«Carcere di Bari, la situazione è insostenibile»
La denuncia del Sippe: «Le aggressioni sono in continuo aumento, un assistente è stato aggredito da un altro detenuto»
martedì 13 agosto 2024
12.33
«Dopo la sventata evasione da parte di un detenuto straniero messa in atto il 2 agosto scorso, ieri 12 agosto 2024, è avvenuta l'ennesima tentata evasione di un altro detenuto extracomunitario. La gravissima carenza di personale della Polizia Penitenziaria rischia di fare collassare la gestione del penitenziario di Bari».
A darne notizia è il segretario generale del Sippe, il Sindacato di Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda, che da sempre denuncia a tutte le autorità di competenza la difficile gestione in cui versa il carcere di Bari. Le aggressioni sono in continuo aumento, un assistente, pochi giorni fa, è stato aggredito per futili motivi da un detenuto extracomunitario: è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico per le cure del caso, fortunatamente ha riportato solo una contusione facciale.
«Attualmente - ha detto ancora Olanda - presso il penitenziario di Bari serve un incremento del personale di Polizia Penitenziaria di almeno di 80 unità. Il servizio presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti dei detenuti è diventato insostenibile. Il personale per garantire i servizi istituzionali è costretto ad effettuare turni di 9, massimo 12 ore arrivando anche a rinunciare il riposo settimanale», è la denuncia pubblica inviata ai mass media da parte del segretario generale del Sippe.
«Come sindacato Sippe, il Sindacato Polizia Penitenziaria - ha concluso Olanda - chiediamo a tutte le autorità di competenza di intervenire con estrema urgenza presso il carcere di Bari prima che la situazione possa degenerare improvvisamente». Un grido d'allarme lanciato da vari mesi, ma rimasto ancora inascoltato.
A darne notizia è il segretario generale del Sippe, il Sindacato di Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda, che da sempre denuncia a tutte le autorità di competenza la difficile gestione in cui versa il carcere di Bari. Le aggressioni sono in continuo aumento, un assistente, pochi giorni fa, è stato aggredito per futili motivi da un detenuto extracomunitario: è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico per le cure del caso, fortunatamente ha riportato solo una contusione facciale.
«Attualmente - ha detto ancora Olanda - presso il penitenziario di Bari serve un incremento del personale di Polizia Penitenziaria di almeno di 80 unità. Il servizio presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti dei detenuti è diventato insostenibile. Il personale per garantire i servizi istituzionali è costretto ad effettuare turni di 9, massimo 12 ore arrivando anche a rinunciare il riposo settimanale», è la denuncia pubblica inviata ai mass media da parte del segretario generale del Sippe.
«Come sindacato Sippe, il Sindacato Polizia Penitenziaria - ha concluso Olanda - chiediamo a tutte le autorità di competenza di intervenire con estrema urgenza presso il carcere di Bari prima che la situazione possa degenerare improvvisamente». Un grido d'allarme lanciato da vari mesi, ma rimasto ancora inascoltato.