Coronavirus, l'Albania manda trenta medici e infermieri in Italia
Lo conferma con un annuncio social il premier Edi Rama. Emiliano: «Gesto concreto e simbolico»
domenica 29 marzo 2020
13.24
Trenta fra medici e infermieri sono partiti ieri dall'Albania alla volta dell'Italia, per sostenere il nostro Paese nella lotta contro il Coronavirus. Lo ha detto il premier albanese Edi Rama con un messaggio social in albanese e in italiano.
«Un piccolo aiuto per i nostri fratelli e sorelle italiani, che ci hanno adottati quando ne avevamo bisogno - dice Rama. Stiamo combattendo lo stesso nemico, non possiamo tenere le forze di riserva mentre in Italia ci sono ospedali di guerra dove anche concittadini albanesi si stanno curando. Tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, anche paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria: non possiamo non dimostrare all'Italia che l'Albania non abbandona l'amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, l'Italia deve vincere questa guerra e la vincerà, anche per noi, per l'Europa e per il mondo».
«La solidarietà verso l'Italia non ha confini e anche l'Albania oggi ha dimostrato di avere un grande cuore - commenta Luigi Di Maio, ministro degli esteri. A Fiumicino è arrivato un team di 30 medici e infermieri che domani andrà in Lombardia, nel cuore di questa emergenza per supportare i nostri medici, i nostri infermieri e i nostri operatori sociosanitari. Un piccolo rinforzo per sostenere donne e uomini in trincea ormai da settimane. Ringrazio il primo ministro albanese Edi Rama, il governo e tutto il popolo albanese per la vicinanza dimostrata nonostante l'emergenza abbia colpito anche loro. Ai cittadini italiani, a chi sta lavorando e affrontando sul campo questa emergenza dico solo una cosa: non vi lasceremo soli. Mai»
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, commenta: «Un gesto concreto, il suo, ma anche enormemente simbolico. Nelle sue parole ritrovo tutta la speranza, l'umanità, l'incoraggiamento che ci servono in questo difficile momento».
«Un piccolo aiuto per i nostri fratelli e sorelle italiani, che ci hanno adottati quando ne avevamo bisogno - dice Rama. Stiamo combattendo lo stesso nemico, non possiamo tenere le forze di riserva mentre in Italia ci sono ospedali di guerra dove anche concittadini albanesi si stanno curando. Tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, anche paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria: non possiamo non dimostrare all'Italia che l'Albania non abbandona l'amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, l'Italia deve vincere questa guerra e la vincerà, anche per noi, per l'Europa e per il mondo».
«La solidarietà verso l'Italia non ha confini e anche l'Albania oggi ha dimostrato di avere un grande cuore - commenta Luigi Di Maio, ministro degli esteri. A Fiumicino è arrivato un team di 30 medici e infermieri che domani andrà in Lombardia, nel cuore di questa emergenza per supportare i nostri medici, i nostri infermieri e i nostri operatori sociosanitari. Un piccolo rinforzo per sostenere donne e uomini in trincea ormai da settimane. Ringrazio il primo ministro albanese Edi Rama, il governo e tutto il popolo albanese per la vicinanza dimostrata nonostante l'emergenza abbia colpito anche loro. Ai cittadini italiani, a chi sta lavorando e affrontando sul campo questa emergenza dico solo una cosa: non vi lasceremo soli. Mai»
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, commenta: «Un gesto concreto, il suo, ma anche enormemente simbolico. Nelle sue parole ritrovo tutta la speranza, l'umanità, l'incoraggiamento che ci servono in questo difficile momento».