Concluso l'esperimento di "Tempo verde", coinvolte 110 famiglie di persone con autismo
L'iniziativa era stata organizzata durante l'isolamento domiciliare. Bottalico: «Esperienza ripetuta in altre città»
lunedì 11 maggio 2020
18.26
Si chiude l'esperimento di "Tempo verde", l'iniziativa dell'assessorato al Welfare per consentire - durante il lockdown - alle persone con spettro autistico, disabilità e disturbi del neurosviluppo di usufruire in sicurezza degli spazi aperti. Sono 110 le famiglie che hanno aderito all'esperienza, durata dallo scorso 30 marzo fino a ieri.
L'iniziativa, realizzata grazie al supporto e alla collaborazione della Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e del Centro autismo territoriale della Asl Bari, della cooperativa sociale Aliante, dell'Asd Intesa club Bari, del Centro Sportivo Snupy, dell'associazione "Teniamoci per Mano onlus" e dell'équipe di coordinamento del Servizio S.E.M.I. della cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, si è svolta inizialmente presso il parco urbano Clipper, a Poggiofranco, e poi, a seguito delle tante richieste arrivate, anche presso il centro sportivo Snupy, a Carbonara.
L'accesso agli spazi del Clipper (un'area verde di un ettaro e mezzo con 42 alberi di ulivo secolari, un orto urbano curato dai pensionati della città, un giardino sensoriale e due campi di calcio in erba) è avvenuto dal lunedì alla domenica, nelle fasce orarie 9-12 e 16-18, con una media di 35 nuclei familiari coinvolti ogni settimana. Venti, invece, i nuclei familiari che settimanalmente hanno potuto accedere al centro Snupy, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13.
L'équipe di S.E.M.I. si è occupata della programmazione degli accessi, della redazione delle schede di primo accesso e dei pass rilasciati alle famiglie per l'ingresso, mentre gli operatori volontari in loco di Aliante e Teniamoci per mano hanno curato il controllo degli ingressi, contingentanti nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni del Governo in materia di Covid 19 e l'accompagnamento delle famiglie durante il tempo trascorso negli spazi verdi.
Nella scheda di accesso sono stati richiesti i dati anagrafici dell'utente e dei rispettivi accompagnatori adulti e ai nuclei familiari è stato consegnato anche un piccolo regolamento con un vademecum su Autismo e Covid 19 stilato dall'Asl di Bari.
Grazie al lavoro di coordinamento si è cercato di garantire agli utenti almeno un ingresso ogni due settimane, per permettere loro di godere dei benefici dell'iniziativa senza scombussolare la "forzata" routine domiciliare legata all'emergenza sanitaria. Alle famiglie coinvolte è stato anche offerto un supporto qualificato per la gestione del tempo all'aperto e di eventuali situazioni comportamentali negative.
«A conclusione di questa bellissima esperienza, grazie alla quale 110 famiglie hanno potuto alleviare la pressione e il peso di un isolamento domiciliare particolarmente acuto per la presenza di persone con spettro autistico e disturbi del neuro sviluppo - ha commentato Francesca Bottalico, assessore al Welfare - desidero ringraziare le istituzioni, gli enti sportivi, le associazioni e le cooperative che hanno reso possibile tutto questo. Il modello di Tempo verde, ritenuto una sperimentazione innovativa, è stato pertanto replicato in diversi contesti territoriali, dove si è scelto di dare una risposta a quanti convivono con bisogni speciali. La soddisfazione delle famiglie coinvolte, che in questo progetto hanno trovato un sostegno concreto per affrontare le difficoltà legate alla sospensione di tutti i servizi domiciliari e servizi di sostegno, è la riprova della validità di un approccio nuovo a una situazione del tutto inaspettata che auspico possa essere replicato in futuro offrendo occasioni di svago e "cura" negli spazi aperti, privati e pubblici, della città».
L'iniziativa, realizzata grazie al supporto e alla collaborazione della Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e del Centro autismo territoriale della Asl Bari, della cooperativa sociale Aliante, dell'Asd Intesa club Bari, del Centro Sportivo Snupy, dell'associazione "Teniamoci per Mano onlus" e dell'équipe di coordinamento del Servizio S.E.M.I. della cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, si è svolta inizialmente presso il parco urbano Clipper, a Poggiofranco, e poi, a seguito delle tante richieste arrivate, anche presso il centro sportivo Snupy, a Carbonara.
L'accesso agli spazi del Clipper (un'area verde di un ettaro e mezzo con 42 alberi di ulivo secolari, un orto urbano curato dai pensionati della città, un giardino sensoriale e due campi di calcio in erba) è avvenuto dal lunedì alla domenica, nelle fasce orarie 9-12 e 16-18, con una media di 35 nuclei familiari coinvolti ogni settimana. Venti, invece, i nuclei familiari che settimanalmente hanno potuto accedere al centro Snupy, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13.
L'équipe di S.E.M.I. si è occupata della programmazione degli accessi, della redazione delle schede di primo accesso e dei pass rilasciati alle famiglie per l'ingresso, mentre gli operatori volontari in loco di Aliante e Teniamoci per mano hanno curato il controllo degli ingressi, contingentanti nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni del Governo in materia di Covid 19 e l'accompagnamento delle famiglie durante il tempo trascorso negli spazi verdi.
Nella scheda di accesso sono stati richiesti i dati anagrafici dell'utente e dei rispettivi accompagnatori adulti e ai nuclei familiari è stato consegnato anche un piccolo regolamento con un vademecum su Autismo e Covid 19 stilato dall'Asl di Bari.
Grazie al lavoro di coordinamento si è cercato di garantire agli utenti almeno un ingresso ogni due settimane, per permettere loro di godere dei benefici dell'iniziativa senza scombussolare la "forzata" routine domiciliare legata all'emergenza sanitaria. Alle famiglie coinvolte è stato anche offerto un supporto qualificato per la gestione del tempo all'aperto e di eventuali situazioni comportamentali negative.
«A conclusione di questa bellissima esperienza, grazie alla quale 110 famiglie hanno potuto alleviare la pressione e il peso di un isolamento domiciliare particolarmente acuto per la presenza di persone con spettro autistico e disturbi del neuro sviluppo - ha commentato Francesca Bottalico, assessore al Welfare - desidero ringraziare le istituzioni, gli enti sportivi, le associazioni e le cooperative che hanno reso possibile tutto questo. Il modello di Tempo verde, ritenuto una sperimentazione innovativa, è stato pertanto replicato in diversi contesti territoriali, dove si è scelto di dare una risposta a quanti convivono con bisogni speciali. La soddisfazione delle famiglie coinvolte, che in questo progetto hanno trovato un sostegno concreto per affrontare le difficoltà legate alla sospensione di tutti i servizi domiciliari e servizi di sostegno, è la riprova della validità di un approccio nuovo a una situazione del tutto inaspettata che auspico possa essere replicato in futuro offrendo occasioni di svago e "cura" negli spazi aperti, privati e pubblici, della città».