Coronavirus, la Puglia prepara un censimento per i fuori sede che rientrano

Nella nostra regione, nel frattempo, sono risultati negativi tutti i test sui casi sospetti

lunedì 24 febbraio 2020 9.54
La Regione Puglia studia soluzioni per evitare il contagio da Coronavirus che sta interessando le regioni del nord Italia. È pronto, infatti, un censimento per i fuori sede che dalle regioni colpite (Veneto, Lombardia e in misura minore Piemonte ed Emilia Romagna) rientrano in Puglia, i quali dovranno compilare e inviare al medico di base un questionario in cui indicare possibili situazioni sospette. Per i turisti che visiteranno la Puglia, invece, sono state predisposte misure di assistenza. Se, poi, il contagio dovesse estendersi anche alle regioni del Sud, e alla Puglia in particolare, è pronta l'attivazione dell'unità Malattie infettive. Una misura che va di pari passo con il decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio, il quale obbliga chi è passato o ha sostato nelle zone del virus a comunicarlo alle Asl «Ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva».

Sono queste le misure che la task force della Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano e dal direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro, sta per discutere per farsi trovare pronta nel caso si estendesse anche al Sud il contagio da Coronavirus. Le misure preventive sono pronte a scattare anche in considerazione dei numerosi rientri di fuori sede dalle regioni settentrionali; si tratta soprattutto di studenti e docenti, considerata la chiusura di scuole e università, ma anche di altri lavoratori. Il consiglio a tutti i cittadini è di non presentarsi direttamente negli ospedali, ma contattare preventivamente i numeri di emergenza 1500, 112 e 118 in caso di sintomi sospetti. L'invito è a diffidare di qualsiasi informazione che non emessa dalle autorità sanitarie o ufficializzata dagli enti preposti.

La Regione Puglia, che ha pronta l'ordinanza per fronteggiare l'eventuale situazione straordinaria, ha comunque confermato che sul territorio regionale non ci sono casi ufficializzati. «Sono risultati negativi i test per SARS-CoV-2, l'agente del COVID-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia - si legge nel comunicato della Regione inviato nella serata di ieri. In particolare, è risultato negativo il caso sospetto ricoverato alle Malattie Infettive di Lecce per cui c'era stato un grande allarme. I test sono stati eseguiti presso il laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica, indicato nella nuova circolare ministeriale quale centro di riferimento per la regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell'influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive. Si ribadisce come sia fondamentale che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio (Cina in particolare) oltre che in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso. I test, dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente».