Commenti sessisti sul pilota Laura, siamo ancora un Paese arretrato
Sul volo Torino Bari alcuni passeggeri non hanno gradito la presenza in cabina di una donna
lunedì 17 dicembre 2018
15.56
Battute sessiste e allusioni sulla capacità di pilotare un aereo di linea nel 2018 davvero non è più pensabile. Invece è accaduto. Lo ha raccontato un giornalista di un magazine, che per lavoro si è trovato a viaggiare su un volo Blue Air da Torino Caselle a Bari Palese mercoledì scorso nel pomeriggio, come riferisce il Corriere edizione di Torino. In cabina di pilotaggio c'era una donna, il capitano Laura, copilota in quel caso specifico. I primi commenti sono arrivati già sulla scaletta non solo dai passeggeri uomini, magari anziani, ma soprattutto dalle donne o dai ragazzi. "Mi faccio il segno della croce. O Madonna mia! Speriamo che non si metta a chattare", le frasi più educate. Ma poi ammiccamenti, risate, insomma un pullman di militari durante la prima guerra mondiale forse, neanche la seconda. Naturalmente la notizia ha fatto subito il giro del web scatenando una serie di commenti negativi contro chi si è permesso, anche solo di immaginare, capacità ridotte di pilotaggio da parte di una figura femminile. Il problema però è un altro. Sebbene sia anche una questione di educazione il fatto di non azzardarsi a proferir parola sulle capacità di pilotare un aereo a seconda del sesso, è il pensiero che conta, anche in questo caso. Conosciamo per esempio i gusti sessuali dei piloti? Un gay ad esempio potrebbe non essere capace di leggere gli strumenti di bordo perché distratto dalla sciarpa disegno cachemire del pilota di turno? Un uomo potrebbe avere la testa tra le nuvole perché la sua squadra del cuore ha perso una importante partita? Ognuno di noi ha un sesso, più o meno deciso, ma solitamente non influenza le capacità di guidare una bici, un aereo o una nave. Ci siamo dimenticati tutti la storia del bravo comandante Schettino? Una donna avrebbe mai messo a repentaglio la vita di tante persone per farsi bello davanti all'amore di turno? Non credo. Sul posto di lavoro non dovrebbero esserci discriminazioni soprattutto quando si parla di compiti così delicati come quello di un pilota di linea. Avrà studiato e avrà fatto pratica il comandante Laura così come Giovanni, Antonio o Michele. Non vedo perché l'indossare una gonna porti con sé differenze nel leggere gli strumenti di bordo. Quando uomini e ancora peggio donne, fanno questo tipo di battute, ma anche solo pensieri sessisti, basta una semplice domanda: "Sareste contenti/contente se le vostre figlie fossero discriminate sul posto di lavoro?" solitamente la risposta e no. Bene, Laura è vostra figlia.