Contrada Martucci, Legambiente: "Dove sono i risultati delle indagini sulla falda e sui pozzi?"

Oggi tavolo tecnico tra l'associazione, l'avvocato di parte civile e un docente di chimica incaricato del monitoraggio

giovedì 31 maggio 2018 13.59
A cura di Fiorella Barile
"Non c'è più tempo da perdere. Dopo quasi cinque anni, chiediamo che il tavolo tecnico concluda i suoi lavori per dare delle risposte definitive ai cittadini, facendo chiarezza sull'impatto ambientale della discarica, di cui chiediamo lo stralcio dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti". Lo ha detto Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, durante la conferenza stampa di questa mattina, a cui hanno partecipato Giuseppe Minervini, avvocato di parte civile nel processo, e Francesco Paolo Fanizzi, docente di Chimica dell'Università del Salento e membro della Commissione di monitoraggio della discarica Martucci. Dopo l'assoluzione, lo scorso 10 maggio, (www.bariviva.it/notizie/discarica-martucci-assolti-gli-imputati-nessun-inquinamento/) degli imputati nel processo sull'inquinamento prodotto dalla discarica Martucci di Conversano, di cui si attendono ancora le motivazioni, spetta ora agli organismi di controllo e agli Enti locali competenti, secondo Legambiente, verificare la sussistenza delle criticità ambientali che insistono nella zona. Il 10 maggio il gup del Tribunale di Bari Antonio Diella, dopo 5 anni, ha assolto dal reato di disastro ambientale i titolari e tecnici della società Lombardi Ecologia Srl proprietaria della discarica, alcuni componenti della commissione di collaudo regionale accusati di avere omesso i controlli e l'amministratore della società 'Progetto gestione bacino Bari 5' che gestisce l'impianto. Nel procedimento, celebrato con rito abbreviato, si erano costituite parti civili il ministero dell'Ambiente, la Regione Puglia, la Città Metropolitana di Bari, nove Comuni, Legambiente e Wwf. Secondo l'accusa, la discarica aveva determinato l'inquinamento della falda e dei terreni agricoli circostante.
Legambiente però oggi punta sul monitoraggio. Nel novembre 2013 era stato istituito un tavolo tecnico per la valutazione dello stato ambientale e il risanamento dell'area vasta in Contrada Martucci, costituito dai rappresentanti dei Comuni di Conversano, Polignano a Mare, Mola di Bari, della Regione Puglia, dell'allora Provincia di Bari, dell'OGA Bari, di Arpa Puglia, del Dipartimento di prevenzione della ASL e da Francesco Paolo Fanizzi, docente di Chimica all'Università del Salento, indicato dalle associazioni ambientaliste del territorio. I lavori del tavolo tecnico si sarebbero dovuti concludere entro sei mesi. "Ad oggi - conclude Legambiente - sono passati quasi cinque anni e non si conoscono i risultati completi delle indagini relative alla falda e ai pozzi spia della Contrada Martucci".