Case popolari di Arca, a Bari in uno stabile "mai installato l'ascensore"

La denuncia del consigliere regionale Michele Picaro, i palazzi si trovano in via Lombardia al San Paolo

mercoledì 25 ottobre 2023 16.28
Le condizioni delle case popolari del quartiere San Paolo tornano alla ribalta della cronaca. A segnalare una anomalia nelle palazzine in via Lombardia 3 e 5 sono stati alcuni titolari di alloggi di proprietà. E in seguito a tali denunce, il consigliere Michele Picaro ha dichiarato quanto segue.

«Nei giorni scorsi sono stato sollecitato da diversi titolari degli alloggi di proprietà Arca Puglia in via Lombardia 3 e 5, al quartiere San Paolo di Bari, per verificare lo stato in cui versano e, a seguito del sopralluogo che ho effettuato il 23 ottobre, ho potuto constatare come, sin dalla loro realizzazione, non sia mai stato installato l'ascensore, nonostante la presenza dell'apposito vano. Ho inoltre rilevato cedimenti strutturali e un cattivo stato di manutenzione. Per questo ho presentato un'interrogazione al presidente Emiliano e all'assessore Maraschio perché sollecitino l'ARCA Puglia a intervenire immediatamente», sottolinea.

«L'assenza dell'ascensore - aggiunge Picaro - impedisce ai numerosi anziani e disabili che vi abitano di svolgere le più elementari azioni di vita quotidiana. So che quelli in via Lombardia non sono gli unici immobili in queste situazioni e molti altri anziani e disabili sono letteralmente sequestrati in casa. Di fronte a questo sconfortante quadro, mi chiedo se l'assessorato regionale sia a conoscenza dello stato in cui versano gli immobili di Arca Puglia di via Lombardia 3 e 5. Così come sarebbe opportuno sapere per quanti e quali altri immobili di proprietà Arca non si sia ancora provveduto all'abbattimento delle barriere architettoniche. È necessario, quindi, dotare gli immobili dei necessari ascensori ad oggi mancanti ed eliminare le barriere architettoniche per tutti gli immobili di proprietà di Arca Puglia, con risposte certe sul monitoraggio dello stato di salute degli immobili e lo stanziamento dei fondi per tutelare la salute e la dignità dei tanti assegnatari che vivono in ambienti insalubri».

«Non è eufemistico asserire che occorrerebbe una seria assunzione di responsabilità operando un vero e proprio piano Marshall di riqualificazione», conclude il consigliere regionale.