Comunali Bari 2019, le dichiarazioni dei candidati presidenti di municipio del centrosinistra

Decaro: «Cinque persone legate al territorio. Ringrazio gli uscenti: alcuni hanno scelto la professione, altri si sono candidati al Comune»

venerdì 26 aprile 2019 18.57
A cura di La Redazione
Il sindaco uscente di Bari, nonché candidato alla carica di primo cittadino per la coalizione di centrosinistra, scioglie le riserve sui cinque nomi che concorreranno per la presidenza degli altrettanti municipi nel suo schieramento, in vista delle comunali del 26 maggio. Questo pomeriggio l'annuncio: si tratta di Lorenzo Leonetti per il 1° Municipio, Gianluigi Smaldone per il 2° Municipio, Nicola Schingaro per il 3° Municipio, Grazia Albergo per il 4° Municipio e l'ex vicesindaco, nonché vecchio braccio destro di Giacomo Ulivieri (ora fautore della candidatura a sindaco di Pasquale Di Rella per il centrodestra), Vincenzo Brandi al 5° Municipio.

Si tratta di una rivoluzione totale: nessuna riconferma per gli uscenti. Decaro dà la sua investitura ai nuovi candidati e spiega così la decisione: «Ognuno di loro è fortemente legato al territorio. Nicola Schingaro, un sociologo, cresciuto al San Paolo. Gianluigi Smaldone, avvocato, è consigliere uscente e non ha bisogno di presentazioni. Grazia Albergo che si candida a Ceglie, Carbonara, Santa Rita è una insegnante ed è molto legata la territorio. Il suo nome è emerso da più parti nel suo quartiere; Vincenzo Brandi è stato vicesindaco. Lorenzo Leonetti, ufficiale dI Marina, è vicepresidente uscente del Municipio del mare. Ci conosciamo da tanto tempo, è molto legato a me. Ringrazio i presidenti uscenti. Alcuni hanno scelto la professione, come Dammacco che sostiene una delle mie liste civiche. E come Spizzico, diventato caporeparto del nucleo anticrimine a Bitonto. Gli altri tre presidenti uscenti vanno a rafforzare le liste del Comune».

«So che i cinque candidati sentono l'onore di servire la propria comunità - prosegue Decaro. Alcuni ho dovuto spingerli ad accettare. Così come è stato per me cinque anni fa. Io ci ho messo del tempo, con loro sono riuscito nell'intento in qualche giorno. Mettermi al servizio della comunità mi ha fatto crescere anche a livello umano, col contatto continuo con i cittadini. È un'esperienza umana incredibile che auguro anche a ciascuno di loro. Ringrazio le liste che mi hanno lasciato ampia autonomia. Non vengo da Marte, ho ascoltato tutti, ma ho deciso io. Due candidati presidenti li avevo scelti da tempo, gli altri più di recente. Ho voluto che le forze politiche si sentissero coinvolte, sia nella fase in cui mi hanno sottoposto dei nomi, sia quando li ho scelti. Ho ricevuto molti messaggi di sostegno per i nomi scelti: per l'autorevolezza delle persone e per il legame che hanno con il territorio che rappresentano».

L'ex vicesindaco Vincenzo Brandi, candidato alla presidenza del Municipio V (Santo Spirito-Catino-San Pio-Enziteto-Palese), dice: «Orgoglioso di proseguire al fianco di Decaro e del movimento Sud al centro. La considero la prosecuzione di quanto iniziato. Saremo attenti a far crescere quanto già messo in campo dall'Amministrazione, far nascere nuove idee, nel solco di quanto costruito nei primi cinque anni. E' stato investito tanto in termini di programmazione. Sarà necessario continuare, per far diventare sempre meno periferie i quartieri interni, e potenziare attività turistiche e culturali per i quartieri sul mare».

Per Lorenzo Leonetti la candidatura a presidente del Municipio I, il più grande di Bari (Murat-Bari vecchia-Libertà-Japigia-Madonnella-Sant'Anna-Torre a Mare), si tratta di una "promozione": «Ringrazio per questa investitura che desideravo da tempo - dice. Sono candidato al Municipio del mare, elemento con cui ho un forte legame per il mio lavoro di ufficiale di Marina. Nella mia esperienza di vicepresidente del Municipio 1 ho affrontato le peculiarità dei diversi quartieri che compongono il territorio. Porto una carica di entusiasmo perché il lavoro fatto nel mandato che si chiude ci dà slancio per il futuro».

Per Nicola Schingaro, invece, si tratta di un "cambio di programma" dell'ultimo minuto. Il candidato di centrosinistra alla presidenza del Municipio III (San Paolo-Stanic-Villaggio del lavoratore-Fesca-San Girolamo-San Cataldo-Marconi) dichiara: «Non mi rendo ancora conto. Ero candidato al Comune fino a poche ore fa. Ma sono fiero della proposta. Ringrazio Decaro e la comunità politica che ci accomuna per la manifestazione di stima e fiducia. Questa candidatura rappresenta un ponte in linea con quel che ho sempre fatto come urban planner e sociologo, nato e cresciuto al San Paolo. Ho 47 anni. Sono stato adolescente in quel quartiere in un ventennio particolare eppure ce l'ho fatta a non diventare un delinquente. Come me tanti altri. Orgoglioso di una proposta sia pure inattesa. Ho sempre cercato di porre al centro le voci delle periferie. Continuerò in questo senso, cercando - e questa è la sfida lanciata da Decaro - di dare risposte».

Viene da Carbonara Grazia Albergo, docente e candidata per il Municipio IV (Carbonara-Ceglie-Santa Rita-Loseto): «Sono nata a Carbonara, insegno nel mio quartiere, per scelta. Quindi la mia scuola e stata la mia finestra aperta sul territorio. Nell'accettare la proposta spero di poter fare bene, nel solco della precedente Amministrazione. Esperienza decisamente nuova per me, ma sono stata spinta dal desiderio di mettermi al servizio del territorio. Farò affidamento anche sul sostegno del sindaco».

Tenta il grande salto anche Gianluigi Smaldone, consigliere uscente del Municipio II, ora candidato alla presidenza del distretto Poggiofranco-Carrassi-Picone-San Pasquale-Mungivacca. «Considero questo un grande riconoscimento di un lavoro fatto gomito a gomito - dichiara Smaldone. Trovando sempre una sintesi, anche quando non era facile. Questa candidatura, voluta da Antonio Decaro, è il risultato di un rapporto di stima, politica e istituzionale. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti. E' una sfida importante. Il decentramento è uno dei temi che nella prossima amministrazione Decaro dobbiamo porre in essere. Processo avviato nei primi cinque anni. Oggi ci sono strumenti ed esperienza per andare oltre, per applicare quel decentramento, come previsto dal Comune».