Caro affitti e rincari, studenti in sit-in alla Regione. Il 26 Link Bari incontra l'amministrazione
«Chiediamo risposte al Governo, alla Regione, alle città: il diritto allo studio deve essere garantito»
venerdì 20 ottobre 2023
18.28
Quest'oggi in diverse città della Puglia e sotto la Regione i sindacati studenteschi hanno fatto sentire la nostra voce: contro il caro affitti, contro i rincari sui costi dell'istruzione, per delle misure di sostegno solide a sostegno degli studenti.
«Come Unione degli Studenti, Link e Rete della Conoscenza Puglia questo pomeriggio eravamo sotto la Regione per chiedere interventi forti per fermare la speculazione, fermare lo sfruttamento nei PCTO, permettere a tutti e tutte di acquistare i libri di testo, di prendere un pullman per andare a scuola o all'università, di costruirsi un futuro in questa Regione a partire dalla propria formazione - scrivono gli organizzatori -. Il governo ha risposto ai problemi del mondo studentesco con repressione, privatizzazioni e propaganda: noi non ci stiamo. A partire dalla Puglia bisogna costruire misure strutturali contro la crisi. Chiediamo risposte al Governo, alla Regione, alle città: il diritto allo studio deve essere garantito, gli studenti e le studentesse devono essere ascoltate. Il 17 novembre saremo nuovamente in piazza per il diritto allo studio, alla casa e al futuro».
Nel frattempo, il prossimo 26 ottobre 2023, alle ore 9:30, il sindacato studentesco degli studenti universitari baresi, Link Bari, ha ottenuto un nuovo incontro con l'amministrazione cittadina sul tema del caro affitti. I rincari hanno colpito pesantemente gli studenti, le studentesse e le loro famiglie e anche il diritto di studiare è messo a repentaglio. Gli studenti chiedono all'amministrazione comunale della città di Bari delle risposte concrete ai bisogni della popolazione studentesca. Da più di un anno viviamo questa condizione e ora vogliamo risposte e soluzioni su un problema che da più di un anno mette in crisi gli studenti e le studentesse.
«Le città universitarie pugliesi sono sempre meno accessibili e non si può ignorare come l'emergenza abitativa nella città di Bari sia tra le più allarmanti in tutta Italia: dall'anno scorso il costo degli affitti è aumentato del 29%, a ciò si deve aggiungere l'inflazione che incide sulle spese quotidiane e sull'aumento delle bollette. In questo contesto la residenzialità universitaria pubblica, gestita dall'ADISU, non ha alloggi a sufficienza per tutti gli studenti idonei. Per queste ragioni da oltre un anno ci mobilitiamo per ricevere risposte, non da ultimo il presidio del 2 Ottobre durante il quale abbiamo avuto modo di consegnare una nostra piattaforma rivendicativa all'Assessora alle politiche universitarie del Comune di Bari, Paola Romano. Da allora però, solo dopo due settimane e la chiamata di una mobilitazione abbiamo ottenuto una nuova convocazione da parte del comune. È per questo che il 26 Ottobre, alle 9:30, saremo sotto palazzo di città mentre una nostra delegazione incontrerà l'assessora Paola Romano, non ci bastano incontri spot ma è necessario mettere in piedi un percorso di confronto costante che possa dare risposta elle migliaia di studenti che da tempo ormai ne hanno bisogno», dichiara Gennaro Cifinelli, coordinatore di Link Bari.
«La vita degli universitari e delle universitarie a Bari è sempre più difficile a causa del caro-prezzi, che mangia costantemente i redditi delle famiglie, e delle spinte speculative del mercato degli affitti che incidono sul costo e sull'offerta di case disponibili. Serve ripensare la città di Bari tenendo in considerazione la comunità studentesca, con regole e investimenti che rimettano al centro i bisogni della comunità studentesca. Come Sindacato Studentesco barese abbiamo perciò realizzato una piattaforma di proposte, che cerca di unire il bisogno di maggiori interventi pubblici in materia di residenzialità alla necessità di porre un freno alla libera iniziativa dei proprietari della città. Non sono proposte ignote all'amministrazione, ma dopo aver consegnato questa piattaforma all'amministrazione comunale della città di Bari durante il nostro precedente sit-in, nulla è cambiato. Siamo riusciti ad avere un incontro con l'assessora Romano ma abbiamo dovuto attendere molto prima di pervenire ad una riapertura effettiva della contrattazione. Gli studenti e le loro famiglie però non possono più aspettare. L'incontro con l'Assessora di Giovedì 26 Ottobre dovrà mostrare segnali di discontinuità rispetto agli incontri precedenti, servirà che l'amministrazione risponda nel merito delle questioni e mantenga costante la contrattazione», conclude Giulia Lenoci, esecutivo di Link Bari.
«Come Unione degli Studenti, Link e Rete della Conoscenza Puglia questo pomeriggio eravamo sotto la Regione per chiedere interventi forti per fermare la speculazione, fermare lo sfruttamento nei PCTO, permettere a tutti e tutte di acquistare i libri di testo, di prendere un pullman per andare a scuola o all'università, di costruirsi un futuro in questa Regione a partire dalla propria formazione - scrivono gli organizzatori -. Il governo ha risposto ai problemi del mondo studentesco con repressione, privatizzazioni e propaganda: noi non ci stiamo. A partire dalla Puglia bisogna costruire misure strutturali contro la crisi. Chiediamo risposte al Governo, alla Regione, alle città: il diritto allo studio deve essere garantito, gli studenti e le studentesse devono essere ascoltate. Il 17 novembre saremo nuovamente in piazza per il diritto allo studio, alla casa e al futuro».
Nel frattempo, il prossimo 26 ottobre 2023, alle ore 9:30, il sindacato studentesco degli studenti universitari baresi, Link Bari, ha ottenuto un nuovo incontro con l'amministrazione cittadina sul tema del caro affitti. I rincari hanno colpito pesantemente gli studenti, le studentesse e le loro famiglie e anche il diritto di studiare è messo a repentaglio. Gli studenti chiedono all'amministrazione comunale della città di Bari delle risposte concrete ai bisogni della popolazione studentesca. Da più di un anno viviamo questa condizione e ora vogliamo risposte e soluzioni su un problema che da più di un anno mette in crisi gli studenti e le studentesse.
«Le città universitarie pugliesi sono sempre meno accessibili e non si può ignorare come l'emergenza abitativa nella città di Bari sia tra le più allarmanti in tutta Italia: dall'anno scorso il costo degli affitti è aumentato del 29%, a ciò si deve aggiungere l'inflazione che incide sulle spese quotidiane e sull'aumento delle bollette. In questo contesto la residenzialità universitaria pubblica, gestita dall'ADISU, non ha alloggi a sufficienza per tutti gli studenti idonei. Per queste ragioni da oltre un anno ci mobilitiamo per ricevere risposte, non da ultimo il presidio del 2 Ottobre durante il quale abbiamo avuto modo di consegnare una nostra piattaforma rivendicativa all'Assessora alle politiche universitarie del Comune di Bari, Paola Romano. Da allora però, solo dopo due settimane e la chiamata di una mobilitazione abbiamo ottenuto una nuova convocazione da parte del comune. È per questo che il 26 Ottobre, alle 9:30, saremo sotto palazzo di città mentre una nostra delegazione incontrerà l'assessora Paola Romano, non ci bastano incontri spot ma è necessario mettere in piedi un percorso di confronto costante che possa dare risposta elle migliaia di studenti che da tempo ormai ne hanno bisogno», dichiara Gennaro Cifinelli, coordinatore di Link Bari.
«La vita degli universitari e delle universitarie a Bari è sempre più difficile a causa del caro-prezzi, che mangia costantemente i redditi delle famiglie, e delle spinte speculative del mercato degli affitti che incidono sul costo e sull'offerta di case disponibili. Serve ripensare la città di Bari tenendo in considerazione la comunità studentesca, con regole e investimenti che rimettano al centro i bisogni della comunità studentesca. Come Sindacato Studentesco barese abbiamo perciò realizzato una piattaforma di proposte, che cerca di unire il bisogno di maggiori interventi pubblici in materia di residenzialità alla necessità di porre un freno alla libera iniziativa dei proprietari della città. Non sono proposte ignote all'amministrazione, ma dopo aver consegnato questa piattaforma all'amministrazione comunale della città di Bari durante il nostro precedente sit-in, nulla è cambiato. Siamo riusciti ad avere un incontro con l'assessora Romano ma abbiamo dovuto attendere molto prima di pervenire ad una riapertura effettiva della contrattazione. Gli studenti e le loro famiglie però non possono più aspettare. L'incontro con l'Assessora di Giovedì 26 Ottobre dovrà mostrare segnali di discontinuità rispetto agli incontri precedenti, servirà che l'amministrazione risponda nel merito delle questioni e mantenga costante la contrattazione», conclude Giulia Lenoci, esecutivo di Link Bari.