Coronavirus, in Puglia si punta al vaccino anti-influenza per 2 milioni di persone in autunno
La strategia per ammortizzare gli effetti di una possibile seconda ondata con il ritorno del freddo. Dal Ministero: «Gratis a partire da 60 anni»
sabato 6 giugno 2020
La Regione Puglia studia la possibilità di una vaccinazione anti influenzale di massa che coinvolga almeno 2,2 milioni di pugliesi per il prossimo autunno. Questa è la strategia che starebbe studiando l'ente regionale, come riporta l'agenzia Ansa, per affrontare al meglio la eventuale seconda ondata di contagi da Coronavirus, che potrebbe verificarsi con il ritorno del freddo.
Il vaccino anti influenzale "classico" non è una forma di prevenzione contro il Covid-19, ma con un'ampia platea di persone protette dai virus influenzali "stagionali", auspica la Regione Puglia si potrà raggiungere un doppio obiettivo: evitare i ricoveri provocati dalla normale influenza e impedire che, inizialmente, i pazienti possano scambiare i sintomi da contagio da Coronavirus con quelli dell'influenza.
Mediamente, ogni anno, in Puglia vengono vaccinate circa 600-700mila persone, e la somministrazione inizia nelle prime settimane di novembre. Quest'anno, invece, l'obiettivo è vaccinare 2,2 milioni di persone, tra cui anziani e malati cronici, ma anche tutti coloro che sono a contatto con il pubblico nel loro lavoro. La campagna di vaccinazione partirà a fine settembre.
Una possibilità caldeggiata anche dal Ministero della Salute. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d'età 60-64 anni. È questa una delle principali novità della la Circolare Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, elaborata dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e appena pubblicata.
La circolare, oltre a contenere informazioni sulla sorveglianza epidemiologica e virologica, fornisce raccomandazioni per la prevenzione dell'influenza attraverso la vaccinazione e le misure di igiene e protezione e raccomanda l'attivazione di campagne di informazione/educazione della popolazione e degli operatori sanitari coinvolti nell'attuazione delle strategie vaccinali.
«Dal momento – si legge - che nella prossima stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e Influenza. Vaccinando contro l'influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d'età 60-64 anni». Fino ad oggi la gratuità valeva per gli over 65.
«Per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza, la vaccinazione è fortemente raccomandata nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria».
Vista l'attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, il documento raccomanda di «Anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall'inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione».
Per quanto riguarda la fascia di età 6 mesi-6 anni, la circolare precisa che «Allo stato attuale esistono sul territorio nazionale più Regioni che offrono gratuitamente, su richiesta, la vaccinazione ai bambini e adolescenti sani a partire dai 6 mesi di età, in collaborazione con i medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS). Dal momento che, stante l'attuale situazione pandemica causata dal SARS-CoV-2, non esistono le condizioni per condurre uno studio pilota teso a valutare fattibilità ed efficacia in pratica della vaccinazione influenzale fra i 6 mesi e i 6 anni, si fornisce la bibliografia a oggi disponibile su protezione di comunità ed efficacia della vaccinazione influenzale in età pediatrica, che mostra l'opportunità di raccomandare la vaccinazione in questa fascia di età, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell'attuale fase pandemica».
Il vaccino anti influenzale "classico" non è una forma di prevenzione contro il Covid-19, ma con un'ampia platea di persone protette dai virus influenzali "stagionali", auspica la Regione Puglia si potrà raggiungere un doppio obiettivo: evitare i ricoveri provocati dalla normale influenza e impedire che, inizialmente, i pazienti possano scambiare i sintomi da contagio da Coronavirus con quelli dell'influenza.
Mediamente, ogni anno, in Puglia vengono vaccinate circa 600-700mila persone, e la somministrazione inizia nelle prime settimane di novembre. Quest'anno, invece, l'obiettivo è vaccinare 2,2 milioni di persone, tra cui anziani e malati cronici, ma anche tutti coloro che sono a contatto con il pubblico nel loro lavoro. La campagna di vaccinazione partirà a fine settembre.
Una possibilità caldeggiata anche dal Ministero della Salute. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d'età 60-64 anni. È questa una delle principali novità della la Circolare Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, elaborata dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e appena pubblicata.
La circolare, oltre a contenere informazioni sulla sorveglianza epidemiologica e virologica, fornisce raccomandazioni per la prevenzione dell'influenza attraverso la vaccinazione e le misure di igiene e protezione e raccomanda l'attivazione di campagne di informazione/educazione della popolazione e degli operatori sanitari coinvolti nell'attuazione delle strategie vaccinali.
«Dal momento – si legge - che nella prossima stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e Influenza. Vaccinando contro l'influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d'età 60-64 anni». Fino ad oggi la gratuità valeva per gli over 65.
«Per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza, la vaccinazione è fortemente raccomandata nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria».
Vista l'attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, il documento raccomanda di «Anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall'inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione».
Per quanto riguarda la fascia di età 6 mesi-6 anni, la circolare precisa che «Allo stato attuale esistono sul territorio nazionale più Regioni che offrono gratuitamente, su richiesta, la vaccinazione ai bambini e adolescenti sani a partire dai 6 mesi di età, in collaborazione con i medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS). Dal momento che, stante l'attuale situazione pandemica causata dal SARS-CoV-2, non esistono le condizioni per condurre uno studio pilota teso a valutare fattibilità ed efficacia in pratica della vaccinazione influenzale fra i 6 mesi e i 6 anni, si fornisce la bibliografia a oggi disponibile su protezione di comunità ed efficacia della vaccinazione influenzale in età pediatrica, che mostra l'opportunità di raccomandare la vaccinazione in questa fascia di età, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell'attuale fase pandemica».