Carbonara nel '300, il 18 e 19 novembre la terza edizione della rievocazione storica
Maselli: «Città che progetta il futuro ma non dimentica le sue radici»
giovedì 9 novembre 2017
15.19
Il quartiere di Bari-Carbonara pronto a immergersi nuovamente nella sua storia, alla ricerca delle radici medievali. Si terrà, infatti, sabato 18 e domenica 19 la terza edizione della rievocazione storica "Carbonara nel '300", un'iniziativa che popolerà le strade del rione di cavalieri, musici, dame, giocolieri e falconieri, facendo rivivere per un weekend, le atmosfere del Basso Medioevo.
La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Progetto Carbonara e patrocinata dal Comune, è volta a riscoprire le origini storiche di alcuni usi e costumi ormai consolidati nella popolazione, attraverso la rievocazione la distruzione del piccolo casale di Carbonara avvenuta nel 1349 per mano degli ungari, determinati a vendicare l'assassinio di Andrea I d'Angiò ordinato da Giovanna I di Napoli.
Il programma principale di "Carbonara nel '300" sarà anticipato da un gustoso prologo a carattere storico-accademico: il 16 novembre, nella chiesa Sant'Agostino a Carbonara, si terrà il convegno "Carbonara e il suo territorio in età angioina. Economia, istituzioni e società", organizzato in collaborazione con il Centro Studi Normanno-Svevi. Relatori il professore Pasquale Cordasco e Raffaele De Rosa. Nell'occasione verrà presentato il libro "Radici e Germogli" di Raffaele De Rosa, frutto dei suoi studi sulla storia di Carbonara.
L'iniziativa è stata presentata stamattina a Palazzo di Città dall'assessore alle Culture del Comune di Bari Silvio Maselli, dal presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva, dalla presidente di Progetto Carbonara Marianna Mastrodomenico, da Raffaele De Rosa, studioso della storia di Carbonara, e da Luca Amoruso della compagnia teatrale Tiberio Fiorilli.
«Per il weekend del 18 e 19 novembre il centro storico di Carbonara sarà popolato dall'atmosfera del 1300 - dice Marianna Mastrodomenico: ci saranno accampamenti militari, orti medievali e antichi mestieri. Il grande spettacolo d'armi ispirato al combattimento del 1349 tra ungheresi e baresi sarà il cuore della manifestazione, e andrà in scena sia sabato 18 novembre siadomenica 19, sempre alle 21.30. Si potranno anche degustare piatti tipici medievali preparati secondo antiche ricette dai commercianti locali.Saranno allestite anche un'area ludica medievale per i più piccoli e la mostra di macchine di tortura nell'ipogeo dei resti del castello. Tre le novità di questa edizione ci sono una mostra di icone religiose ad olio su legno realizzate da Giuseppe Potenzieri, degli spettacoli di falconeria a cura di Bergamotti Falconeria e uno spettacolo teatrale scritto e diretto da un giovane regista carbonarese, Fabio Allegrini, interpretato dalla compagnia teatrale Tiberio Fiorilli».
«L'amministrazione comunale - ha dichiarato Silvio Maselli - ringrazia l'associazione Progetto Carbonara che ha realizzato questa iniziativa con passione e grande inventiva lavorando in maniera filologica al recupero della memoria storica, in un meccanismo di trasmissione del sapere e della storia del proprio territorio. Una città che progetta il proprio futuro non deve dimenticare mai da dove proviene. Invito tutti i cittadini a partecipare a questo evento, che consentirà a tutti noi di conoscere particolari sconosciuti della storia dell'intera città: una storia che non è certo iniziata con la posa della prima pietra da parte di Gioacchino Murat nella città nuova nel 1813, ma molto molto tempo prima».
«Questi ragazzi rappresentano ciò che di meglio esprime il nostro territorio - ha proseguito Nicola Acquaviva. Il nostro impegno e compito delle istituzioni è quello di sostenere e accompagnare le realtà locali che vogliono impegnarsi a custodire la memoria storica della città e a tramandarla anche attraverso momenti collettivi e condivisi, come questa bellissima rievocazione».
La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Progetto Carbonara e patrocinata dal Comune, è volta a riscoprire le origini storiche di alcuni usi e costumi ormai consolidati nella popolazione, attraverso la rievocazione la distruzione del piccolo casale di Carbonara avvenuta nel 1349 per mano degli ungari, determinati a vendicare l'assassinio di Andrea I d'Angiò ordinato da Giovanna I di Napoli.
Il programma principale di "Carbonara nel '300" sarà anticipato da un gustoso prologo a carattere storico-accademico: il 16 novembre, nella chiesa Sant'Agostino a Carbonara, si terrà il convegno "Carbonara e il suo territorio in età angioina. Economia, istituzioni e società", organizzato in collaborazione con il Centro Studi Normanno-Svevi. Relatori il professore Pasquale Cordasco e Raffaele De Rosa. Nell'occasione verrà presentato il libro "Radici e Germogli" di Raffaele De Rosa, frutto dei suoi studi sulla storia di Carbonara.
L'iniziativa è stata presentata stamattina a Palazzo di Città dall'assessore alle Culture del Comune di Bari Silvio Maselli, dal presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva, dalla presidente di Progetto Carbonara Marianna Mastrodomenico, da Raffaele De Rosa, studioso della storia di Carbonara, e da Luca Amoruso della compagnia teatrale Tiberio Fiorilli.
«Per il weekend del 18 e 19 novembre il centro storico di Carbonara sarà popolato dall'atmosfera del 1300 - dice Marianna Mastrodomenico: ci saranno accampamenti militari, orti medievali e antichi mestieri. Il grande spettacolo d'armi ispirato al combattimento del 1349 tra ungheresi e baresi sarà il cuore della manifestazione, e andrà in scena sia sabato 18 novembre siadomenica 19, sempre alle 21.30. Si potranno anche degustare piatti tipici medievali preparati secondo antiche ricette dai commercianti locali.Saranno allestite anche un'area ludica medievale per i più piccoli e la mostra di macchine di tortura nell'ipogeo dei resti del castello. Tre le novità di questa edizione ci sono una mostra di icone religiose ad olio su legno realizzate da Giuseppe Potenzieri, degli spettacoli di falconeria a cura di Bergamotti Falconeria e uno spettacolo teatrale scritto e diretto da un giovane regista carbonarese, Fabio Allegrini, interpretato dalla compagnia teatrale Tiberio Fiorilli».
«L'amministrazione comunale - ha dichiarato Silvio Maselli - ringrazia l'associazione Progetto Carbonara che ha realizzato questa iniziativa con passione e grande inventiva lavorando in maniera filologica al recupero della memoria storica, in un meccanismo di trasmissione del sapere e della storia del proprio territorio. Una città che progetta il proprio futuro non deve dimenticare mai da dove proviene. Invito tutti i cittadini a partecipare a questo evento, che consentirà a tutti noi di conoscere particolari sconosciuti della storia dell'intera città: una storia che non è certo iniziata con la posa della prima pietra da parte di Gioacchino Murat nella città nuova nel 1813, ma molto molto tempo prima».
«Questi ragazzi rappresentano ciò che di meglio esprime il nostro territorio - ha proseguito Nicola Acquaviva. Il nostro impegno e compito delle istituzioni è quello di sostenere e accompagnare le realtà locali che vogliono impegnarsi a custodire la memoria storica della città e a tramandarla anche attraverso momenti collettivi e condivisi, come questa bellissima rievocazione».