Cosa resta delle primarie?
Un centinaio fra carte d'identità, patenti e passaporti smarriti durante le operazioni di voto
lunedì 25 febbraio 2019
9.57
Si sono concluse a tarda notte le operazione di spoglio delle schede per le elezioni primarie, che hanno incoronato Di Rella candidato sindaco per il centrodestra con il 51% dei voti (battuti Romito e Melchiorre). Una giornata lunga e impegnativa, che ha visto la partecipazione di 14mila baresi e che ha lasciato anche strascichi. Oltre a quelli politici, con l'assetto del centrodestra barese che va definendosi per andare a sfidare Decaro, ce ne sono anche altri molto più prosaici. Come il "cimitero" di documenti di riconoscimento smarriti durante le operazioni di voto. Sono un centinaio circa in totale le carte d'identità, le patenti e i passaporti che i legittimi proprietari hanno lasciato al seggio allestito in Fiera del Levante una volta imbucata la scheda, o che hanno trovato una via di fuga autonoma da tasche, borse e portafogli per rimanere nello Spazio 7 del quartiere fieristico.
Insomma, una giornata interminabile per gli organizzatori, che oltre alle schede elettorali e ai relativi voti hanno dovuto fare la conta anche dei documenti smarriti. È anche questo, in fondo, il bello della partecipazione democratica.
Insomma, una giornata interminabile per gli organizzatori, che oltre alle schede elettorali e ai relativi voti hanno dovuto fare la conta anche dei documenti smarriti. È anche questo, in fondo, il bello della partecipazione democratica.