Controlli sui sacchetti di plastica nell'Alta Murgia, multe per 30mila euro
Stretta dei carabinieri forestali per il rispetto della direttiva dell'Unione europea in vigore dal 1 gennaio 2018
giovedì 16 gennaio 2020
13.41
Sono circa 30 gli esercizi controllati, dai carabinieri forestali del parco Alta Murgia e stazioni parco dipendenti, al lavoro per far rispettare la direttiva dell'Unione europea sui sacchetti di plastica, in vigore dal 1 gennaio 2018. Sono state elevate sanzioni per oltre 30mila euro e sequestrati i materiali non a norma. Diversi esercizi commerciali, infatti, continuavano a smaltire vecchie scorte di buste contravvenendo alle disposizioni normative tendenti a ridurre i quantitativi di plastica dispersi nell'ambiente.
Diverse le visite effettuate agli esercizi commerciali al fine di verificare se le buste poste in commercio e date come imballaggio primario all'utente finale rispettassero i requisiti imposti dalla "direttiva shopper". Infatti, la normativa adottata in attuazione della direttiva UE 2015/720 consente il commercio solo per borse biodegradabili e compostabili, conformi a materiali destinati a contatto per alimenti e con spessore inferiore a 15 micron. Ogni sacchetto, peraltro, deve riportare le diciture dei marchi e delle certificazioni che ne attestino la conformità alla legge.
L'attività posta in essere dai Carabinieri Forestali ha permesso di scoprire che nonostante le nuove regole fossero in vigore dal 1 gennaio 2018, risultavano ancora in commercio sacchetti "fuori norma".
Diverse le visite effettuate agli esercizi commerciali al fine di verificare se le buste poste in commercio e date come imballaggio primario all'utente finale rispettassero i requisiti imposti dalla "direttiva shopper". Infatti, la normativa adottata in attuazione della direttiva UE 2015/720 consente il commercio solo per borse biodegradabili e compostabili, conformi a materiali destinati a contatto per alimenti e con spessore inferiore a 15 micron. Ogni sacchetto, peraltro, deve riportare le diciture dei marchi e delle certificazioni che ne attestino la conformità alla legge.
L'attività posta in essere dai Carabinieri Forestali ha permesso di scoprire che nonostante le nuove regole fossero in vigore dal 1 gennaio 2018, risultavano ancora in commercio sacchetti "fuori norma".