Ceglie, altra sorpresa dal cantiere di piazza Diaz: dall'antica cisterna spunta un rilievo dell'800

In una settimana la Soprintendenza fornirà indicazioni al Comune. Galasso: «L'idea è valorizzare la scoperta. Possibili ritardi nei lavori»

giovedì 13 giugno 2019 13.41
Il territorio di Ceglie del Campo si conferma preziosa miniera di patrimoni archeologici per ricostruire la storia di Bari. Una settimana fa il ritrovamento di un'antica cisterna durante i lavori di riqualificazione di piazza Diaz, e stamattina nello stesso luogo un'altra importante scoperta. Durante il la visita agli scavi dell'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, accompagnato dal soprintendente all'Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari Luigi La Rocca e dal funzionario archeologo della stessa Soprintendenza Francesca Radina, è stato ritrovato sulla parete un rilievo raffigurante due angeli, uno nudo e l'altro vestito, che reggono un'iscrizione che riporta la data di realizzazione dell'opera - 16 aprile 1811 - unitamente ai nomi di Giustiniani e Pancotto - susseguitisi alla carica di sindaco negli anni successivi al restauro della cisterna, datato al 1857/58 -, e di due muratori impegnati nei lavori.

L'ambiente, che si trova a circa 6 metri di profondità rispetto all'attuale livello stradale, è tipico di queste particolari opere idrauliche e si presenta parzialmente rivestito da un intonaco stagno. La circostanza che l'iscrizione utilizzi alcune lettere al contrario (N, D, P) è riconducibile all'appartenenza sia di Giustiniani sia di Pancotto ad una confraternita della Carboneria dal nome "La Costanza". La volta della struttura, eccezion fatta per l'apertura che ha consentito di introdursi nella cisterna, si trova in buono stato di conservazione.

Come procedere?
Nel giro di una settimana la Soprintendenza formalizzerà al Comune le prescrizioni alle quali attenersi per procedere con l'intervento di riqualificazione della piazza. «Sappiamo che il territorio del IV Municipio, in particolare Ceglie del Campo, reca impresse le tracce di un passato antico che si presentano ogni qualvolta si proceda a scavarne il terreno: dopo le tombe a fossa del giardino Manzari, che ci portano indietro nel tempo fino al V secolo avanti Cristo, in questo caso con piazza Diaz, che per secoli si è chiamata Largo delle Piscine, ci troviamo di fronte a un tempo molto più vicino, ma non per questo privo di suggestioni - dice Galasso. L'idea di massima, che sarà comunque modulata alla luce delle indicazioni che ci arriveranno dalla Soprintendenza, è quella di realizzare un calco del rilievo esistente da riprodurre in superficie accanto ad un totem informativo che racconti la storia e il significato di questo ritrovamento. Quanto all'apertura nella volta della cisterna, contiamo di poterla salvaguardare per consentirne l'accesso in futuro ipotizzando uno svuotamento del materiale accumulato nel tempo e una valorizzazione del sito a seguito del recupero degli ambienti sottostanti. Il cantiere, ad ogni modo, potrà proseguire con un lieve allungamento dei tempi inizialmente previsti per accogliere le indicazioni della Soprintendenza e prevedere le necessarie variazioni di progetto».

Al sopralluogo hanno partecipato anche la neo-eletta presidente del Municipio IV Grazia Albergo e il presidente uscente Nicola Acquaviva, che commenta: «
L'obiettivo sarà valorizzare al meglio il ritrovamento e di inserire nella nuova piazza Diaz una testimonianza dello stesso. In ottica di ciò, i lavori del cantiere della piazza subiranno un leggero rallentamento al fine di recepire le indicazioni per la tutela del patrimonio artistico culturale ed effettuare all'occorrenza le variazioni di progetto necessarie».
cantiere piazza diaz a ceglie del campo sopralluogo allinterno della cisterna
cantiere piazza diaz a ceglie del campo sopralluogo allinterno della cisterna
cantiere piazza diaz a ceglie del campo sopralluogo allinterno della cisterna
cantiere piazza diaz a ceglie del campo sopralluogo allinterno della cisterna