Coronavirus, completata riconversione del padiglione Asclepios del Policlinico di Bari

Sono quaranta i posti di rianimazione e ottanta di terapia intensiva respiratoria. Sono 250 nei cinque piani

sabato 21 marzo 2020 18.14
Sono terminate le operazioni di riconversione del padiglione Asclepios del Policlinico di Bari per ospitare esclusivamente i pazienti positivi al Covid-19. A comunicarlo è Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia. Oltre al piano terra, dove sono stati realizzati un reparto di radiologia, un'area di osservazione intensiva e un complesso operatorio con terapia intensiva postoperatoria, i cinque piani dell'edificio interno al Policlinico di Bari sono stati attrezzati con posti letto e apparecchiature per la cura dei pazienti affetti da Covid19 e i primi 42 pazienti sono già stati ricoverati.

Nei primi tre piani si trova l'area critica destinata ai casi più gravi a conduzione clinica condivisa tra intensivisti e pneumologi: in totale ci sono 40 posti di rianimazione e 80 di terapia intensiva respiratoria. Il quarto e quinto piano, invece, sono destinati alle degenze di Malattie infettive per complessivi 130 posti letto.

Asclepios cancelli
Asclepios Covid
Asclepios Covid
Asclepios Covid

Al piano terra inoltre, nei locali che fino a poco tempo fa ospitavano la banca, è presente il punto unico di distribuzione dei Dispositivi di protezione individuale necessari agli operatori sanitari per entrare in reparto: a inizio turno infermieri, medici, operatori devono passare dal centro di distribuzione e ritirare tute, occhiali, mascherine.

I percorsi di accesso al plesso Asclepios, inoltre, sono stati rivisitati in maniera da rendere sicuri gli ingressi di pazienti e operatori sanitari e, a tal fine, sono stati chiusi i varchi con cancellate in ferro. Il padiglione sarà vigilato h24.

«Abbiamo a disposizione 250 posti letto Covid distribuiti su cinque piani in un unico edificio con accesso diretto dal pronto soccorso – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – abbiamo organizzato un'area critica con un modello organizzativo che mette insieme competenze multidisciplinari e implementa un percorso assistenziale per intensità di cura che ci consente di assistere i malati a seconda delle esigenze e della gravità ottimizzando le risorse. Siamo riusciti ad attrezzare un ospedale Covid in tempi record e soprattutto senza mai interrompere l'assistenza e le cure ai pazienti già ricoverati».

I lavori, infatti, sono andati avanti per circa una settimana procedendo piano per piano in maniera tale da rendere disponibili subito i primi posti letto. Al momento, infatti, sono presenti già pazienti in Rianimazione e a Malattie infettive.