Coronavirus, l'appello di FIMMG: «Medici di famiglia disponibili per 7 giorni h24»
La federazione invita anche la Regione a stilare un piano oganizzativo strategico territorialr
martedì 24 marzo 2020
9.32
In questa fase di emergenza, Fimmg Puglia ha invitato in una lettera tutti i medici di assistenza primaria ad aumentare la disponibilità ad essere raggiunti telefonicamente dai propri pazienti, rendendosi reperibili per 7 giorni dalle 8 alle 20.
Il ruolo della medicina generale è oggi più che mai quello della prevenzione primaria, per evitare la diffusione del contagio, mantenendo il contatto con i propri pazienti e offrendo supporto anche in un momento in cui l'assenza di DPI impedisce di fatto le visite. È però più che mai urgente la definizione da parte della Regione di un piano per la gestione dell'emergenza sul territorio, che preveda il monitoraggio domiciliare dei pazienti positivi che non hanno bisogno di ospedalizzazione. Secondo le linee guida della SIMIT (Società italiana di malattie infettive) Lombardia la terapia domiciliare dagli studi effettuati sembra migliorare il decorso clinico della malattia.
Oggi più del 50% dei pazienti positivi rimangono a casa e vengono seguiti dal proprio medico di famiglia. Per questo la rete della medicina generale sul territorio ha urgente bisogno di saturimetri per monitorare in tempo reale i pazienti domiciliati, come ha chiesto oggi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che ha anche sottolineato la necessità di linee guida univoche, secondo le più aggiornate evidenze scientifiche, e di protocolli terapeutici da seguire sul territorio contro il Covid-19. Inoltre, occorre fare chiarezza, attraverso l'esecuzione dei tamponi, sulla positività a SARS-COV2 dei pazienti sintomatici a domicilio, in modo da avviare i protocolli terapeutici che sono in via di definizione e di isolare la catena di potenziale contagio.
«La Regione finora ha sviluppato un piano strategico per gli ospedali. Manca un piano per fronteggiare l'emergenza sul territorio. - dichiara Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari - Per esempio, siamo ancora in attesa dell'attivazione delle USCA - Unità Speciali di Continuità assistenziale, previste dal Decreto legge del 9 marzo, per la presa in carico dei casi Covid-19 che non sono ospedalizzati ma che hanno bisogno di assistenza domiciliare. Occorre comprendere che bisogna fare presto e comprendere che l'assistenza sul territorio è fondamentale per allentare la pressione sugli ospedali».
«I medici di famiglia sono guidati da un grande senso di responsabilità e come sempre si metteranno al servizio del sistema - conclude Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia - Ma devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare, con strumentazione e dispositivi adeguati a garantire la sicurezza e la qualità dell'assistenza ai pazienti».
Il ruolo della medicina generale è oggi più che mai quello della prevenzione primaria, per evitare la diffusione del contagio, mantenendo il contatto con i propri pazienti e offrendo supporto anche in un momento in cui l'assenza di DPI impedisce di fatto le visite. È però più che mai urgente la definizione da parte della Regione di un piano per la gestione dell'emergenza sul territorio, che preveda il monitoraggio domiciliare dei pazienti positivi che non hanno bisogno di ospedalizzazione. Secondo le linee guida della SIMIT (Società italiana di malattie infettive) Lombardia la terapia domiciliare dagli studi effettuati sembra migliorare il decorso clinico della malattia.
Oggi più del 50% dei pazienti positivi rimangono a casa e vengono seguiti dal proprio medico di famiglia. Per questo la rete della medicina generale sul territorio ha urgente bisogno di saturimetri per monitorare in tempo reale i pazienti domiciliati, come ha chiesto oggi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che ha anche sottolineato la necessità di linee guida univoche, secondo le più aggiornate evidenze scientifiche, e di protocolli terapeutici da seguire sul territorio contro il Covid-19. Inoltre, occorre fare chiarezza, attraverso l'esecuzione dei tamponi, sulla positività a SARS-COV2 dei pazienti sintomatici a domicilio, in modo da avviare i protocolli terapeutici che sono in via di definizione e di isolare la catena di potenziale contagio.
«La Regione finora ha sviluppato un piano strategico per gli ospedali. Manca un piano per fronteggiare l'emergenza sul territorio. - dichiara Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari - Per esempio, siamo ancora in attesa dell'attivazione delle USCA - Unità Speciali di Continuità assistenziale, previste dal Decreto legge del 9 marzo, per la presa in carico dei casi Covid-19 che non sono ospedalizzati ma che hanno bisogno di assistenza domiciliare. Occorre comprendere che bisogna fare presto e comprendere che l'assistenza sul territorio è fondamentale per allentare la pressione sugli ospedali».
«I medici di famiglia sono guidati da un grande senso di responsabilità e come sempre si metteranno al servizio del sistema - conclude Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia - Ma devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare, con strumentazione e dispositivi adeguati a garantire la sicurezza e la qualità dell'assistenza ai pazienti».