Coronavirus, guarita la bimba di due mesi ricoverata al Giovanni XXIII

Il messaggio della mamma: «È stata dura ma ce l'abbiamo fatta. Restate a casa»

giovedì 9 aprile 2020 11.00
È tornata a casa ed è completamente guarita la più piccola paziente che ha contratto il Coronavirus in Puglia. A soli due mesi, risultata positiva al Covid-19, era stata ricoverata il 18 marzo nel reparto Malattie infettive dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari, assistita da sua madre, anche lei positiva.

Mamma e figlia sono state curate insieme grazie alla collaborazione e al coordinamento dei medici dell'ospedale pediatrico e del Policlinico di Bari. Quando la mamma ha sviluppato la polmonite, infatti, i medici del pediatrico si sono messi in contatto con i colleghi del reparto malattie infettive del Policlinico di Bari, e hanno effettuato consulenze continue per le cure, senza separarla dalla piccola. La bambina dopo pochi giorni ha smesso di avere tosse e febbre e anche la polmonite della mamma è guarita. Il doppio controllo del tampone ha dimostrato la completa scomparsa del virus.

«Questi risultati sottolineano la professionalità dei nostri operatori sanitari che durante questa emergenza stanno dimostrando ogni giorno competenza e spirito di sacrificio, ma ci ricordano anche che la specificità pediatrica, il prendersi cura di mamma e bambino è un valore imprescindibile che solo in strutture dedicate alla cure pediatriche può essere assicurata adeguatamente. La guarigione della neonata e della sua mamma è il modo migliore per festeggiare la Pasqua», dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.

La mamma prima di tornare a casa ha affidato a un video sul canale Instagram dell'azienda, polibari2020, il suo messaggio: «Ce l'abbiamo fatta, è stata abbastanza dura. Voglio dire a tutti coloro che non vedono l'ora di uscire di casa, che torneranno i tempi in cui potremo riabbracciarci. Ma adesso restate a casa. Ce la faremo».

«Fortunatamente mamma e figlia hanno avuto un decorso favorevole che ci ha quindi permesso di non ricorrere a terapie intensive. Insieme hanno affrontato e superato la malattia, fino al momento della dimissione, emozionante per tutti noi», dice la Désirée Caselli, direttore della U.O.C. Malattie Infettive dell'ospedale pediatrico.

«I bambini hanno bisogno di ospedali a loro misura, con professionisti, tecnologie e ambienti specifici, e con competenze in tutte le discipline, come sono gli ospedali pediatrici: e tutto questo si dimostra ancora più necessario in tempo di pandemia. Infatti garantire al loro interno percorsi indenni da contagio, così come avviene nell'ospedale pediatrico del Policlinico di Bari, inserito nella rete nazionale dell'AOPI, permette di continuare ad offrire a tutti i bambini l'eccellenza della diagnosi e della cura», commenta Paolo Petralia, presidente della Associazione Ospedali Pediatrici Italiani e direttore generale dell'istituto Gaslini di Genova. «La specificità pediatrica è un valore fondamentale per gestire al meglio anche l'emergenza Covid», dichiara Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria.