Consiglio senza numero legale, Laforgia «Speravo di trattare argomenti seri»

Monotematica sulla sanità la maggioranza abbandona l'aula, Melini ai baresi: «Mi auguro che vi ricrediate su chi avete votato»

giovedì 8 marzo 2018 18.08
A cura di Elga Montani
Consiglio comunale di nuovo senza numero legale. La monotematica sul tema sanità richiesta dall'opposizione finisce come le precedenti. Nessuna discussione nel merito, e attacchi da una parte e dall'altra in pieno clima da prossime elezioni amministrative. Considerando anche che la seduta si apre con una polemica sull'antifascismo a causa di una maglietta di Renato Laforgia che scatena la reazione della consigliera di opposizione Irma Melini, e la critica successiva di Pasquale Di Rella, ex presidente del consiglio comunale, che attacca l'attuale presidente Cavone per aver permesso tale digressione fuori dall'ordine del giorno, in aperta violazione delle regole.

Entrando nel merito è il consigliere Giuseppe Carrieri a prendere la parola ed esporre la mozione presentata dai consiglieri di opposizione e su cui verteva la seduta. Carrieri, prima ancora di illustrare l'argomentazione ed entrare nel merito, critica l'assenza del sindaco Decaro: «Il sindaco oggi è assente come se l'argomento non sia di suo interesse – dichiara – mentre è doveroso che il sindaco vigili su determinate problematiche, in quanto fa parte dei suoi doveri. Se è vero che la Regione ha la competenza sulla sanità, un sindaco può, però, organizzare una rete collaterale sul territorio per evitare che si intasino i Pronto Soccorso e fare opere di educazione e prevenzione. Può chiedere che si instauri un tavolo istituzionale tra assessore regionale, Policlinico e Asl per risolvere, esaminare, verificare e definire le criticità presenti».

E dopo aver elencato una serie di denunce a lui giunte attraverso la sua pagina Facebook relative a situazioni in cui i cittadini di sarebbero trovati, sottolinea: «Non si possono aspettare anni per essere visitati, attendere per ore al pronto soccorso, e non si può pensare che i bambini vengano accolti al pronto soccorso del Giovanni XXIII nelle condizioni in cui sono accolti ora».

«Il sindaco ha dimenticato l'esercizio di alcune sue prerogative – conclude presentando l'ordine del giorno – noi con questa mozione vogliamo ricordarglielo».

Per la maggioranza, in rappresentanza del sindaco, interviene Renato Laforgia, consigliere con delega alle Politiche della Salute e all'Efficientamento del servizio sanitario della Città di Bari, il quale, sottolineando che prima che da consigliere parla da medico con 40 anni di esperienza nel campo, e non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, dichiara: «A Bari vengono effettuate 195 mila prestazioni di pronto soccorso all'anno, solo l'1% di accessi sono codici rossi, di questi nell'arco di 24 ore circa l'80% viene salvato. Ovvio che qualcuno purtroppo muore, ma questo accade in tutto il mondo non solo in Italia. Purtroppo, come ad esempio mi è capitato una volta in cui mi si presentò un paziente alle 4 di notte con una problematica che aveva da un mese, non c'è sempre l'educazione a rivolgersi al medico di base, e all'interlocutore corretto. Per quanto riguarda l'ospedaletto, purtroppo parliamo di una struttura da sempre in emergenza, con problemi legati anche al posizionamento, avrebbe dovuto essere spostato in modo da far sì che stesse nelle vicinanze dei punti nascita, ma la cosa non è stata fatta».

«Si chiede al sindaco di occuparsi di sanità – dichiara prima di chiudere chiedendo il numero legale – ma non è occuparsi di sanità aver fatto sì che la Fibronit diventi un parco? Avrei voluto oggi parlare dell'argomento entrando nel merito e facendo un discorso serio, ma non è ciò che si sta facendo in quest'aula. Quando mi si presentano le denunce dei cittadini in questo modo, non si vuole capire che i singoli casi, spesso, possono rivelare dietro la lamentela difficoltà che non hanno nulla a che fare con l'efficienza del sistema».

Al termine della seduta, la consigliera Irma Melini, così commenta quanto accaduto: «Di nuovo non viene permesso ai consiglieri di opposizione di intervenire su un tema importante come la sanità. La maggioranza fa parlare il dottor Renato Laforgia come delegato alla salute e alle politiche sanitarie e dal suo intervento emerge che ritengono che altri siano gli organi preposti ad occuparsi di tali problematiche. Noi chiedevamo uno sportello comunale che potesse accogliere i casi più gravi di liste di attesa, o fare accordi con la Regione per attivare delle postazioni di Guardia Medica in ogni Municipio in modo da rafforzare i servizi sanitari per i baresi. Laforgia dice che non spetta a loro, chiede il numero legale e abbandona l'aula. Lascio a voi considerare se le prestazioni sanitarie siano o non siano di competenza anche dell'amministrazione comunale. Mi auguro che vi ricrediate sulla maggioranza che avete votato».