Monopoli, hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal GIP del Tribunale di Bari, procedendo al sequestro preventivo degli impianti sonori e delle casse di due locali pubblici della costiera cittadina nei pressi di Capitolo a seguito delle ripetute denunce ed esposti relativi alla musica ad alto volume proveniente dalle due strutture, anche fino a tarda notte.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturisce da una serie di accertamenti, condotti dai Carabinieri della locale Compagnia, anche con l'ausilio di personale dell'ARPA Puglia di Bari, che hanno consentito di documentare come le casse diffondessero musica ad alto volume anche fino alle 4,30 del mattino, a scapito del riposo degli abitanti della zona.
Il sequestro è stato notificato all'Amministratore della società che gestisce le due strutture, nei cui confronti la Procura, oltre al reato di disturbo del riposo delle persone, ipotizza anche quello del falso in atto pubblico, in quanto, nella pratica per la concessione dell'autorizzazione al pubblico spettacolo presentata al Comune di Monopoli, avrebbe falsamente attestato che nei due locali si svolgevano eventi pubblici e serate musicali qualificate come a bassa rumorosità.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturisce da una serie di accertamenti, condotti dai Carabinieri della locale Compagnia, anche con l'ausilio di personale dell'ARPA Puglia di Bari, che hanno consentito di documentare come le casse diffondessero musica ad alto volume anche fino alle 4,30 del mattino, a scapito del riposo degli abitanti della zona.
Il sequestro è stato notificato all'Amministratore della società che gestisce le due strutture, nei cui confronti la Procura, oltre al reato di disturbo del riposo delle persone, ipotizza anche quello del falso in atto pubblico, in quanto, nella pratica per la concessione dell'autorizzazione al pubblico spettacolo presentata al Comune di Monopoli, avrebbe falsamente attestato che nei due locali si svolgevano eventi pubblici e serate musicali qualificate come a bassa rumorosità.