Coronavirus, Di Bari (M5s) scrive a Emiliano: «Rimborsi agli artisti per i concerti annullati»
La consigliera pentastellata propone di liquidare i progetti portati a termine dagli operatori culturali
giovedì 2 aprile 2020
16.30
Aiuti immediati agli artisti e alle imprese culturali, che hanno visto le loro attività danneggiate dall'emergenza Coronavirus. La consigliera regionale del Movimento 5 stelle Grazia Di Bari ha inviato una lettera aperta all'assessore regionale alla Cultura Loredana Capone e al presidente della Regione Michele Emiliano per chiedere misure urgenti per gli operatori culturali. Nella lettera la pentastellata propone di riconoscere un ristoro immediato agli artisti che hanno visto cancellare i propri spettacoli e di liquidare i progetti portati a termine dagli operatori culturali, in attesa da anni delle risorse e che ora non possono più aspettare.
Di seguito il testo integrale della lettera.
Cara Loredana, caro Michele,
un settore fondamentale della nostra Regione ha bisogno di interventi urgenti. Mi riferisco a chi lavora nel mondo della cultura.
L'emergenza sanitaria in atto ha colpito gli operatori culturali più di altri, perché vivono di socialità, di intrattenimento, di pubblico. A causa della quarantena forzata, le date degli spettacoli vengono cancellate, gli ingaggi polverizzati, gli incassi non ci sono e i progetti si fermano. Lo stop alle attività e i contraccolpi sul reddito, la carenza di risorse, l'impossibilità di prevedere una ripresa o una riprogrammazione delle attività deve suggerirci azioni immediate, perché se la Puglia è una delle regioni più amate d'Italia, se la nostra è una terra ambita e ricercata in tutto il mondo, lo dobbiamo soprattutto agli investimenti nella cultura e nel settore turistico. Da lì dovremo ripartire, quando l'emergenza sarà finita.
Ora però è fondamentale non lasciare soli coloro che della cultura hanno fatto la loro strada professionale. Dobbiamo studiare e mettere in campo proposte e meccanismi utili ad assicurare continuità agli interventi ordinari. A questo proposito ho letto le proposte dell'assessorato alla Cultura regionale e per quanto apprezzi gli intenti vedo che come sempre gli aiuti sono calibrati sulle imprese e non anche sulle persone. Per di più, non sono interventi immediati.
La Regione deve avere maggior tempismo. Vanno liquidati tutti i progetti portati a termine dalle imprese culturali che da anni aspettano di ricevere queste risorse. Non bisogna creare dal nulla nuove risorse, ma corrispondere quanto pattuito. Non si può perdere tempo e approfittare ancora della loro pazienza, chiedendo, come ho letto, l'invio di ulteriore documentazione. La burocrazia non si mangia.
Allo stesso tempo, sulla scorta di quanto previsto dal decreto "Cura Italia", va riconosciuto un ristoro agli operatori dello spettacolo che improvvisamente hanno visto cancellate date e tournée, perdendo l'unica fonte di sostentamento per le proprie famiglie, in molti casi monoreddito.
Confido nella vostra intelligenza e nella sensibilità sugli interventi economici nel settore culturale che la nostra Regione ha sempre dimostrato. Non lasciate senza cura uno dei tesori più grandi che permette alla nostra Puglia di andare a testa alta nel mondo. Non lasciate inascoltata questa richiesta di aiuto.
Di seguito il testo integrale della lettera.
Cara Loredana, caro Michele,
un settore fondamentale della nostra Regione ha bisogno di interventi urgenti. Mi riferisco a chi lavora nel mondo della cultura.
L'emergenza sanitaria in atto ha colpito gli operatori culturali più di altri, perché vivono di socialità, di intrattenimento, di pubblico. A causa della quarantena forzata, le date degli spettacoli vengono cancellate, gli ingaggi polverizzati, gli incassi non ci sono e i progetti si fermano. Lo stop alle attività e i contraccolpi sul reddito, la carenza di risorse, l'impossibilità di prevedere una ripresa o una riprogrammazione delle attività deve suggerirci azioni immediate, perché se la Puglia è una delle regioni più amate d'Italia, se la nostra è una terra ambita e ricercata in tutto il mondo, lo dobbiamo soprattutto agli investimenti nella cultura e nel settore turistico. Da lì dovremo ripartire, quando l'emergenza sarà finita.
Ora però è fondamentale non lasciare soli coloro che della cultura hanno fatto la loro strada professionale. Dobbiamo studiare e mettere in campo proposte e meccanismi utili ad assicurare continuità agli interventi ordinari. A questo proposito ho letto le proposte dell'assessorato alla Cultura regionale e per quanto apprezzi gli intenti vedo che come sempre gli aiuti sono calibrati sulle imprese e non anche sulle persone. Per di più, non sono interventi immediati.
La Regione deve avere maggior tempismo. Vanno liquidati tutti i progetti portati a termine dalle imprese culturali che da anni aspettano di ricevere queste risorse. Non bisogna creare dal nulla nuove risorse, ma corrispondere quanto pattuito. Non si può perdere tempo e approfittare ancora della loro pazienza, chiedendo, come ho letto, l'invio di ulteriore documentazione. La burocrazia non si mangia.
Allo stesso tempo, sulla scorta di quanto previsto dal decreto "Cura Italia", va riconosciuto un ristoro agli operatori dello spettacolo che improvvisamente hanno visto cancellate date e tournée, perdendo l'unica fonte di sostentamento per le proprie famiglie, in molti casi monoreddito.
Confido nella vostra intelligenza e nella sensibilità sugli interventi economici nel settore culturale che la nostra Regione ha sempre dimostrato. Non lasciate senza cura uno dei tesori più grandi che permette alla nostra Puglia di andare a testa alta nel mondo. Non lasciate inascoltata questa richiesta di aiuto.