Coronavirus, 500mila mascherine e dispositivi di protezione per le Asl della Puglia

L'azienda sanitaria di Bari attiverà le procedure necessarie. La priorità sarà data alle figure professionali più esposte

mercoledì 11 marzo 2020 19.58
In Puglia sono in arrivo 500mila dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhialini ecc) per far fronte all'emergenza Coronavirus. I rifornimenti di Dpi sono destinati al personale esposto a rischio biologico.

La Regione Puglia ha attivato un coordinamento centrale per la gestione degli acquisti e delle scorte di Dpi e ha incaricato la Asl Bari di attivare tutte le procedure per le forniture necessarie. La direzione della Asl ha richiesto alle ditte produttrici la fornitura di 500mila dispositivi di protezione individuale necessari per far fronte alle esigenze del sistema sanitario regionale, tutelare gli operatori dall'esposizione a rischio biologico e fronteggiare l'epidemia da Covid-19, come previsto dalle normative vigenti. La Asl ha predisposto l'ordine in attesa che diventino pienamente operative le forniture della Protezione civile acquistate attraverso il sistema Consip.

Da domani sarà distribuita a tutte le aziende sanitarie della Regione una prima tranche – circa 20mila pezzi. I dispositivi saranno assegnati esclusivamente in via prioritaria alle figure professionali esposte a rischio biologico ossia gli operatori di 118 e Pronto Soccorso, e il personale dei reparti di Malattie Infettive, Anestesia e Rianimazione, Pneumologia e Medicina interna.

Finora i dispositivi sono stati distribuiti regolarmente come da circolari ministeriali e successivamente in base alle disposizioni emanate dalla Regione Puglia (Piano Operativo per l'emergenza COVID-19). Gli ordini formulati, alcuni anche di gennaio 2020, hanno subito un rallentamento nella consegna per cause non imputabili alle ASL, ma a causa di ritardi nella consegna delle ditte produttrici. L'utilizzo dei Dpi inoltre è regolato dalle linee guida aziendali anche al fine di evitare sprechi inutili che potrebbero compromettere, inoltre, la salute di chi ne ha realmente bisogno.