Comunali Bari 2019, Decaro: «Nei prossimi 5 anni sboccerà una città in ogni quartiere»
Proseguono le interviste ai candidati sindaco in vista delle consultazioni del 26 maggio
mercoledì 22 maggio 2019
11.32
Con le consultazioni elettorali alle porte, il dibattito politico entra nel vivo. Abbiamo deciso di chiedere ai candidati sindaco di rispondere alle nostre domande su diversi temi; dall'ambiente, al welfare, ai lavori pubblici alla cultura. Proseguiamo il nostro viaggio con Antonio Decaro, 48 anni, sindaco uscente e candidato della coalizione di centrosinistra.
Ambiente. La città di Bari ha un rapporto a volte conflittuale con il verde pubblico. Pochi parchi e molti "giardinetti". Quale potrebbe essere la ricetta per riutilizzare gli spazi verdi già presenti e per crearne di nuovi?
Io credo che Bari stia pian piano recuperando il gap sul verde pubblico che la separa dalle altre grandi città, soprattutto del nord Italia. Questa amministrazione ha sin da subito dichiarato il proprio impegno sull'incremento del verde: in meno di 5 anni abbiamo realizzato 12mila nuove piantumazioni e lavorato sulla realizzazione di parchi e giardini pubblici in quasi tutti i quartieri della città. Solo nel parco urbano della ex Rossani, dove è in corso il cantiere, sono previsti circa 30mila metri quadri di aree a verde. Abbiamo realizzato e aperto il parco di via Troisi, 18mila metri, il parco Carrante, tra gli altri è in fase di realizzazione il parco Peppino Impastato a Catino e altri grandi spazi verdi sono già stati progettati. Nei prossimi 5 anni uno dei grandi obiettivi sarà quello di terminare il parco nell'ex Gasometro e avviare il primo stralcio del grande parco della Rinascita nell'area della ex Fibronit.
Servizi al cittadino e informatizzazione della pubblica amministrazione. Le delegazioni dei vari uffici comunali sono state dismesse in questi anni. Quale potrebbe essere il futuro della macchina burocratica barese?
Alcune delegazioni periferiche sono state dismesse per via del blocco delle assunzioni e il personale comunale addetto non era sufficiente per coprire tutti gli uffici. Per fortuna, con lo sblocco del turn over, il Comune sta assumendo nuovo personale che certamente sarà distribuito anche nei Municipi per soddisfare le legittime esigenze di tanti cittadini che vivono nelle aree più lontane dal centro. Allo stesso tempo è in atto un piano di investimenti di circa 14 milioni di euro che ha già consentito di mettere online un gran numero di servizi per il cittadino (servizi demografici, certificati anagrafici, servizi tributari, iscrizioni agli asili, pagamenti) e per le imprese (SUAP, SUE e SIT) con il progetto E_GOV e che ci consentirà di continuare a investire in telecamere, sensori, palmari e tag per il monitoraggio del territorio, per valutare l'efficienza dei servizi pubblici e per dotare la Polizia locale di sistemi di verifica e controllo sempre più avanzati.
Lavori pubblici. La città sta cambiando e diversi cantieri sono stati sbloccati in questi anni. Cosa si è fatto in modo corretto e cosa no? Cosa si potrebbe ancora fare?
Si può e si deve fare ancora tanto. Non mi piace lasciare le cose a metà, per questo mi piacerebbe fare il sindaco per altri cinque anni, perché sono tante le cose da completare, soprattutto sul fronte dei lavori pubblici, e tante altre quelle da avviare. Penso soprattutto ai progetti, già finanziati, che riguardano 15 chilometri di riqualificazione del nostro litorale che renderanno la costa barese più vivibile in diversi quartieri o le nuove piazze, da piazza del Redentore a piazzetta dei Papi, senza dimenticare i grandi interventi di ricucitura urbana pronti a partire al San Paolo e quelli previsti a Carbonara, Ceglie e Loseto.
Scuola. Qual è secondo lei lo stato dell'arte delle scuole cittadine? Quali potrebbero essere delle migliorie da portare a Palazzo di città in questo campo? Cosa si aspettano i genitori baresi?
Tanti degli istituti di competenza comunale in questi anni sono stati al centro di una strategia di interventi di ristrutturazione, puntuali e programmati. Da genitore, comprendo benissimo l'attenzione dei genitori rispetto alla sicurezza dei loro figli negli ambienti scolastici. E credo che il dialogo costante tra l'amministrazione, le scuole e le famiglie abbia portato diversi risultati, se si pensa che sono stati effettuati decine di interventi di manutenzione straordinaria negli istituti scolastici per la tutela dei nostri studenti ed è stato avviato un piano di nuove realizzazioni con il completamento della nuova scuola materna a Macchie e la progettazione con copertura finanziaria di 5 nuove scuole in altrettanti quartieri (San Girolamo, Poggiofranco, Villaggio del Lavoratore, Sant'Anna e Carbonara). Inoltre, abbiamo inaugurato 4 nuovi asili nido comunali, passando da 7 a 11 strutture complessive, completato due nuove palestre e avviato la realizzazione di altri tre impianti sportivi scolastici.
Lavoro e commercio. Diverse storiche attività commerciali in città hanno chiuso i battenti in questi ultimi anni. Quale potrebbe essere la ricetta per andare incontro ai commercianti baresi? Quali iniziative potrebbe mettere in campo il nuovo sindaco per chi non trova un posto di lavoro?
Come ho ripetuto tante volte, il sindaco non può trovare un posto di lavoro a nessuno. Però può certamente avviare delle misure che consentano di favorire l'incontro tra domanda e offerta, oltre a migliorare le condizioni generali delle infrastrutture, delle strade e di tutto ciò che possa attirare investimenti. Noi abbiamo scelto di puntare sul job center Porta Futuro, un centro innovativo che mette insieme aziende e coloro che cercano un lavoro, programma corsi di aggiornamento, giornate di incontro e sostiene e orienta quanti cercano un'occupazione nel loro percorso di ricerca. Fra qualche mese sarà pronto anche Porta Futuro II, l'incubatore di impresa dedicato alle start-up. Nel mio programma ci sono anche la possibilità di usufruire di Incentivi a fondo perduto fino a 40mila euro per chi crea start-up in ambito tecnologico, sociale e commerciale e dei bonus tra 2.500 e i 5mila euro per le aziende che assumono. Anche sul fronte del sostegno al commercio abbiamo intrapreso delle iniziative, come il bando Map, che incentivano la nascita o la ristrutturazione dei locali con il 50% del finanziamento a fondo perduto. Per il futuro vorrei strutturare e incrementare questa misura e supportare le attività commerciali nei processi di innovazione e trasformazione in modo da potersi muovere con più efficacia nella complessità del mercato moderno.
Welfare e Salute. Situazioni familiari disagiate, immigrazione, anziani, malati. Come si potrebbe coinvolgere la parte più debole della città? Ha in mente soluzioni di sostegno al reddito che il Comune potrebbe mettere in campo per i prossimi 5 anni? E l'assistenza domiciliare?
In questi 5 anni il nostro impegno per il sociale è stato improntato da un lato a potenziare, nonostante i tagli dei trasferimenti centrali, tutti i servizi esistenti, compresi quelli di assistenza domiciliare, dall'altro ad avviare azioni sperimentali per raggiungere le persone più fragili della città cercando di rispondere ai bisogni effettivi. In un'ottica non solo di sostegno ma di inclusione attiva con la possibilità di prospettare, per queste persone, dei percorsi di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo. E nel farlo, attraverso l'introduzione di attività itineranti, abbiamo cercato di andare incontro a quanti diversamente non si sarebbero mai avvicinati ai servizi sociali. Penso alle persone senza dimora, ai minori a rischio devianza, ai migranti, agli anziani soli, alle donne vittime di violenza o alle persone con particolari patologie. Sin dal 2014, con l'apertura di Porta Futuro, abbiamo attivato l'esperienza dei Cantieri di Cittadinanza consentendo a centinaia di persone escluse dal mercato del lavoro, anche in assenza di curricula qualificati, di misurarsi con tirocini in azienda retribuiti con la possibilità di sottoscrivere un contratto di lavoro. Sulla scia di questa misura abbiamo destinato un intervento ad hoc per i ragazzi under 29 (BA29) ed un'altra, Cantieri di Cittadinanza 2.0, il cui contributo si aggiunge a quello previsto dal Rei nazionale. Il mio programma per i prossimi 5 anni prevede l'istituzione di un osservatorio permanente sul mercato del lavoro, con università e imprese per anticipare i fabbisogni del mercato e orientare istruzione, alternanza scuola-lavoro e competenze, nonché nuovi percorsi di formazione tecnica per rafforzare le competenze e misure di politica attiva del lavoro per l'inserimento e il reinserimento lavorativo.
Periferie. Spesso i cittadini che vivono in periferia si sentono abbandonati e distanti da quello che accade nel cuore della città. Quali iniziative si potrebbero mettere in campo per evitare i cosiddetti rioni dormitorio?
In questi anni abbiamo lavorato per rafforzare le comunità di tutti i quartieri cittadini, caratterizzati ognuno da una storia e una propria identità, attraverso dinamiche di partecipazione e cittadinanza attiva. Lo abbiamo fatto sia occupandoci della riqualificazione fisica degli spazi pubblici e del recupero di edifici comunali inutilizzati e affidati alla cura dei cittadini sia promuovendo misure innovative, quali ad esempio Reti civiche urbane per l'animazione culturale dal basso di tutti i territori o Urbis per l'avvio di esperienze imprenditoriali in ambito sociale. Nel programma dei prossimi cinque anni abbiamo disegnato una città in ogni quartiere, creando servizi di prossimità che, con interventi di welfare, formazione, sviluppo, cultura e lavoro, aiutino ciascun territorio a crescere. Tutti i servizi saranno resi più efficienti e sostenibili, dialogheranno tra loro e saranno messi in rete, sfruttando così il vantaggio di appartenere a un'unica grande Città metropolitana.
Cultura. In che direzione va la cultura barese? Siamo sulla strada giusta?
Dopo il lavoro di riqualificazione dei grandi contenitori culturali (teatro Margherita, ex Mercato del pesce, teatro comunale Niccolò Piccinni, auditorium Nino Rota, nuove sale del Castello normanno svevo, nuovi spazi espositivi del museo di Santa Scolastica) e la rinnovata gestione del Museo civico e della sala Murat, i prossimi anni saranno all'insegna di modelli di gestione innovativi che possano valorizzare il patrimonio materiale e immateriale esistente, a beneficio tanto dei cittadini baresi quanto dei turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città. Il crescente successo di Bari in termini di attrattività si deve anche al nuovo corso organizzativo e artistico del corteo storico di San Nicola e alla comprovata capacità di gestire grandi eventi da un punto di vista logistico e dell'accoglienza. Se negli ultimi 5 anni Bari ha ospitato manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale, lo dobbiamo a una nuova percezione che fa della nostra città una delle grandi capitali del Mezzogiorno.
Ambiente. La città di Bari ha un rapporto a volte conflittuale con il verde pubblico. Pochi parchi e molti "giardinetti". Quale potrebbe essere la ricetta per riutilizzare gli spazi verdi già presenti e per crearne di nuovi?
Io credo che Bari stia pian piano recuperando il gap sul verde pubblico che la separa dalle altre grandi città, soprattutto del nord Italia. Questa amministrazione ha sin da subito dichiarato il proprio impegno sull'incremento del verde: in meno di 5 anni abbiamo realizzato 12mila nuove piantumazioni e lavorato sulla realizzazione di parchi e giardini pubblici in quasi tutti i quartieri della città. Solo nel parco urbano della ex Rossani, dove è in corso il cantiere, sono previsti circa 30mila metri quadri di aree a verde. Abbiamo realizzato e aperto il parco di via Troisi, 18mila metri, il parco Carrante, tra gli altri è in fase di realizzazione il parco Peppino Impastato a Catino e altri grandi spazi verdi sono già stati progettati. Nei prossimi 5 anni uno dei grandi obiettivi sarà quello di terminare il parco nell'ex Gasometro e avviare il primo stralcio del grande parco della Rinascita nell'area della ex Fibronit.
Servizi al cittadino e informatizzazione della pubblica amministrazione. Le delegazioni dei vari uffici comunali sono state dismesse in questi anni. Quale potrebbe essere il futuro della macchina burocratica barese?
Alcune delegazioni periferiche sono state dismesse per via del blocco delle assunzioni e il personale comunale addetto non era sufficiente per coprire tutti gli uffici. Per fortuna, con lo sblocco del turn over, il Comune sta assumendo nuovo personale che certamente sarà distribuito anche nei Municipi per soddisfare le legittime esigenze di tanti cittadini che vivono nelle aree più lontane dal centro. Allo stesso tempo è in atto un piano di investimenti di circa 14 milioni di euro che ha già consentito di mettere online un gran numero di servizi per il cittadino (servizi demografici, certificati anagrafici, servizi tributari, iscrizioni agli asili, pagamenti) e per le imprese (SUAP, SUE e SIT) con il progetto E_GOV e che ci consentirà di continuare a investire in telecamere, sensori, palmari e tag per il monitoraggio del territorio, per valutare l'efficienza dei servizi pubblici e per dotare la Polizia locale di sistemi di verifica e controllo sempre più avanzati.
Lavori pubblici. La città sta cambiando e diversi cantieri sono stati sbloccati in questi anni. Cosa si è fatto in modo corretto e cosa no? Cosa si potrebbe ancora fare?
Si può e si deve fare ancora tanto. Non mi piace lasciare le cose a metà, per questo mi piacerebbe fare il sindaco per altri cinque anni, perché sono tante le cose da completare, soprattutto sul fronte dei lavori pubblici, e tante altre quelle da avviare. Penso soprattutto ai progetti, già finanziati, che riguardano 15 chilometri di riqualificazione del nostro litorale che renderanno la costa barese più vivibile in diversi quartieri o le nuove piazze, da piazza del Redentore a piazzetta dei Papi, senza dimenticare i grandi interventi di ricucitura urbana pronti a partire al San Paolo e quelli previsti a Carbonara, Ceglie e Loseto.
Scuola. Qual è secondo lei lo stato dell'arte delle scuole cittadine? Quali potrebbero essere delle migliorie da portare a Palazzo di città in questo campo? Cosa si aspettano i genitori baresi?
Tanti degli istituti di competenza comunale in questi anni sono stati al centro di una strategia di interventi di ristrutturazione, puntuali e programmati. Da genitore, comprendo benissimo l'attenzione dei genitori rispetto alla sicurezza dei loro figli negli ambienti scolastici. E credo che il dialogo costante tra l'amministrazione, le scuole e le famiglie abbia portato diversi risultati, se si pensa che sono stati effettuati decine di interventi di manutenzione straordinaria negli istituti scolastici per la tutela dei nostri studenti ed è stato avviato un piano di nuove realizzazioni con il completamento della nuova scuola materna a Macchie e la progettazione con copertura finanziaria di 5 nuove scuole in altrettanti quartieri (San Girolamo, Poggiofranco, Villaggio del Lavoratore, Sant'Anna e Carbonara). Inoltre, abbiamo inaugurato 4 nuovi asili nido comunali, passando da 7 a 11 strutture complessive, completato due nuove palestre e avviato la realizzazione di altri tre impianti sportivi scolastici.
Lavoro e commercio. Diverse storiche attività commerciali in città hanno chiuso i battenti in questi ultimi anni. Quale potrebbe essere la ricetta per andare incontro ai commercianti baresi? Quali iniziative potrebbe mettere in campo il nuovo sindaco per chi non trova un posto di lavoro?
Come ho ripetuto tante volte, il sindaco non può trovare un posto di lavoro a nessuno. Però può certamente avviare delle misure che consentano di favorire l'incontro tra domanda e offerta, oltre a migliorare le condizioni generali delle infrastrutture, delle strade e di tutto ciò che possa attirare investimenti. Noi abbiamo scelto di puntare sul job center Porta Futuro, un centro innovativo che mette insieme aziende e coloro che cercano un lavoro, programma corsi di aggiornamento, giornate di incontro e sostiene e orienta quanti cercano un'occupazione nel loro percorso di ricerca. Fra qualche mese sarà pronto anche Porta Futuro II, l'incubatore di impresa dedicato alle start-up. Nel mio programma ci sono anche la possibilità di usufruire di Incentivi a fondo perduto fino a 40mila euro per chi crea start-up in ambito tecnologico, sociale e commerciale e dei bonus tra 2.500 e i 5mila euro per le aziende che assumono. Anche sul fronte del sostegno al commercio abbiamo intrapreso delle iniziative, come il bando Map, che incentivano la nascita o la ristrutturazione dei locali con il 50% del finanziamento a fondo perduto. Per il futuro vorrei strutturare e incrementare questa misura e supportare le attività commerciali nei processi di innovazione e trasformazione in modo da potersi muovere con più efficacia nella complessità del mercato moderno.
Welfare e Salute. Situazioni familiari disagiate, immigrazione, anziani, malati. Come si potrebbe coinvolgere la parte più debole della città? Ha in mente soluzioni di sostegno al reddito che il Comune potrebbe mettere in campo per i prossimi 5 anni? E l'assistenza domiciliare?
In questi 5 anni il nostro impegno per il sociale è stato improntato da un lato a potenziare, nonostante i tagli dei trasferimenti centrali, tutti i servizi esistenti, compresi quelli di assistenza domiciliare, dall'altro ad avviare azioni sperimentali per raggiungere le persone più fragili della città cercando di rispondere ai bisogni effettivi. In un'ottica non solo di sostegno ma di inclusione attiva con la possibilità di prospettare, per queste persone, dei percorsi di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo. E nel farlo, attraverso l'introduzione di attività itineranti, abbiamo cercato di andare incontro a quanti diversamente non si sarebbero mai avvicinati ai servizi sociali. Penso alle persone senza dimora, ai minori a rischio devianza, ai migranti, agli anziani soli, alle donne vittime di violenza o alle persone con particolari patologie. Sin dal 2014, con l'apertura di Porta Futuro, abbiamo attivato l'esperienza dei Cantieri di Cittadinanza consentendo a centinaia di persone escluse dal mercato del lavoro, anche in assenza di curricula qualificati, di misurarsi con tirocini in azienda retribuiti con la possibilità di sottoscrivere un contratto di lavoro. Sulla scia di questa misura abbiamo destinato un intervento ad hoc per i ragazzi under 29 (BA29) ed un'altra, Cantieri di Cittadinanza 2.0, il cui contributo si aggiunge a quello previsto dal Rei nazionale. Il mio programma per i prossimi 5 anni prevede l'istituzione di un osservatorio permanente sul mercato del lavoro, con università e imprese per anticipare i fabbisogni del mercato e orientare istruzione, alternanza scuola-lavoro e competenze, nonché nuovi percorsi di formazione tecnica per rafforzare le competenze e misure di politica attiva del lavoro per l'inserimento e il reinserimento lavorativo.
Periferie. Spesso i cittadini che vivono in periferia si sentono abbandonati e distanti da quello che accade nel cuore della città. Quali iniziative si potrebbero mettere in campo per evitare i cosiddetti rioni dormitorio?
In questi anni abbiamo lavorato per rafforzare le comunità di tutti i quartieri cittadini, caratterizzati ognuno da una storia e una propria identità, attraverso dinamiche di partecipazione e cittadinanza attiva. Lo abbiamo fatto sia occupandoci della riqualificazione fisica degli spazi pubblici e del recupero di edifici comunali inutilizzati e affidati alla cura dei cittadini sia promuovendo misure innovative, quali ad esempio Reti civiche urbane per l'animazione culturale dal basso di tutti i territori o Urbis per l'avvio di esperienze imprenditoriali in ambito sociale. Nel programma dei prossimi cinque anni abbiamo disegnato una città in ogni quartiere, creando servizi di prossimità che, con interventi di welfare, formazione, sviluppo, cultura e lavoro, aiutino ciascun territorio a crescere. Tutti i servizi saranno resi più efficienti e sostenibili, dialogheranno tra loro e saranno messi in rete, sfruttando così il vantaggio di appartenere a un'unica grande Città metropolitana.
Cultura. In che direzione va la cultura barese? Siamo sulla strada giusta?
Dopo il lavoro di riqualificazione dei grandi contenitori culturali (teatro Margherita, ex Mercato del pesce, teatro comunale Niccolò Piccinni, auditorium Nino Rota, nuove sale del Castello normanno svevo, nuovi spazi espositivi del museo di Santa Scolastica) e la rinnovata gestione del Museo civico e della sala Murat, i prossimi anni saranno all'insegna di modelli di gestione innovativi che possano valorizzare il patrimonio materiale e immateriale esistente, a beneficio tanto dei cittadini baresi quanto dei turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città. Il crescente successo di Bari in termini di attrattività si deve anche al nuovo corso organizzativo e artistico del corteo storico di San Nicola e alla comprovata capacità di gestire grandi eventi da un punto di vista logistico e dell'accoglienza. Se negli ultimi 5 anni Bari ha ospitato manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale, lo dobbiamo a una nuova percezione che fa della nostra città una delle grandi capitali del Mezzogiorno.