Cinema, addio al giovane regista di Bari Nicola Curzio
Se ne va a 34 anni dopo una lunga malattia, tanti i messaggi di cordoglio via social
sabato 4 giugno 2022
20.04
Il giovane regista di Bari, Nicola Curzio, è scomparso questa mattina a soli 34 anni.
Curzio era il responsabile per il cinema e le attività culturali all'Institut français di Milano. Dal 2015 al 2017 è stato il Responsabile eventi all'Istituto italiano di cultura a Londra. Dal 2013 al 2018 ha scritto per la rivista di critica cinematografica UZAK. I suoi titoli di studio includono un Master in Film Studies all'University College London (2019) e un Master in Management per lo Spettacolo alla SDA Bocconi (2015).
Molti i messaggio di cordoglio via social, su tutti quello di Michele Laforgia: «"Di che colore sono gli occhi di Amy Adams?" Iniziava così il pezzo di Nicola Curzio, a margine della Mostra del Cinema di Venezia del 2016, in cui l'attrice statunitense recitava in due film di grande impatto, Arrival di Denis Villeneuve e Animali Notturni di Tom Ford. Nicola scriveva di cinema - e di molto altro - su Uzak, una rivista online, e scriveva da Dio. Quell'anno ci incontrammo al terminal dell'aeroporto di Treviso, dove facevano scalo i transumanti low cost per Venezia, gli appassionati di cinema che ogni anno vanno - o andavano - in pellegrinaggio al Lido, dopo un viaggio che era di per sé un piccolo rito iniziatico. Parlammo degli occhi di Amy Adams, credo, e di altre cose che riguardavano il suo futuro tra Londra e Milano, che a me appariva invidiabile e luminoso nella dedizione totale all'arte e alla cultura, non solo cinematografica, lontano dalle vocazioni familiari e dalle mie quotidiane tribolazioni giudiziarie. Qualche tempo dopo lo invitai a parlare di cinema nel mio studio, prendendo a pretesto un bel film di Xavier Dolan, suo coetaneo. Anche in quel caso pensai che quel ragazzo era davvero fortunato ad essere così intelligente e colto alla sua età. Io ho sempre avuto la sensazione di arrancare. Nicola è morto stamattina, dopo aver lottato contro una malattia spietata e crudele. E io non ricordo più di che colore erano gli occhi di Amy Adams, nell'estate di sei anni fa».
Curzio era il responsabile per il cinema e le attività culturali all'Institut français di Milano. Dal 2015 al 2017 è stato il Responsabile eventi all'Istituto italiano di cultura a Londra. Dal 2013 al 2018 ha scritto per la rivista di critica cinematografica UZAK. I suoi titoli di studio includono un Master in Film Studies all'University College London (2019) e un Master in Management per lo Spettacolo alla SDA Bocconi (2015).
Molti i messaggio di cordoglio via social, su tutti quello di Michele Laforgia: «"Di che colore sono gli occhi di Amy Adams?" Iniziava così il pezzo di Nicola Curzio, a margine della Mostra del Cinema di Venezia del 2016, in cui l'attrice statunitense recitava in due film di grande impatto, Arrival di Denis Villeneuve e Animali Notturni di Tom Ford. Nicola scriveva di cinema - e di molto altro - su Uzak, una rivista online, e scriveva da Dio. Quell'anno ci incontrammo al terminal dell'aeroporto di Treviso, dove facevano scalo i transumanti low cost per Venezia, gli appassionati di cinema che ogni anno vanno - o andavano - in pellegrinaggio al Lido, dopo un viaggio che era di per sé un piccolo rito iniziatico. Parlammo degli occhi di Amy Adams, credo, e di altre cose che riguardavano il suo futuro tra Londra e Milano, che a me appariva invidiabile e luminoso nella dedizione totale all'arte e alla cultura, non solo cinematografica, lontano dalle vocazioni familiari e dalle mie quotidiane tribolazioni giudiziarie. Qualche tempo dopo lo invitai a parlare di cinema nel mio studio, prendendo a pretesto un bel film di Xavier Dolan, suo coetaneo. Anche in quel caso pensai che quel ragazzo era davvero fortunato ad essere così intelligente e colto alla sua età. Io ho sempre avuto la sensazione di arrancare. Nicola è morto stamattina, dopo aver lottato contro una malattia spietata e crudele. E io non ricordo più di che colore erano gli occhi di Amy Adams, nell'estate di sei anni fa».