Cassa Prestanza, Cisl Funzione Pubblica fa ricorso contro il Comune di Bari
«Non possono sparire nel nulla oltre 15 milioni di euro di ignari lavoratori senza che nessuno sia chiamato a risponderne»
mercoledì 17 novembre 2021
8.34
Un ricorso contro il Comune di Bari per ottenere, per i lavoratrici e le lavoratori iscritti alla Cassa Prestanza, oggi in liquidazione per crisi di sovraindebitamento, il risarcimento del danno patrimoniale subito . È quanto proposto da Cisl Funzione Pubblica di Bari, vista l'assoluta indifferenza delle "istituzioni".
«Riteniamo - dichiara Francesco Capodiferro Segretario Generale della Cisl Fp barese - che la Cassa sia un organismo pubblico a controllo pubblico e che pertanto la crisi patrimoniale possa e debba essere gestita dall'Ente che aveva ed ha tutti gli strumenti normativi e finanziari per farvi fronte. Il tempo della ricerca di soluzioni attraverso il confronto con le istituzioni locali e nazionali è terminato con un nulla di fatto e ha visto la "politica" defilarsi e sparire completamente dalla scena».
«A questo punto della vertenza - prosegue Capodiferro - considerato che le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Bari che per anni hanno versato parte della loro retribuzione rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano e perdere i risparmi di una vita nell'assoluta indifferenza di quanti avrebbero potuto e dovuto vigilare sia su la legittimità dell'organismo che su la sua sostenibilità finanziaria funzionale ad uno Statuto approvato con delibera consiliare, lasceremo che siano i giudici ad esprimersi in merito a eventuali responsabilità, dirette e indirette, da parte dell'Ente fondatore (Comune di Bari) e quindi a dover risarcire i danni patrimoniali eventualmente cagionati a quanti hanno aderito al ricorso promosso dalla Cisl Fp».
«Siamo consci che il Comune di Bari, utilizzando i soldi dei cittadini baresi, si opporrà a una tale evenienza, ma a costo di giungere fino alla Corte di Giustizia Europea chiederemo ai danneggiati di non arretrare di un solo passo: non possono sparire nel nulla oltre 15 milioni di euro di ignari lavoratori senza che nessuno sia chiamato a risponderne», conclude.
«Riteniamo - dichiara Francesco Capodiferro Segretario Generale della Cisl Fp barese - che la Cassa sia un organismo pubblico a controllo pubblico e che pertanto la crisi patrimoniale possa e debba essere gestita dall'Ente che aveva ed ha tutti gli strumenti normativi e finanziari per farvi fronte. Il tempo della ricerca di soluzioni attraverso il confronto con le istituzioni locali e nazionali è terminato con un nulla di fatto e ha visto la "politica" defilarsi e sparire completamente dalla scena».
«A questo punto della vertenza - prosegue Capodiferro - considerato che le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Bari che per anni hanno versato parte della loro retribuzione rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano e perdere i risparmi di una vita nell'assoluta indifferenza di quanti avrebbero potuto e dovuto vigilare sia su la legittimità dell'organismo che su la sua sostenibilità finanziaria funzionale ad uno Statuto approvato con delibera consiliare, lasceremo che siano i giudici ad esprimersi in merito a eventuali responsabilità, dirette e indirette, da parte dell'Ente fondatore (Comune di Bari) e quindi a dover risarcire i danni patrimoniali eventualmente cagionati a quanti hanno aderito al ricorso promosso dalla Cisl Fp».
«Siamo consci che il Comune di Bari, utilizzando i soldi dei cittadini baresi, si opporrà a una tale evenienza, ma a costo di giungere fino alla Corte di Giustizia Europea chiederemo ai danneggiati di non arretrare di un solo passo: non possono sparire nel nulla oltre 15 milioni di euro di ignari lavoratori senza che nessuno sia chiamato a risponderne», conclude.