Centri commerciali, l'appello di Filcams Cgil Bari: «Chiuderli tutti nei weekend»
Il segretario generale Miccoli: «Lavoratori ci informano che strutture come Ikea vogliono aprire. Chiediamo incontro a sindaco e prefetto»
venerdì 6 novembre 2020
12.24
«In queste ore stiamo ricevendo informazioni dai lavoratori del settore che ci comunicano che moltissime aziende presenti nel nostro territorio con grandi e medie superfici hanno deciso tenere aperti i propri punti vendita nelle giornate festive e prefestive in quanto free stand fuori dai centri commerciali. Alcune di queste aziende come Ikea, ritengono inoltre di rientrare tra le attività essenziali e quindi di poter restare comunque aperti». A tuonare è Antonio Miccoli, segretario generale Filcams Cgil Bari, in relazione ad alcuni "vuoti normativi" del nuovo Dpcm sulla chiusura dei negozi all'interno dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
«È evidente la confusione che si sta generando e che abbiamo necessità di chiarire subito per il bene dei cittadini tutti e per la tutela della salute dei lavoratori. Salute che sembra essere un accessorio e che a proprio piacimento chi ci governa decide di farne un cavallo di battaglia utilizzando escamotage linguistici che di fatto affossano un diritto costituzionalmente sancito», prosegue Miccoli.
Gigia Bucci, segretario generale della Cgil Bari, prosegue: «Chiediamo di essere convocati urgentemente dal prefetto e dal sindaco di Bari. La Camera del lavoro metropolitana e provinciale insieme alla categoria del commercio, la Filcams, chiede immediatamente di chiarire la questione delle chiusure dei centri commerciali nel fine settimana. Nel nuovo Dpcm all'art. 1 - Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale - comma 9, lett. ff) c'è scritto che "nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole"».
Bucci continua: «Chiediamo al sindaco di Bari Antonio Decaro, di adottare ai sensi dell'art. 54 del Testo unico degli enti locali in materia di sicurezza urbana, la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie. Se non saremo convocati subito, quella della mobilitazione sarà l'unica strada percorribile».
«È evidente la confusione che si sta generando e che abbiamo necessità di chiarire subito per il bene dei cittadini tutti e per la tutela della salute dei lavoratori. Salute che sembra essere un accessorio e che a proprio piacimento chi ci governa decide di farne un cavallo di battaglia utilizzando escamotage linguistici che di fatto affossano un diritto costituzionalmente sancito», prosegue Miccoli.
Gigia Bucci, segretario generale della Cgil Bari, prosegue: «Chiediamo di essere convocati urgentemente dal prefetto e dal sindaco di Bari. La Camera del lavoro metropolitana e provinciale insieme alla categoria del commercio, la Filcams, chiede immediatamente di chiarire la questione delle chiusure dei centri commerciali nel fine settimana. Nel nuovo Dpcm all'art. 1 - Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale - comma 9, lett. ff) c'è scritto che "nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole"».
Bucci continua: «Chiediamo al sindaco di Bari Antonio Decaro, di adottare ai sensi dell'art. 54 del Testo unico degli enti locali in materia di sicurezza urbana, la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie. Se non saremo convocati subito, quella della mobilitazione sarà l'unica strada percorribile».