Cellamare, nuova vita per gli spogliatoi distrutti da una bomba
Inaugurazione lunedì sera, il sindaco Vurchio: «Riaccendiamo la speranza, dopo un periodo piuttosto complesso e torniamo a giocare e sorridere»
giovedì 16 luglio 2020
15.41
Era la sera del 7 gennaio scorso quando una bomba distrusse gli spogliatoi dei nuovi campetti sportivi di viale Olimpia a Cellamare. Un episodio che vide la risposta delle istituzioni, con fiaccolata e sindaci vicini al primo cittadino Vurchio vittima, lui e con lui tutta la città, di un attacco ingiustificato, esattamente come troppi amministratori in Italia. Ora quegli spogliatoio tornano a nuova vita, e lunedì sera ci sarà la nuova inaugurazione.
«I lavori si erano conclusi diverso tempo fa - sottolinea il sindaco di Cellamare - ma l'emergenza sanitaria, dovuta al Covid, non ci ha concesso di organizzare un evento inaugurale degli spogliatoi ricostruiti, ed anche potenziati, dopo la deflagrazione di gennaio scorso. Ed allora eccoci qui: lunedì 20 luglio, alle 19.30 riaccendiamo la speranza, dopo un periodo piuttosto complesso e torniamo a giocare e sorridere, nel pieno rispetto delle norme anti covid, assieme ai tanti bimbi e ragazzi della nostra Cellamare».
«In tale occasione - aggiunge Vurchio - ritornerà il luglio sport, storico torneo di calcio e pallavolo. Perché quei campi siano il simbolo di una rinascita e di un riscatto di questa comunità. Ci siamo, più forti di prima».
«I lavori si erano conclusi diverso tempo fa - sottolinea il sindaco di Cellamare - ma l'emergenza sanitaria, dovuta al Covid, non ci ha concesso di organizzare un evento inaugurale degli spogliatoi ricostruiti, ed anche potenziati, dopo la deflagrazione di gennaio scorso. Ed allora eccoci qui: lunedì 20 luglio, alle 19.30 riaccendiamo la speranza, dopo un periodo piuttosto complesso e torniamo a giocare e sorridere, nel pieno rispetto delle norme anti covid, assieme ai tanti bimbi e ragazzi della nostra Cellamare».
«In tale occasione - aggiunge Vurchio - ritornerà il luglio sport, storico torneo di calcio e pallavolo. Perché quei campi siano il simbolo di una rinascita e di un riscatto di questa comunità. Ci siamo, più forti di prima».