Casamassima, furti d'auto e rapine in gioielleria: torna in carcere un 51enne di Cassano
L'uomo sottraeva le macchine e pretendeva un riscatto dai proprietari con il metodo del "cavallo di ritorno"
mercoledì 16 ottobre 2019
10.20
Furti d'auto, estorsioni e rapine: queste le accuse che hanno portato i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Gioia del Colle a dare esecuzione a Cassano delle Murge a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Bari -3^ Sez. Penale- in funzione del Tribunale della Libertà, nei confronti di B. A. 51enne del luogo, già agli arresti domiciliari, poiché detenuto per altra causa. L'uomo è ritenuto responsabile di estorsione continuata.
Tale provvedimento scaturisce dall'Appello proposto dal P.M. della Procura di Bari - dottoressa Luciana Silvestris - e che tende a ottenere la modifica di un'ordinanza cautelare, emessa nei confronti di B.A. ad ottobre 2018, quando venne ristretto poiché ritenuto autore della rapina consumata a dicembre 2016, all'interno della galleria Auchan di Casamassima e non anche per le due estorsioni commesse sempre a Casamassima, in concorso con un'altra persona, tra i mesi di Ottobre e Dicembre 2017.
In quelle circostanze, B.A. unitamente a un complice, con la tecnica del cosiddetto "cavallo di ritorno", inizialmente promise alle vittime di furti d'auto il ritrovamento dei loro mezzi rubati; poi, mediante minaccia della mancata restituzione delle stesse, costrinse i legittimi proprietari a versare in cambio denaro in contanti. Il secondo tentativo che cercò di porre in essere nel dicembre 2017, non andò a buon fine grazie all'intervento dei militari della stazione di Casamassima e della compagnia di Gioia del Colle. Le relative indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, confermarono i fatti e consentirono di raccogliere gli elementi probanti tali da formare una solida piattaforma indiziaria a carico di B.A., così arrestato insieme al suo complice.
Nei giorni seguenti dello stesso mese di ottobre 2018, l'uomo venne tratto in arresto in esecuzione di un'altra ordinanza di custodia cautelare in quanto, con un altro complice, anche lui arrestato, il pomeriggio del 14 dicembre 2016, con un'auto risultata rubata e armato di pistola e martello, dopo aver raggiunto uno degli ingressi del centro commerciale immobilizzò un vigilante e la commessa della gioielleria e infranse le vetrine dei preziosi, rapinando gioielli in oro e monili per un valore complessivo di 37mila euro.
All'epoca le indagini furono particolarmente articolate e complesse: i carabinieri per identificare gli autori si avvalsero anche di riscontri tecnici e furono tra l'altro comparate le tracce ematiche rinvenute sulla scena del crimine con il D.N.A. dei due sospettati che vennero così individuati quali autori del delitto.
Con il questo nuovo provvedimento, il Tribunale della Libertà, ravvisando la pericolosità sociale e i gravi indizi di colpevolezza, ha così disposto sul conto di B.A. la custodia cautelare nella casa circondariale di Bari anche per le due estorsioni portate a compimento nel territorio di Casamassima.
Tale provvedimento scaturisce dall'Appello proposto dal P.M. della Procura di Bari - dottoressa Luciana Silvestris - e che tende a ottenere la modifica di un'ordinanza cautelare, emessa nei confronti di B.A. ad ottobre 2018, quando venne ristretto poiché ritenuto autore della rapina consumata a dicembre 2016, all'interno della galleria Auchan di Casamassima e non anche per le due estorsioni commesse sempre a Casamassima, in concorso con un'altra persona, tra i mesi di Ottobre e Dicembre 2017.
In quelle circostanze, B.A. unitamente a un complice, con la tecnica del cosiddetto "cavallo di ritorno", inizialmente promise alle vittime di furti d'auto il ritrovamento dei loro mezzi rubati; poi, mediante minaccia della mancata restituzione delle stesse, costrinse i legittimi proprietari a versare in cambio denaro in contanti. Il secondo tentativo che cercò di porre in essere nel dicembre 2017, non andò a buon fine grazie all'intervento dei militari della stazione di Casamassima e della compagnia di Gioia del Colle. Le relative indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, confermarono i fatti e consentirono di raccogliere gli elementi probanti tali da formare una solida piattaforma indiziaria a carico di B.A., così arrestato insieme al suo complice.
Nei giorni seguenti dello stesso mese di ottobre 2018, l'uomo venne tratto in arresto in esecuzione di un'altra ordinanza di custodia cautelare in quanto, con un altro complice, anche lui arrestato, il pomeriggio del 14 dicembre 2016, con un'auto risultata rubata e armato di pistola e martello, dopo aver raggiunto uno degli ingressi del centro commerciale immobilizzò un vigilante e la commessa della gioielleria e infranse le vetrine dei preziosi, rapinando gioielli in oro e monili per un valore complessivo di 37mila euro.
All'epoca le indagini furono particolarmente articolate e complesse: i carabinieri per identificare gli autori si avvalsero anche di riscontri tecnici e furono tra l'altro comparate le tracce ematiche rinvenute sulla scena del crimine con il D.N.A. dei due sospettati che vennero così individuati quali autori del delitto.
Con il questo nuovo provvedimento, il Tribunale della Libertà, ravvisando la pericolosità sociale e i gravi indizi di colpevolezza, ha così disposto sul conto di B.A. la custodia cautelare nella casa circondariale di Bari anche per le due estorsioni portate a compimento nel territorio di Casamassima.