Colpo in gioielleria: banditi in fuga con oro e preziosi. «Erano giovani»
Rapina choc in via Giulio Petroni. In due, dopo aver immobilizzato la commessa, sono fuggiti con la merce. Indaga la Squadra Mobile
lunedì 22 luglio 2024
21.17
Rapinatori in azione a Bari, in pieno centro. Noncuranti dei cittadini che, questa mattina, cominciavano ad affollare le strade del quartiere Carrassi. È accaduto in via Giulio Petroni, strada molto trafficata, ai danni del banco metalli dei fratelli Decaro, una delle tre sedi a Bari per la vendita e l'acquisto di diamanti e di preziosi.
Due individui giovani, disposti a tutti e mascherati come falsi clienti, hanno fatto irruzione nella rivendita di gioielli, dove non vi erano clienti. L'orologio segnava le ore 09.15. Un orario insolito per un raid di questo tipo. I due erano a volto scoperto, ma non erano armati. «Non sembra che avessero delle armi con loro», hanno riferito gli investigatori dopo avere raccolto la deposizione della dipendente. Sta di fatto che i due banditi hanno quasi subito manifestato le loro reali intenzioni.
Una volta all'interno, infatti, i malviventi l'hanno spinta e gettata sul pavimento, l'anticamera della man bassa. Era stesa a terra, impietrita e immobilizzata da uno dei due rapinatori, quando il complice si è impossessato di tutta la merce esposta in vetrina in cui erano custoditi gioielli e monili in oro: l'importo della refurtiva non è stato ancora quantificato, ma dovrebbe essere ingente. Completata la razzia, i due banditi sono fuggiti a piedi, portando con loro pure le chiavi del locale.
Per questo, per poter aprire la porta, sono intervenuti i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento. La donna, la quale non ha opposto resistenza, è rimasta sotto shock, ma non ha subito conseguenze fisiche. Sul luogo della rapina, oltre alle Volanti, sono confluiti i poliziotti della Squadra Mobile, diretti dal primo dirigente Filippo Portoghese ed a cui è affidata l'attività investigativa, ed i colleghi della Scientifica per recuperare le impronte lasciate eventualmente dai due rapinatori.
Al vaglio i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell'esercizio commerciale, già finite nelle mani degli investigatori baresi e visionate nell'intera giornata di ieri. Sono scattate immediate le ricerche e una serrata caccia all'uomo, ma per il momento senza alcun esito. I dispositivi elettronici, essendovi numerose attività commerciali, non sono pochi. L'unico dato riguarda la giovane età dei due malviventi, probabilmente banditi improvvisati, tutt'altro che rapinatori di professione.
Al di là del bottino, l'indagine degli investigatori si svilupperà adesso attraverso l'attenta visione dei filmati di videosorveglianza. Forse l'unico modo per cercare di inchiodare alle loro responsabilità i malviventi che, forse, potrebbero avere le ore contante. Il condizionale è d'obbligo, perché gli approfondimenti sono in corso.
Due individui giovani, disposti a tutti e mascherati come falsi clienti, hanno fatto irruzione nella rivendita di gioielli, dove non vi erano clienti. L'orologio segnava le ore 09.15. Un orario insolito per un raid di questo tipo. I due erano a volto scoperto, ma non erano armati. «Non sembra che avessero delle armi con loro», hanno riferito gli investigatori dopo avere raccolto la deposizione della dipendente. Sta di fatto che i due banditi hanno quasi subito manifestato le loro reali intenzioni.
Una volta all'interno, infatti, i malviventi l'hanno spinta e gettata sul pavimento, l'anticamera della man bassa. Era stesa a terra, impietrita e immobilizzata da uno dei due rapinatori, quando il complice si è impossessato di tutta la merce esposta in vetrina in cui erano custoditi gioielli e monili in oro: l'importo della refurtiva non è stato ancora quantificato, ma dovrebbe essere ingente. Completata la razzia, i due banditi sono fuggiti a piedi, portando con loro pure le chiavi del locale.
Per questo, per poter aprire la porta, sono intervenuti i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento. La donna, la quale non ha opposto resistenza, è rimasta sotto shock, ma non ha subito conseguenze fisiche. Sul luogo della rapina, oltre alle Volanti, sono confluiti i poliziotti della Squadra Mobile, diretti dal primo dirigente Filippo Portoghese ed a cui è affidata l'attività investigativa, ed i colleghi della Scientifica per recuperare le impronte lasciate eventualmente dai due rapinatori.
Al vaglio i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell'esercizio commerciale, già finite nelle mani degli investigatori baresi e visionate nell'intera giornata di ieri. Sono scattate immediate le ricerche e una serrata caccia all'uomo, ma per il momento senza alcun esito. I dispositivi elettronici, essendovi numerose attività commerciali, non sono pochi. L'unico dato riguarda la giovane età dei due malviventi, probabilmente banditi improvvisati, tutt'altro che rapinatori di professione.
Al di là del bottino, l'indagine degli investigatori si svilupperà adesso attraverso l'attenta visione dei filmati di videosorveglianza. Forse l'unico modo per cercare di inchiodare alle loro responsabilità i malviventi che, forse, potrebbero avere le ore contante. Il condizionale è d'obbligo, perché gli approfondimenti sono in corso.