Centrodestra in crisi a Bari? No solo confronto pre-elettorale
In mattinata circolate voci di una rottura da parte della Lega, in ballo i temi relativi al programma e alle candidature
lunedì 11 marzo 2019
15.23
Nessuna crisi nel centrodestra a Bari. Nonostante quanto scritto sui social questa mattina dal candidato della coalizione Pasquale di Rella e le voci di una presunta rottura della Lega al tavolo di contrattazione. «Se qualcuno intende ignorare la richiesta di cambiamento avanzata da 14 mila baresi durante le primarie lo spieghi con chiarezza» tuonava l'ex presidente del consiglio comunale su Facebook.
Ma nessuno sembrerebbe voler ignorare quanto determinato dalle urne delle primarie, piuttosto il motivo del contendere sarebbe proprio il far valere il risultato delle stesse. In casa Lega, infatti, vorrebbero veder riconosciuto il proprio apporto, dato mettendosi in prima linea con un candidato che è uscito sconfitto pur avendo un buon riscontro. La diatriba sembra quindi essere nata tra le "pretese" di Forza Italia, che ha appoggiato come candidato Di Rella senza esporsi in prima persona, e quanto chiede la Lega che ritiene legittimo che il suo contributo venga considerato fondamentale per la riuscita dell'obiettivo che la coalizione ha, ovvero mandare a casa Decaro e vincere queste amministrative.
Punti del contendere, come sempre in questi momenti pre-elettorali, sono il programma e i candidati da presentare, tra cui coloro che dovranno concorrere come presidenti di municipio. La Lega tiene soprattutto ad alcuni punti che non possono non essere presenti nel programma della coalizione, come ad esempio il tema sicurezza, da sempre al centro della politica della compagine di Matteo Salvini.
D'altronde anche nel centro-sinistra stiamo assistendo a diverse diatribe relative a programma e candidati, solo di pochi giorni fa le voci che davano Anita Maurodinoia pronta a uscire dalla coalizione per essere invece poi confermata con tanto di presentazione della sua lista, senza contare Pisicchio che ha già detto chiaramente che prima vengono i temi e solo dopo i nomi.
Le elezioni si avvicinano, il 26 maggio ormai si può dire che è alle porte, la situazione però è ancora tutta in divenire.
Ma nessuno sembrerebbe voler ignorare quanto determinato dalle urne delle primarie, piuttosto il motivo del contendere sarebbe proprio il far valere il risultato delle stesse. In casa Lega, infatti, vorrebbero veder riconosciuto il proprio apporto, dato mettendosi in prima linea con un candidato che è uscito sconfitto pur avendo un buon riscontro. La diatriba sembra quindi essere nata tra le "pretese" di Forza Italia, che ha appoggiato come candidato Di Rella senza esporsi in prima persona, e quanto chiede la Lega che ritiene legittimo che il suo contributo venga considerato fondamentale per la riuscita dell'obiettivo che la coalizione ha, ovvero mandare a casa Decaro e vincere queste amministrative.
Punti del contendere, come sempre in questi momenti pre-elettorali, sono il programma e i candidati da presentare, tra cui coloro che dovranno concorrere come presidenti di municipio. La Lega tiene soprattutto ad alcuni punti che non possono non essere presenti nel programma della coalizione, come ad esempio il tema sicurezza, da sempre al centro della politica della compagine di Matteo Salvini.
D'altronde anche nel centro-sinistra stiamo assistendo a diverse diatribe relative a programma e candidati, solo di pochi giorni fa le voci che davano Anita Maurodinoia pronta a uscire dalla coalizione per essere invece poi confermata con tanto di presentazione della sua lista, senza contare Pisicchio che ha già detto chiaramente che prima vengono i temi e solo dopo i nomi.
Le elezioni si avvicinano, il 26 maggio ormai si può dire che è alle porte, la situazione però è ancora tutta in divenire.