Capodanno nero per i gatti di strada: episodi a Barletta, Bari e San Ferdinando di Puglia
Il "divertimento" osceno dei petardi non è più tollerabile
mercoledì 3 gennaio 2024
14.58
Tra le vittime della notte di San Silvestro in diverse città ci sono purtroppo gli amici a quattro zampe, in particolar modo i gatti. A Bari, Barletta e San Ferdinando di Puglia si sono verificati tre episodi, che in poco tempo hanno fatto il giro del web attraverso i social media, con la diffusione anche di notizie imprecise o inesatte.
A Santo Spirito dei petardi sarebbero esplosi nei pressi della casetta di una colonia felina, fortunatamente rimasta indenne grazie alla fuga dei mici. Trattandosi di un quartiere frequentato, a pochi passi dal lungomare Colombo, in molti hanno sentito il forte rumore dei botti.
A Barletta si è verificato un fatto diverso. Un gatto molto giovane (solo 1 anno) ha perso la vita per cause ancora da accertare. Si tratta di una morte improvvisa, quasi sicuramente legata a un infarto causato dal frastornante rumore dei petardi. Il felino è stato ritrovato accanto a dei botti esplosi. A fare chiarezza su questo episodio, portato all'attenzione anche dalla cronaca nazionale, è stata Annarita Distaso, vicepresidente Enpa Barletta. In un video postato su Facebook ha spiegato come la carcassa sia stata messa solo successivamente vicino ai petardi esplosi. Non si tratterebbe, dunque, di un gesto volontario. Resta, però, un'azione di sfregio che testimonia quanto la civiltà sia, in molti casi, solo un ricordo lontano.
Danni di grave entità hanno riguardato invece Leone 2, il gatto di San Ferdinando di Puglia così soprannominato grazie a Leone, il felino scuoiato vivo che è divenuto un caso nazionale. Il gatto ha riportato un trauma cranico, cecità (non si sa ancora se permanente o momentanea), frattura del palato e bruciatura del musetto oltre che delle zampine posteriori. Grazie a una catena di solidarietà che parte dal nord e arriva fino qui da noi, Leone si trova attualmente presso un ambulatorio veterinario di Barletta, dove sarà tenuto in osservazione per i dovuti accertamenti.
Per quest'ultimo episodio l'Enpa Barletta sporgerà denuncia: si tratta di una forma di "divertimento" osceno che non è più tollerabile.
A Santo Spirito dei petardi sarebbero esplosi nei pressi della casetta di una colonia felina, fortunatamente rimasta indenne grazie alla fuga dei mici. Trattandosi di un quartiere frequentato, a pochi passi dal lungomare Colombo, in molti hanno sentito il forte rumore dei botti.
A Barletta si è verificato un fatto diverso. Un gatto molto giovane (solo 1 anno) ha perso la vita per cause ancora da accertare. Si tratta di una morte improvvisa, quasi sicuramente legata a un infarto causato dal frastornante rumore dei petardi. Il felino è stato ritrovato accanto a dei botti esplosi. A fare chiarezza su questo episodio, portato all'attenzione anche dalla cronaca nazionale, è stata Annarita Distaso, vicepresidente Enpa Barletta. In un video postato su Facebook ha spiegato come la carcassa sia stata messa solo successivamente vicino ai petardi esplosi. Non si tratterebbe, dunque, di un gesto volontario. Resta, però, un'azione di sfregio che testimonia quanto la civiltà sia, in molti casi, solo un ricordo lontano.
Danni di grave entità hanno riguardato invece Leone 2, il gatto di San Ferdinando di Puglia così soprannominato grazie a Leone, il felino scuoiato vivo che è divenuto un caso nazionale. Il gatto ha riportato un trauma cranico, cecità (non si sa ancora se permanente o momentanea), frattura del palato e bruciatura del musetto oltre che delle zampine posteriori. Grazie a una catena di solidarietà che parte dal nord e arriva fino qui da noi, Leone si trova attualmente presso un ambulatorio veterinario di Barletta, dove sarà tenuto in osservazione per i dovuti accertamenti.
Per quest'ultimo episodio l'Enpa Barletta sporgerà denuncia: si tratta di una forma di "divertimento" osceno che non è più tollerabile.