Commercianti e residenti insieme a tutela dell'area Umbertina
Un incontro per discutere del futuro del quartiere, la richiesta del Comitato: «Venga dichiarata zona di tutela»
venerdì 30 marzo 2018
17.09
Un incontro tra cittadini e commercianti da una parte e rappresentanti dell'amministrazione comunale dall'altra. Stamattina, per una volta, è andato in scena il dialogo e in qualche modo la buona politica. È successo grazie ad un incontro organizzato nella sala dell'URP del comune di Bari dal Comitato salvaguardia Zona Umbertina. Presenti Micaela Paparella, presidente del Municipio I, Lorenzo Leonetti, vicepresidente del Municipio I, l'assessore ai lavori pubblici Giuseppe Galasso, oltre ai neo senatori di Bari, Gianmauro Dell'Olio e Vincenzo Garruti, e alla consigliera Irma Melini, da sempre al fianco del comitato nella sua battaglia.
«Le zone di pregio artistico come quella umbertina devono essere salvaguardate – ha esordito l'avvocato Mauro Gargano, presidente del comitato – abbiamo tutti i requisiti per essere definita zona di tutela, come è già successo in altri comuni italiani. Su questo Bari purtroppo è fanalino di coda, ma il sindaco Decaro come presidente Anci potrebbe capire come altri hanno messo in pratica questa cosa. Non siamo residenti snob, ma chiediamo che il nostro quartiere possa svilupparsi in maniera qualitativa, piuttosto che quantitativa».
E Irma Melini, coordinando gli interventi, spiega come l'obiettivo sia trovare un «punto di equilibrio tra commercianti e residenti». Ricordando anche che la situazione della zona non è di certo delle più semplici. Ad esempio, per quanto riguarda Largo Adua, i commercianti da sempre occupano il suolo pubblico con tavolini e sedie senza poterne avere l'autorizzazione in quanto da regolamento comunale quel tratto prevede l'attraversamento. Inoltre, molti locali non rispettano le leggi relative all'inquinamento acustico, e oltre le 3 di notte continuano a diffondere musica ad alto volume, mentre altri hanno investito nell'insonorizzazione. Inoltre, molto spesso, i residenti trovano per strada tappeti di bottiglie abbandonate da clienti incivili.
«È necessaria una regolamentazione – ha dichiarato l'avvocato Rossana Sodano in rappresentanza dei commercianti – per esercitare l'attività senza incorrere in sanzioni, cosa che svilisce il nostro lavoro, soprattutto quando succede che i controlli avvengono quando i clienti sono presenti. Sono due anni che cerchiamo di parlare con il sindaco di questo, ma per ora le nostre richieste sono rimaste lettera morta. Abbiamo necessità di spazi e che la situazione venga regolamentata per una pacifica convivenza e poter lavorare meglio».
Inoltre, altro tasto dolente toccato durante l'incontro, la pedonalizzazione di via Bozzi, che sembra davvero mettere d'accordo residenti e commercianti, entrambi non la vogliono in quanto, sostengono: «la strada è deserta durante tutta la giornata, e la chiusura ha portato problemi alla viabilità creando ingorghi all'angolo con conseguente sfogo del barese attraverso il clacson a qualunque ora».
L'assessore Galasso, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, ha ascoltato con partecipazioni i diversi interventi, sottolineando che si farà in modo di: «trovare le forme più giuste e corrette, rispondenti alla normativa vigente, per regolamentare quello che non è ancora stato regolamentato, soprattutto per quanto riguarda gli spazi pubblici, venendo così incontro alle richieste di residenti e commercianti».
«Le zone di pregio artistico come quella umbertina devono essere salvaguardate – ha esordito l'avvocato Mauro Gargano, presidente del comitato – abbiamo tutti i requisiti per essere definita zona di tutela, come è già successo in altri comuni italiani. Su questo Bari purtroppo è fanalino di coda, ma il sindaco Decaro come presidente Anci potrebbe capire come altri hanno messo in pratica questa cosa. Non siamo residenti snob, ma chiediamo che il nostro quartiere possa svilupparsi in maniera qualitativa, piuttosto che quantitativa».
E Irma Melini, coordinando gli interventi, spiega come l'obiettivo sia trovare un «punto di equilibrio tra commercianti e residenti». Ricordando anche che la situazione della zona non è di certo delle più semplici. Ad esempio, per quanto riguarda Largo Adua, i commercianti da sempre occupano il suolo pubblico con tavolini e sedie senza poterne avere l'autorizzazione in quanto da regolamento comunale quel tratto prevede l'attraversamento. Inoltre, molti locali non rispettano le leggi relative all'inquinamento acustico, e oltre le 3 di notte continuano a diffondere musica ad alto volume, mentre altri hanno investito nell'insonorizzazione. Inoltre, molto spesso, i residenti trovano per strada tappeti di bottiglie abbandonate da clienti incivili.
«È necessaria una regolamentazione – ha dichiarato l'avvocato Rossana Sodano in rappresentanza dei commercianti – per esercitare l'attività senza incorrere in sanzioni, cosa che svilisce il nostro lavoro, soprattutto quando succede che i controlli avvengono quando i clienti sono presenti. Sono due anni che cerchiamo di parlare con il sindaco di questo, ma per ora le nostre richieste sono rimaste lettera morta. Abbiamo necessità di spazi e che la situazione venga regolamentata per una pacifica convivenza e poter lavorare meglio».
Inoltre, altro tasto dolente toccato durante l'incontro, la pedonalizzazione di via Bozzi, che sembra davvero mettere d'accordo residenti e commercianti, entrambi non la vogliono in quanto, sostengono: «la strada è deserta durante tutta la giornata, e la chiusura ha portato problemi alla viabilità creando ingorghi all'angolo con conseguente sfogo del barese attraverso il clacson a qualunque ora».
L'assessore Galasso, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, ha ascoltato con partecipazioni i diversi interventi, sottolineando che si farà in modo di: «trovare le forme più giuste e corrette, rispondenti alla normativa vigente, per regolamentare quello che non è ancora stato regolamentato, soprattutto per quanto riguarda gli spazi pubblici, venendo così incontro alle richieste di residenti e commercianti».