Completato il disincaglio della Efe Murat. È stata ormeggiata nel porto di Bari
Concluse alle 12 di questa mattina le operazioni che avevano preso il via all'alba con l'alta marea
lunedì 11 marzo 2019
14.09
La Efe Murat, nave mercantile turca arenatasi a Bari lo scorso 23 febbraio a pochi metri dalla spiaggia di Pane e Pomodoro, è stata completamente disincagliata e rimossa. Alle 05:55 di questa mattina, la nave, grazie all'esito positivo degli interventi tecnici di riparazione effettuati a bordo, all'alleggerimento della stessa per il recupero della galleggiabilità e alle ottimali condizioni meteorologiche, con un picco di alta marea favorevole, è stata disincagliata in modo definitivo, grazie anche alle attività di tonneggio e traino dei rimorchiatori greci "Pantoktator" e "Platytera" della società Megatugs. La nave, rimorchiata in porto dagli stessi, alle ore 12 è giunta all'ormeggio alla banchina n. 29 del Molo Foraneo del porto di Bari, dove proseguiranno gli interventi tecnici necessari per il sicuro galleggiamento.
Completate anche le operazioni di disincaglio del rimorchiatore Galesus, intervenuto in soccorso del mercantile turco il giorno dell'arenamento ma rimasto anch'esso incagliato a pochi passi dalla spiaggia per via delle avverse condizioni meteo-marine. Per entrambe le unità, sia pur con tempistiche e modalità diverse, sin dalla mattina del 5 marzo scorso sono iniziate le operazioni propedeutiche al disincaglio, e consistenti, nel caso della Efe Murat in particolare, nel recupero del carburante e di tutti i liquidi inquinanti presenti a bordo, previa approvazione di un piano operativo particolareggiato presentato con estrema tempestività dalla società greca di salvataggio Megatugs, ingaggiata dall'armatore turco per il recupero della nave.
«Encomiabile - si legge nella nota della Guardia costiera - in questa fase la collaborazione e la disponibilità dei servizi tecnico-nautici del porto di Bari (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori) e di tutti gli autorità/anti/istituzioni con i quali la Capitaneria di porto di Bari si è relazionata sin dal mattino seguente al sinistro marittimo fornendo all'Ammiraglio Giuseppe Mmeli, Direttore Marittimo e Comandante del Porto, e al Capitano di Vascello Antonio Catino, Capo Reparto Operativo della Direzione Marittima di Bari, tutto il supporto necessario, in relazione alle proprie le competenze e prerogative, dimostrando in questo caso una unità di intenti straordinaria, avendo a cuore, ciascun per il proprio profilo, la tutela dell'ambiente e della collettività cittadina».
Preso atto del piano di recupero della nave, approvato nel corso della conferenza di servizi tenutasi nella sede della Capitaneria nella giornata di giovedì 7 marzo, e acquisito il piano di recupero presentato per le operazioni di disincaglio del rimorchiatore "Galesus", approvato dal Registro Italiano Navale trattandosi di unità di bandiera nazionale, nella mattinata di ieri, domenica 10 marzo, concluso lo svuotamento dei liquidi lubrificanti e del combustibile, sono iniziate le operazioni di rigalleggiamento dello stesso "Galesus" che, dopo alcuni tentativi è stato disincagliato e condotto all'ormeggio in porto ad opera della stessa società armatrice "Rimorchiatori napoletani".
Completate anche le operazioni di disincaglio del rimorchiatore Galesus, intervenuto in soccorso del mercantile turco il giorno dell'arenamento ma rimasto anch'esso incagliato a pochi passi dalla spiaggia per via delle avverse condizioni meteo-marine. Per entrambe le unità, sia pur con tempistiche e modalità diverse, sin dalla mattina del 5 marzo scorso sono iniziate le operazioni propedeutiche al disincaglio, e consistenti, nel caso della Efe Murat in particolare, nel recupero del carburante e di tutti i liquidi inquinanti presenti a bordo, previa approvazione di un piano operativo particolareggiato presentato con estrema tempestività dalla società greca di salvataggio Megatugs, ingaggiata dall'armatore turco per il recupero della nave.
«Encomiabile - si legge nella nota della Guardia costiera - in questa fase la collaborazione e la disponibilità dei servizi tecnico-nautici del porto di Bari (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori) e di tutti gli autorità/anti/istituzioni con i quali la Capitaneria di porto di Bari si è relazionata sin dal mattino seguente al sinistro marittimo fornendo all'Ammiraglio Giuseppe Mmeli, Direttore Marittimo e Comandante del Porto, e al Capitano di Vascello Antonio Catino, Capo Reparto Operativo della Direzione Marittima di Bari, tutto il supporto necessario, in relazione alle proprie le competenze e prerogative, dimostrando in questo caso una unità di intenti straordinaria, avendo a cuore, ciascun per il proprio profilo, la tutela dell'ambiente e della collettività cittadina».
Preso atto del piano di recupero della nave, approvato nel corso della conferenza di servizi tenutasi nella sede della Capitaneria nella giornata di giovedì 7 marzo, e acquisito il piano di recupero presentato per le operazioni di disincaglio del rimorchiatore "Galesus", approvato dal Registro Italiano Navale trattandosi di unità di bandiera nazionale, nella mattinata di ieri, domenica 10 marzo, concluso lo svuotamento dei liquidi lubrificanti e del combustibile, sono iniziate le operazioni di rigalleggiamento dello stesso "Galesus" che, dopo alcuni tentativi è stato disincagliato e condotto all'ormeggio in porto ad opera della stessa società armatrice "Rimorchiatori napoletani".