Condominio sociale diffuso, approvati interventi sugli edifici comunali a Bari vecchia
Lacoppola: «Colto un’opportunità rappresentata dalla disponibilità dei fondi del Pnrr»
giovedì 2 marzo 2023
0.58
Su proposta dell'assessore al Patrimonio Vito Lacoppola, la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo in linea tecnica relativo ai lavori di manutenzione straordinaria delle componenti edili e impiantistiche degli immobili di proprietà comunali siti a Bari vecchia, in strada Santa Chiara 14, 15, 18-21 e vico Corsioli 1 per housing temporaneo - condominio sociale diffuso.
Il progetto, dell'importo complessivo di 500mila euro finanziati con fondi PNRR (Missione 5, Componente 2, Investimento 1.3 - Linea di sub-investimento 1.3.1 - Povertà estrema - Housing first), è già inserito nel vigente Piano triennale delle Opere pubbliche.
Le unità immobiliari oggetto di intervento versano tutte in cattive condizioni di manutenzione principalmente a causa di una prolungata carenza di interventi manutentivi e delle intemperie, considerata la vicinanza al mare: in particolare si riscontrano segni di degrado delle facciate e dei manti delle coperture, che comportano fenomeni di infiltrazione negli ambienti interni, producendo segni di umidità nei locali. Inoltre, gli impianti tecnologici risultano vetusti e non più rispondenti alla vigente normativa.
«Grazie al lavoro dei tecnici del patrimonio, abbiamo colto l'opportunità rappresentata dalla disponibilità dei fondi del PNRR - osserva Vito Lacoppola - per ristrutturare ed efficientare sotto il profilo energetico alcuni immobili del patrimonio comunale presenti nella città vecchia, utilizzati già da qualche anno per accogliere persone e nuclei familiari in condizioni di grave emergenza abitativa. Parliamo di un intervento che coniugherà la salvaguardia del valore immobiliare di questi beni con una rinnovata funzionalità e comfort degli edifici interessati dai lavori, articolati in ambienti di dimensioni ridotte in quanto vecchie stanze per studentati. Questo progetto di manutenzione straordinaria e miglioramento energetico si integrerà con una progettualità a cura dell'assessorato al Welfare che prevede l'avvio in queste unità immobiliari, al termine della riqualificazione, di esperienze di housing sociale che promuovano percorsi di autonomia e inclusione sociale».
«Il condominio sociale diffuso rappresenta una delle progettualità sperimentali avviate con i fondi PNRR e nasce dalla sinergia tra gli assessorati al Patrimonio e al Welfare - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Il progetto prevede l'avvio di un sistema di servizi e attività di supporto e accompagnamento alle famiglie accolte da modellare in base ai bisogni e alla composizione delle famiglie, ad esempio con l'ausilio di educatori, operatori sanitari o badanti di condominio. Allo stesso tempo comprende l'attivazione di spazi di orientamento e accompagnamento condivisi con l'obiettivo di accompagnare le famiglie accolte nel loro percorso verso l'acquisizione dell'autonomia. Un modello innovativo di housing first e autonomia sociale che realizzeremo in appartamenti pubblici e confiscati secondo un percorso di presa in carico integrata e di virtuosa collaborazione tra diverse ripartizioni».
Per salvaguardare il valore patrimoniale degli edifici individuati e consentirne una piena funzionalità, i lavori prevedono in particolare:
· la rimozione degli infissi esistenti e montaggio di nuovi infissi in PVC a taglio-termico con vetrocamera basso-emissivo rispondenti alla vigenti normative in materia di risparmio energetico;
· il ripristino e pulizia di tutte le superfici in pietra ammalorate, attraverso la idropulitura delle superfici, la spazzolatura e la sabbiatura, ove necessario;
· il rifacimento dei manti di copertura, previa rimozione di tutti gli elementi danneggiati, rimozione degli strati di tenuta e di isolamento presenti, nonché del massetto delle pendenze. Posa in opera di nuovo pacchetto di copertura costituito da una barriera al vapore, uno strato di isolamento termico, massetto delle pendenze alleggerito ed armato per la ripartizione dei carichi sullo strato coibente, uno strato di tenuta all'acqua e nuova pavimentazione, ove necessario;
· il ripristino e adeguamento degli scarichi pluviali delle coperture con la realizzazione di nuovi scarichi di dimensioni adeguate e la posa di nuovi canali di gronda e tubi pluviali, ove necessario;
· rimozione dell'impianto di riscaldamento presente e installazione di nuovo impianto termico e sostituzione delle caldaie con nuove a condensazione di ultima generazione ovvero installazione di pompe di calore in base ai singoli casi;
· il rifacimento e/o adeguamento degli impianti elettrici e idrico-sanitari al fine di rispondere ai vigenti requisiti di prestazione e di sicurezza impiantistica.
Il progetto, dell'importo complessivo di 500mila euro finanziati con fondi PNRR (Missione 5, Componente 2, Investimento 1.3 - Linea di sub-investimento 1.3.1 - Povertà estrema - Housing first), è già inserito nel vigente Piano triennale delle Opere pubbliche.
Le unità immobiliari oggetto di intervento versano tutte in cattive condizioni di manutenzione principalmente a causa di una prolungata carenza di interventi manutentivi e delle intemperie, considerata la vicinanza al mare: in particolare si riscontrano segni di degrado delle facciate e dei manti delle coperture, che comportano fenomeni di infiltrazione negli ambienti interni, producendo segni di umidità nei locali. Inoltre, gli impianti tecnologici risultano vetusti e non più rispondenti alla vigente normativa.
«Grazie al lavoro dei tecnici del patrimonio, abbiamo colto l'opportunità rappresentata dalla disponibilità dei fondi del PNRR - osserva Vito Lacoppola - per ristrutturare ed efficientare sotto il profilo energetico alcuni immobili del patrimonio comunale presenti nella città vecchia, utilizzati già da qualche anno per accogliere persone e nuclei familiari in condizioni di grave emergenza abitativa. Parliamo di un intervento che coniugherà la salvaguardia del valore immobiliare di questi beni con una rinnovata funzionalità e comfort degli edifici interessati dai lavori, articolati in ambienti di dimensioni ridotte in quanto vecchie stanze per studentati. Questo progetto di manutenzione straordinaria e miglioramento energetico si integrerà con una progettualità a cura dell'assessorato al Welfare che prevede l'avvio in queste unità immobiliari, al termine della riqualificazione, di esperienze di housing sociale che promuovano percorsi di autonomia e inclusione sociale».
«Il condominio sociale diffuso rappresenta una delle progettualità sperimentali avviate con i fondi PNRR e nasce dalla sinergia tra gli assessorati al Patrimonio e al Welfare - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Il progetto prevede l'avvio di un sistema di servizi e attività di supporto e accompagnamento alle famiglie accolte da modellare in base ai bisogni e alla composizione delle famiglie, ad esempio con l'ausilio di educatori, operatori sanitari o badanti di condominio. Allo stesso tempo comprende l'attivazione di spazi di orientamento e accompagnamento condivisi con l'obiettivo di accompagnare le famiglie accolte nel loro percorso verso l'acquisizione dell'autonomia. Un modello innovativo di housing first e autonomia sociale che realizzeremo in appartamenti pubblici e confiscati secondo un percorso di presa in carico integrata e di virtuosa collaborazione tra diverse ripartizioni».
Per salvaguardare il valore patrimoniale degli edifici individuati e consentirne una piena funzionalità, i lavori prevedono in particolare:
· la rimozione degli infissi esistenti e montaggio di nuovi infissi in PVC a taglio-termico con vetrocamera basso-emissivo rispondenti alla vigenti normative in materia di risparmio energetico;
· il ripristino e pulizia di tutte le superfici in pietra ammalorate, attraverso la idropulitura delle superfici, la spazzolatura e la sabbiatura, ove necessario;
· il rifacimento dei manti di copertura, previa rimozione di tutti gli elementi danneggiati, rimozione degli strati di tenuta e di isolamento presenti, nonché del massetto delle pendenze. Posa in opera di nuovo pacchetto di copertura costituito da una barriera al vapore, uno strato di isolamento termico, massetto delle pendenze alleggerito ed armato per la ripartizione dei carichi sullo strato coibente, uno strato di tenuta all'acqua e nuova pavimentazione, ove necessario;
· il ripristino e adeguamento degli scarichi pluviali delle coperture con la realizzazione di nuovi scarichi di dimensioni adeguate e la posa di nuovi canali di gronda e tubi pluviali, ove necessario;
· rimozione dell'impianto di riscaldamento presente e installazione di nuovo impianto termico e sostituzione delle caldaie con nuove a condensazione di ultima generazione ovvero installazione di pompe di calore in base ai singoli casi;
· il rifacimento e/o adeguamento degli impianti elettrici e idrico-sanitari al fine di rispondere ai vigenti requisiti di prestazione e di sicurezza impiantistica.