Cambio al vertice della Legione Carabinieri Puglia. Il generale Alfonso Manzo nuovo comandante
Subentra al generale Giovanni Cataldo. «Non sono mai stato in questa regione e sono curioso di scoprirla quotidianamente»
lunedì 3 settembre 2018
13.29
Passaggio di testimone al vertice del Comando Legione Puglia dei Carabinieri: il generale di brigata Alfonso Manzo subentra al generale di brigata Giovanni Cataldo nel ruolo di comandante. Stamattina, presso il Comando sul lungomare di Bari, la cerimonia d'insediamento, alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri "Ogaden", generale di Corpo d'Armata Vittorio Tomasone, del governatore Michele Emiliano, del sindaco Antonio Decaro, del prefetto Marilisa Magno e degli alti vertici delle Forze dell'Ordine.
Campano di Torre Annunziata, il generale Manzo vanta un lungo curriculum nell'Arma, con incarichi di rilievo dalla Sicilia all'Emilia Romagna, dalla Toscana alla Lombardia, fino al Veneto e al ruolo di insegnante alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma fino al 2003. Spicca l'esperienza maturata tra il 1985 e il 1986 nell'Organizzazione Addestrativa, in qualità di Comandante di Plotone del III BTG Scuola Allievi Carabinieri con sede ad Iglesias (CA). «Ho svolto diversi incarichi - dice Manzo - sia nell'organizzazione territoriale sia in quella dello stato maggiore. Quello a cui tengo di più è, però, il ruolo di addestratore nella fucina dell'Arma dei Carabinieri. Inoltre, il Comando generale mi ha concesso il privilegio di essere alla guida della Legione Allievi Carabinieri che cura la formazione di tutti i carabinieri d'Italia; una soddisfazione immensa».
Per Manzo, proveniente dal comando di Bologna, si tratta del primo incarico in Puglia: «Confesso subito - dice - che non conosco questa regione, una delle poche in cui non ho mai prestato servizio prima d'ora. Ecco perché in questo incarico c'è un'ulteriore curiosità, e la scoperta sarà quotidiana. Sarebbe, però, prematuro parlare di azioni da compiere; posso solo mettere a disposizione tutto il mio impegno e la mia esperienza per supportare il gravoso compito degli uomini e delle donne di Puglia».
A cedere il testimone il generale Giovanni Cataldo, barese d'origine, pronto a domani a prestare il suo servizio al comando della Legione Sicilia. Cataldo lascia il comando della Legione pugliese per accogliere la sfida siciliana, nel giorno del 36mo anniversario della morte del generale Dalla Chiesa. Prima dei saluti c'è tempo per un ultimo sguardo al lavoro svolto nel Tacco dello Stivale: «Il bilancio del mio lavoro in Puglia - dice Cataldo accomiatandosi - è senz'altro positivo, sia in termini operativi sia in termini di supporto logistico. Nei carabinieri della Puglia ho potuto constatare tanta abnegazione e la tanta lealtà che hanno impiegato nel loro compito giornaliero, che si è concretizzato nella disarticolazione di importanti sodalizi criminali e nella presenza costante nell'assicurare tranquillità che ogni comunità si auspica».
La carriera di Cataldo continuerà in un territorio altrettanto complesso come la Sicilia: «Le sfide non mi spaventano - dice il comandante uscente. Affronterò questo compito con la stessa determinazione e lo stesso entusiasmo che ho dimostrato in questi anni qui in Puglia. La Sicilia è una terra che ho conosciuto da giovane capitano e spero di ottenere risultati ancora più soddisfacenti».
Campano di Torre Annunziata, il generale Manzo vanta un lungo curriculum nell'Arma, con incarichi di rilievo dalla Sicilia all'Emilia Romagna, dalla Toscana alla Lombardia, fino al Veneto e al ruolo di insegnante alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma fino al 2003. Spicca l'esperienza maturata tra il 1985 e il 1986 nell'Organizzazione Addestrativa, in qualità di Comandante di Plotone del III BTG Scuola Allievi Carabinieri con sede ad Iglesias (CA). «Ho svolto diversi incarichi - dice Manzo - sia nell'organizzazione territoriale sia in quella dello stato maggiore. Quello a cui tengo di più è, però, il ruolo di addestratore nella fucina dell'Arma dei Carabinieri. Inoltre, il Comando generale mi ha concesso il privilegio di essere alla guida della Legione Allievi Carabinieri che cura la formazione di tutti i carabinieri d'Italia; una soddisfazione immensa».
Per Manzo, proveniente dal comando di Bologna, si tratta del primo incarico in Puglia: «Confesso subito - dice - che non conosco questa regione, una delle poche in cui non ho mai prestato servizio prima d'ora. Ecco perché in questo incarico c'è un'ulteriore curiosità, e la scoperta sarà quotidiana. Sarebbe, però, prematuro parlare di azioni da compiere; posso solo mettere a disposizione tutto il mio impegno e la mia esperienza per supportare il gravoso compito degli uomini e delle donne di Puglia».
A cedere il testimone il generale Giovanni Cataldo, barese d'origine, pronto a domani a prestare il suo servizio al comando della Legione Sicilia. Cataldo lascia il comando della Legione pugliese per accogliere la sfida siciliana, nel giorno del 36mo anniversario della morte del generale Dalla Chiesa. Prima dei saluti c'è tempo per un ultimo sguardo al lavoro svolto nel Tacco dello Stivale: «Il bilancio del mio lavoro in Puglia - dice Cataldo accomiatandosi - è senz'altro positivo, sia in termini operativi sia in termini di supporto logistico. Nei carabinieri della Puglia ho potuto constatare tanta abnegazione e la tanta lealtà che hanno impiegato nel loro compito giornaliero, che si è concretizzato nella disarticolazione di importanti sodalizi criminali e nella presenza costante nell'assicurare tranquillità che ogni comunità si auspica».
La carriera di Cataldo continuerà in un territorio altrettanto complesso come la Sicilia: «Le sfide non mi spaventano - dice il comandante uscente. Affronterò questo compito con la stessa determinazione e lo stesso entusiasmo che ho dimostrato in questi anni qui in Puglia. La Sicilia è una terra che ho conosciuto da giovane capitano e spero di ottenere risultati ancora più soddisfacenti».