Coronavirus, 5 mila kit e 8 postazioni per i test rapidi del personale sanitario

Il primo è stato installato al Di Venere, la prossima settimana arriveranno al San Paolo, Altamura, Molfetta, Corato, Monopoli, Putignano e Terlizzi

venerdì 24 aprile 2020 16.05
Pronti i primi 5mila kit e 8 postazioni POCT per avviare la prima indagine epidemiologica anti-Sars Cov2 nella ASL Bari. Dopo la somministrazione di circa 700 test rapidi al personale del 118, ora il campo d'indagine si allarga su base volontaria a tutto il personale degli ospedali, in modo da sondare e valutare l'effettiva circolazione del virus.

Il primo Point-of-care testing (POCT) è stato già posizionato nell'Ospedale "Di Venere" di Carbonara (anche a servizio del PPA di Triggiano), mentre gli altri sette saranno consegnati la prossima settimana ai presidi San Paolo-Bari, Altamura, Molfetta, Corato, Monopoli, Putignano e Terlizzi. I POCT e i kit sono forniti dalla Protezione Civile regionale e con la prossima consegna di altri 5mila test, per un totale di 10 mila, la ASL Bari potrà ampliare ulteriormente il campo d'indagine, coinvolgendo tutte le altre strutture sanitarie e, sempre su base volontaria, anche tutti i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale.

Il test è di facile e rapida esecuzione: basta una gocciolina di sangue posizionata su una piastrina, con l'apposito reagente e l'apparecchiatura ne dà "lettura" in dieci minuti. I risultati vengono poi controllati e validati dai responsabili dei laboratori analisi. Il test di natura sierologica consente di individuare le IgG e IgM nel sangue. Queste sigle indicano gli anticorpi prodotti nella fase iniziale dell'infezione o più tardivamente e si ritrovano nel sangue come "un'impronta" dell'avvenuto contatto con il virus.

Grazie a questa indagine su vasta scala sarà possibile migliorare la sicurezza delle strutture e degli operatori sanitari.