Cinque case di comunità e un ospedale, i progetti di Asl Bari realizzati con il Pnrr
Investimento in città di circa 60 milioni di euro, Decaro: "Un grande passo avanti nel rapporto tra i cittadini e la sanità pubblica"
martedì 14 marzo 2023
16.55
Circa 60 milioni per la città di Bari, cinque Case di Comunità e un Ospedale di Comunità, una nuova idea di Sanità pubblica sul territorio e 15 grandi macchine per ospedali completamente digitalizzati. È il Piano PNRR della ASL per la città di Bari, grazie al quale l'offerta sanitaria del capoluogo di regione cambierà volto nel prossimo futuro.
Fondamentale il ruolo dei finanziamenti garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso la Missione 6 Salute: una quota cospicua, circa il 35%, dei 172.671.000 euro complessivi di cui è beneficiaria l'azienda sanitaria sarà investita sul territorio comunale. Per l'esattezza 59.863.060 euro, che serviranno per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio. Un capitolo strategico, quest'ultimo, per avvicinare la sanità al cittadino con la nascita di vere e proprie Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale.
"Quello che presentiamo oggi è un grande passo avanti nel rapporto tra i cittadini e la sanità pubblica - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. Un rapporto di fiducia che necessita di essere nutrito giorno per giorno. L'investimento che la Regione Puglia e la ASL Bari stanno realizzando per la città, grazie alle risorse del PNRR, va proprio in questa direzione: avvicinare i servizi sanitari ai cittadini attraverso una ramificazione di strutture diffuse che possono essere un'importante valvola di sfogo per evitare che tutte le attività di diagnostica o di cura ordinaria rischino di appesantire o ingolfare i presidi ospedalieri. Le Case di Comunità assolveranno proprio a questo compito: offrire in un unico luogo tutti i servizi di base che accompagnano i cittadini in un percorso sanitario di prevenzione cura, dal medico di base, al centro prelievi, al pediatra, all'assistenza h24. Avvicinando le strutture fisiche alla vita quotidiana delle persone facilitiamo l'accesso alla cura, che in tanti casi non necessita di specializzazioni estreme, e restituiamo fiducia ai cittadini che oggi, per forza di cose, incontrano difficoltà. In questo scenario il Comune si è mosso insieme alla ASL per individuare luoghi che in qualche modo fossero conosciuti e riconosciuti dai cittadini come strutture di prossimità, accessibili e dislocate sul territorio. Abbiamo quindi fatto uno sforzo comune per individuare siti che fossero idonei alle esigenze della Asl e contestualmente per rigenerare immobili e contesti che sicuramente beneficeranno di questo intervento. Oggi presentiamo un piano ambizioso, di cui ringrazio la Asl e la Regione. La scadenza del 2026 è dietro l'angolo e siamo tutti consapevoli di non avere molto tempo davanti a noi ma allo stesso tempo abbiamo la certezza che tutti gli interventi presentati oggi saranno realizzati e messi a disposizione dei cittadini con la speranza che possano sentirsi parte di un sistema sanitario che va incontro alle loro esigenze".
Fondamentale il ruolo dei finanziamenti garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso la Missione 6 Salute: una quota cospicua, circa il 35%, dei 172.671.000 euro complessivi di cui è beneficiaria l'azienda sanitaria sarà investita sul territorio comunale. Per l'esattezza 59.863.060 euro, che serviranno per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio. Un capitolo strategico, quest'ultimo, per avvicinare la sanità al cittadino con la nascita di vere e proprie Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale.
"Quello che presentiamo oggi è un grande passo avanti nel rapporto tra i cittadini e la sanità pubblica - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. Un rapporto di fiducia che necessita di essere nutrito giorno per giorno. L'investimento che la Regione Puglia e la ASL Bari stanno realizzando per la città, grazie alle risorse del PNRR, va proprio in questa direzione: avvicinare i servizi sanitari ai cittadini attraverso una ramificazione di strutture diffuse che possono essere un'importante valvola di sfogo per evitare che tutte le attività di diagnostica o di cura ordinaria rischino di appesantire o ingolfare i presidi ospedalieri. Le Case di Comunità assolveranno proprio a questo compito: offrire in un unico luogo tutti i servizi di base che accompagnano i cittadini in un percorso sanitario di prevenzione cura, dal medico di base, al centro prelievi, al pediatra, all'assistenza h24. Avvicinando le strutture fisiche alla vita quotidiana delle persone facilitiamo l'accesso alla cura, che in tanti casi non necessita di specializzazioni estreme, e restituiamo fiducia ai cittadini che oggi, per forza di cose, incontrano difficoltà. In questo scenario il Comune si è mosso insieme alla ASL per individuare luoghi che in qualche modo fossero conosciuti e riconosciuti dai cittadini come strutture di prossimità, accessibili e dislocate sul territorio. Abbiamo quindi fatto uno sforzo comune per individuare siti che fossero idonei alle esigenze della Asl e contestualmente per rigenerare immobili e contesti che sicuramente beneficeranno di questo intervento. Oggi presentiamo un piano ambizioso, di cui ringrazio la Asl e la Regione. La scadenza del 2026 è dietro l'angolo e siamo tutti consapevoli di non avere molto tempo davanti a noi ma allo stesso tempo abbiamo la certezza che tutti gli interventi presentati oggi saranno realizzati e messi a disposizione dei cittadini con la speranza che possano sentirsi parte di un sistema sanitario che va incontro alle loro esigenze".
I PROGETTI CHE VERRANNO REALIZZATI
La ASL Bari realizzerà nel capoluogo cinque Case di Comunità (6,5 milioni d'investimento), che rappresentano il nuovo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in altrettante strutture messe a disposizione dal Comune di Bari. Si tratta di edifici già in possesso come gli immobili di via Cacudi e via Aquilino, oppure ceduti come la Centrale del Latte di Viale Orazio Flacco, l'ex Mercato Carrante di Via Di Cagno Abbrescia e l'immobile di Via Davide Lopez. Inoltre, l'ex Mercato Carrante sarà anche sede dell'Ospedale di Comunità (3,6 milioni), mentre l'edificio di Via Lopez ospiterà una Centrale Operativa Territoriale (172mila euro) per le attività di telemedicina e assistenza domiciliare.
Assieme a questi tre filoni, che rientrano nella Componente C1 del PNRR finalizzata al potenziamento della sanità territoriale, il Piano della ASL Bari prevede forti investimenti sulla Componente C2 - per complessivi 49,5 milioni - orientata alla digitalizzazione e rafforzamento strutturale e tecnologico degli ospedali di Bari. 17,1 milioni saranno utilizzati per la digitalizzazione dei processi sanitari e amministrativi dei presidi ospedalieri Di Venere e San Paolo. Sempre il San Paolo sarà destinatario del progetto di Evoluzione del Sistema Informativo Trasfusionale EmoPuglia (quasi 2 milioni di euro), a valenza regionale. I due ospedali cittadini saranno anche interessati da un percorso denominato "Ospedale sicuro e sostenibile" (23,3 milioni) per il miglioramento strutturale nel campo della sicurezza antisismica degli edifici ospedalieri.
Altri 7,1 milioni saranno utilizzati dalla ASL Bari per l'acquisto di nuove apparecchiature dotate di tecnologia di ultima generazione. Per il Di Venere è in programma l'arrivo di due nuovi Angiografi (1 cardiologico e 1 vascolare), un Ecotomografo per la Cardiologia, una Gamma Camera tradizionale e una ibrida (anche per diagnostica TAC), una Risonanza Magnetica, una TAC, un Sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta in Pronto Soccorso e un Telecomandato digitale. Altrettanto rilevante il rinnovo del parco "grandi macchine" previsto per il San Paolo, per il quale saranno acquistati una Risonanza Magnetica, due TAC, un Telecomandato Digitale per la Radiologia e un altro per il Pronto Soccorso e un Ecotomografo per l'Ostetricia e Ginecologia.