Carcere di Bari, aggrediti tre agenti di polizia penitenziaria
Sono stati trasportati in ospedale con l'ambulanza. Il Sappe: «Ci incateneremo ai cancelli»
venerdì 8 settembre 2023
14.59
Tre agenti di polizia penitenziaria, in due diversi episodi, sono stati aggrediti questa mattina all'interno del carcere di Bari. La denuncia arriva dal Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, che utilizza parole dure per puntare il dito contro gli ennesimi casi di aggressione nella casa circondariale.
Il sindacato annuncia azioni di vibrante protesta: «Il SAPPe , sindacato autonomo polizia penitenziaria, dichiara lo stato di agitazione e nei prossimi giorni organizzerà una sit in protesta con i propri dirigenti che si incateneranno davanti al carcere rendendo difficile l'entrata e l'uscita dal penitenziario, per poi spostarsi presso l'adiacente provveditorato, ove sempre gli stessi dirigenti si incateneranno alla porta di ingresso non permettendo a nessuno di uscire od entrare nello stabile fino a quando il provveditore regionale non prenderà provvedimenti urgenti nei confronti dei detenuti violenti che nella regione Puglia rimangono spesso impuniti, nonché chieda l'intervento urgente del DAP con l'invio di personale per far fronte a questa emergenza che non è più tollerabile».
Sempre dal sindacato aggiungono: «Vorremmo parlare in questo momento con il garante dei detenuti per dargli i numeri delle aggressioni ai poliziotti di Bari e della regione, che dall'inizio dell'anno è di circa 100 unità che vanno a ridurre il già carente organico dei penitenziari. Vorremmo chiedere allo stesso come si fa a difendersi da questi detenuti violenti senza poi rischiare di essere denunciati per il reato di "tortura", poiché anche in solo graffio fa gridare allo scandalo».
E ancora: «Purtroppo la prepotenza dei detenuti è così debordata che vengono aggrediti e picchiati anche i poliziotti che si stanno prodigando per risolvere i problemi degli stessi detenuti. Proprio quello accaduto alla sezione alta sicurezza, dove un detenuto italiano che aveva di problemi connessi alle autorizzazioni per telefonare ai familiari ha colpito con inaudita violenza due poliziotti, che si erano portati vicino alla sua stanza per comunicargli stavano cercando la risoluzione del problema. Purtroppo le immagini degne di un film dell'orrore che hanno immortalato quanto accaduto resteranno segrete, a differenza di quelle che riguardano i detenuti pronte per essere visti urbi et orbi».
Il sindacato ricostruisce: «L'altro episodio alla seconda sezione, dove un poliziotto è stato pesantemente colpito da un detenuto senza alcun motivo. Le notizie che trapelano sono concitate poiché le due ambulanze giunte nel carcere di Bari, hanno da poco trasportato i feriti in ospedale».
La nota conclude così: «Purtroppo mancando un reparto isolamento i due detenuti sono rimasti ai loro posti in comunità vantandosi di quello che hanno fatto e per essere rimasti impuniti, ingenerando tra gli altri detenuti la facilità di emulare tali comportamenti non rischiando nulla. Provveditore Martone, ma il capo del Dap non le aveva detto che in queste occasioni i detenuti debbono essere trasferiti all'istante?».
Il sindacato annuncia azioni di vibrante protesta: «Il SAPPe , sindacato autonomo polizia penitenziaria, dichiara lo stato di agitazione e nei prossimi giorni organizzerà una sit in protesta con i propri dirigenti che si incateneranno davanti al carcere rendendo difficile l'entrata e l'uscita dal penitenziario, per poi spostarsi presso l'adiacente provveditorato, ove sempre gli stessi dirigenti si incateneranno alla porta di ingresso non permettendo a nessuno di uscire od entrare nello stabile fino a quando il provveditore regionale non prenderà provvedimenti urgenti nei confronti dei detenuti violenti che nella regione Puglia rimangono spesso impuniti, nonché chieda l'intervento urgente del DAP con l'invio di personale per far fronte a questa emergenza che non è più tollerabile».
Sempre dal sindacato aggiungono: «Vorremmo parlare in questo momento con il garante dei detenuti per dargli i numeri delle aggressioni ai poliziotti di Bari e della regione, che dall'inizio dell'anno è di circa 100 unità che vanno a ridurre il già carente organico dei penitenziari. Vorremmo chiedere allo stesso come si fa a difendersi da questi detenuti violenti senza poi rischiare di essere denunciati per il reato di "tortura", poiché anche in solo graffio fa gridare allo scandalo».
E ancora: «Purtroppo la prepotenza dei detenuti è così debordata che vengono aggrediti e picchiati anche i poliziotti che si stanno prodigando per risolvere i problemi degli stessi detenuti. Proprio quello accaduto alla sezione alta sicurezza, dove un detenuto italiano che aveva di problemi connessi alle autorizzazioni per telefonare ai familiari ha colpito con inaudita violenza due poliziotti, che si erano portati vicino alla sua stanza per comunicargli stavano cercando la risoluzione del problema. Purtroppo le immagini degne di un film dell'orrore che hanno immortalato quanto accaduto resteranno segrete, a differenza di quelle che riguardano i detenuti pronte per essere visti urbi et orbi».
Il sindacato ricostruisce: «L'altro episodio alla seconda sezione, dove un poliziotto è stato pesantemente colpito da un detenuto senza alcun motivo. Le notizie che trapelano sono concitate poiché le due ambulanze giunte nel carcere di Bari, hanno da poco trasportato i feriti in ospedale».
La nota conclude così: «Purtroppo mancando un reparto isolamento i due detenuti sono rimasti ai loro posti in comunità vantandosi di quello che hanno fatto e per essere rimasti impuniti, ingenerando tra gli altri detenuti la facilità di emulare tali comportamenti non rischiando nulla. Provveditore Martone, ma il capo del Dap non le aveva detto che in queste occasioni i detenuti debbono essere trasferiti all'istante?».