Cellamare, scovato un caseificio abusivo dalla Guardia di finanza
Oltre alle pessime condizioni igienico sanitarie, ritrovati antibiotici scaduti
giovedì 13 aprile 2017
11.38
Nell'ambito dell'intensificata azione a contrasto delle frodi agroalimentari in vista delle festività pasquali, i Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari hanno scoperto nell'agro di Cellamare (BA) un laboratorio caseario abusivo allestito in un casolare di un'azienda di allevamento di ovini e caprini.
L'intervento eseguito alle prime luci dell'alba ha permesso di scongiurare la macellazione clandestina di numerosi agnelli e bloccare l'illecita attività di caseificazione in corso rinvenendo 458 forme di ricotta e formaggio pecorino per un quantitativo di oltre 900 chilogrammi disposti su scaffali per la stagionatura e pronti per essere venduti. Il casolare si presentava in pessime condizioni igienico-sanitarie, ed ancora più inquietante è stato il ritrovamento di potenti antibiotici scaduti per uso umano e zootecnico illegalmente detenuti unitamente a numerose siringhe monouso.
Le operazioni effettuate in collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Asl di Bari Sud si concludevano con il sequestro penale dei prodotti caseari e dei farmaci e la denuncia a piede libero del titolare dell'azienda all'Autorità giudiziaria di Bari. L'attività del caseificio è stata sospesa.
L'intervento eseguito alle prime luci dell'alba ha permesso di scongiurare la macellazione clandestina di numerosi agnelli e bloccare l'illecita attività di caseificazione in corso rinvenendo 458 forme di ricotta e formaggio pecorino per un quantitativo di oltre 900 chilogrammi disposti su scaffali per la stagionatura e pronti per essere venduti. Il casolare si presentava in pessime condizioni igienico-sanitarie, ed ancora più inquietante è stato il ritrovamento di potenti antibiotici scaduti per uso umano e zootecnico illegalmente detenuti unitamente a numerose siringhe monouso.
Le operazioni effettuate in collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Asl di Bari Sud si concludevano con il sequestro penale dei prodotti caseari e dei farmaci e la denuncia a piede libero del titolare dell'azienda all'Autorità giudiziaria di Bari. L'attività del caseificio è stata sospesa.