Corteo non autorizzato a Bari, 3 denunce ai ragazzi della Ex Caserma

Il collettivo: «Ribadiamo il nostro diritto ad attraversare le piazze quando e come ci pare»

venerdì 30 novembre 2018 16.02
A cura di Elga Montani
Manifestazione mercoledì sera per le strade di Bari e primi effetti del Decreto Sicurezza. Stando a quanto riporta la polizia, durante il previsto corteo in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Benedetto Petrone, una cinquantina di manifestanti avrebbero ad un certo punto deviato dal percorso autorizzato nonostante la diffida degli agenti presenti. I ragazzi avrebbero messo in atto un nuovo corteo partendo da piazza Ferrarese e percorrendo poi corso Cavour per giungere infine alla Ex Caserma Liberata.

«L'iniziativa - scrivono dalla polizia - oltre a mettere in grave pericolo l'incolumità fisica degli stessi partecipanti al corteo che hanno percorso strade centrali e trafficate senza che fosse stato possibile predisporre un adeguato servizio di viabilità, ha causato gravi disagi alla circolazione delle auto private e dei mezzi di trasporto pubblici determinati da blocchi stradali che hanno ostacolato ed ostruito alcune strade».

Risultato di quanto accaduto è stata la segnalazione all'autorità Giudiziaria di 3 ragazzi, militanti della Caserma, che sono stati ritenuti promotori dell'iniziativa e responsabili di non aver dato comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza oltre ad aver ostacolato la libera circolazione ostruendo alcune strade (violazione dell'art. 1 del D.L. 66/48, così come modificato dall'art. 23 del D.L. 113/18, noto come "decreto Sicurezza").

Dalla ex Caserma Liberata sottolineano di aver effettuato il corteo non autorizzato verso la sede in via Giulio Petroni proprio per sottolineare il diritto a manifestare ed attraversare le piazze, soprattutto se e quando dovessero esserci manifestazioni.

«Nelle settimane scorse - scrivono in una nota - fin dalla pubblicazione del testo del decreto, sapevamo che avrebbe comportato una stretta (l'ennesima) sulle piazze italiane, quella stessa stretta che sulla loro pelle fin da subito hanno sentito donne e uomini migranti che si sono vist* sbarrare la strade verso la regolarizzazione a causa del restringimento degli spazi concessi dalla legge».

«Stupisce, ma non troppo - sottolineano - la rapidità ed efficienza con la quale la DIGOS di Bari ha trattato questo caso, facendo arrivare le notifiche ai nostri compagni in meno di 24 ore dal corteo. Le prossime settimane e i prossimi mesi ci vedrete ovunque: se Salvini ha dichiarato guerra alle occupazioni, a tutti gli sfruttati e le sfruttate di qualsiasi provenienza, all'antirazzismo, alla solidarietà, ci ritroverà ai nostri posti».

Prevista ora una assemblea nell'ex Socrate Occupato per domani pomeriggio, 1 dicembre, alle 18 volta alla costituzione di una mobilitazione cittadina contro il Decreto Legge Sicurezza che porta il nome del ministro degli Interni Salvini, ma anche contro il DL Pillon e le "politiche securitarie e razziste di questo governo".