Caso Petruzzelli a Bari, Emiliano: «Unica via è l'esproprio»
«Il verdetto era abbastanza prevedibile, nonostante i tentativi che sono stati fatti dal punto di vista giuridico di acquisire la proprietà del teatro»
lunedì 22 novembre 2021
17.40
«Il sindaco sta guidando la gestione della vicenda del teatro "Petruzzelli" e la Regione è al suo fianco, pronta a sostenerlo in qualunque tipo di problematica». Ha esordito così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, questa mattina a margine della presentazione della campagna vaccinale per i docenti, quando gli è stato chiesto di dire la sua sul teatro barese.
«La Regione è al fianco della città di Bari in tutte le maniere possibili - ha aggiunto - sia dal punto di vista del sostegno politico ed economico, sia dal punto di vista della necessità di trovare eventualmente una intesa con i soggetti che sono stati dichiarati legittimi proprietari».
E in merito alla sentenza che da un lato restituisce il teatro alla famiglia Messeni Nemagna, e dall'altro li obbliga a risarcire quanto speso per la ricostruzione aggiunge: «Il verdetto era abbastanza prevedibile, nel senso che nonostante i tentativi che sono stati fatti dal punto di vista giuridico di acquisire la proprietà del teatro, ovviamente la via maestra è l'esproprio».
Sull'esproprio aggiunge che tale procedura è possibile in quanto si parla di un bene: «Di interesse pubblico, di interesse culturale e il testo unico dei beni culturali prevede in questi casi che il Ministero possa espropriare. Tra l'altro il Ministero è creditore di una somma enorme, quindi quella somma è già una compensazione della indennità di esproprio, eventualmente, da mettere appunto. Bisognerà capire se sono i privati a dovere pagare comunque un po' di soldi o se, viceversa, il Ministero deve versare delle somme».
Il sindaco, Antonio Decaro, per ora non ha nulla invece da aggiungere, nemmeno a commento di quanto in questi giorni stanno dichiarando i Messeni Nemagna. E attende l'incontro previsto per domani a Roma con il ministro Franceschini.
«La Regione è al fianco della città di Bari in tutte le maniere possibili - ha aggiunto - sia dal punto di vista del sostegno politico ed economico, sia dal punto di vista della necessità di trovare eventualmente una intesa con i soggetti che sono stati dichiarati legittimi proprietari».
E in merito alla sentenza che da un lato restituisce il teatro alla famiglia Messeni Nemagna, e dall'altro li obbliga a risarcire quanto speso per la ricostruzione aggiunge: «Il verdetto era abbastanza prevedibile, nel senso che nonostante i tentativi che sono stati fatti dal punto di vista giuridico di acquisire la proprietà del teatro, ovviamente la via maestra è l'esproprio».
Sull'esproprio aggiunge che tale procedura è possibile in quanto si parla di un bene: «Di interesse pubblico, di interesse culturale e il testo unico dei beni culturali prevede in questi casi che il Ministero possa espropriare. Tra l'altro il Ministero è creditore di una somma enorme, quindi quella somma è già una compensazione della indennità di esproprio, eventualmente, da mettere appunto. Bisognerà capire se sono i privati a dovere pagare comunque un po' di soldi o se, viceversa, il Ministero deve versare delle somme».
Il sindaco, Antonio Decaro, per ora non ha nulla invece da aggiungere, nemmeno a commento di quanto in questi giorni stanno dichiarando i Messeni Nemagna. E attende l'incontro previsto per domani a Roma con il ministro Franceschini.