Castello Svevo al via ripristino del marciapiede

Prevista la piantumazione di nuovi pini con una tecnica anti sollevamento radici

mercoledì 18 aprile 2018 17.12
Dopo la riqualificazione del giardino Isabella d'Aragona, anche il marciapiede che costeggia il Castello Svevo, di fronte a piazza Federico II di Svevia, sta per essere ripristinato. La cifra a disposizione rinviene dall'utilizzo di ribassi d'asta ed economie del lavoro originario per circa 80mila euro.

Le lavorazioni, che in questa prima fase riguardano il tratto di marciapiede compreso tra l'angolo con il giardino Isabella d'Aragona e l'ingresso principale del castello Svevo, consistono nella sistemazione puntale delle basole storiche che vengono numerate, rimosse, livellate e quindi ricollocate nella posizione originaria. Contestualmente vengono allargati gli alvaretti che ospitano i pini esistenti fino a una dimensione di 140x160 cm, così da ripristinare l'allineamento storico degli alberi, che sarà completato con la messa a dimora di nuovi esemplari di pinus pinea che rimpiazzeranno gli alberi rimossi nel tempo. Per evitare i problemi legati allo sviluppo delle radici dei pini, in questi lavori si utilizzerà una tecnica di piantumazione sperimentale che conduce l'apparato radicale a svilupparsi non in superficie, come naturalmente accadrebbe, bensì a meno di 35 cm dal piano calpestabile, così da preservare l'assetto di strade e marciapiedi

"Stiamo impiegando una nuova tecnica di piantumazione, studiata dai tecnici del settore giardini, che crea una piccola camera d'aria utilizzando dei blocchi in calcestruzzo vibrato che non si vedranno a lavoro finito ma che ci permettono di avere uno strato di circa 35 cm salvo dal propagarsi delle radici – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. Non solo: nell'eventualità in cui i blocchi dovessero comunque sollevarsi per azione meccanica dovuta dall'ingrossamento nel tempo delle radici sottostanti, essendo fatti in calcestruzzo con una componente di vuoto significativa, potranno essere tagliati così da garantire quella ulteriore riserva di spazio necessaria per la crescita delle radici senza avere sollevamenti della pavimentazione. Nell'ambito di questi lavori, lungo l'intero marciapiede che costeggia il castello saranno piantati 7 nuovi esemplari di pino che restituiranno a questo scorcio storico della città il suo assetto originario, con l'allineamento degli alvaretti degli alberi e i nuovi pini a completamento. La scelta di optare per i pini, in questo caso, è una scelta obbligata data la presenza di alberi preesistenti, peraltro prescritta dalla soprintendenza nel parere autorizzativo del progetto. Se la tecnica individuata per la messa a dimora dei nuovi pini dovesse rivelarsi funzionale potremmo continuare a piantare alberi di pino anche in aree soggette a vincoli storici e paesaggistici, in prossimità di marciapiedi o percorsi carrabili, scongiurando il rischio di dover subire gli effetti deleteri e distruttivi del propagarsi delle radici nel tempo. Questi lavori, che ci consentono di arricchire il patrimonio arboreo della zona del Castello, rientrano nel più ampio intervento di riqualificazione già terminato in piazza Isabella d'Aragona, senza ulteriori costi".