Costa Ripagnola è scontro politico

Zullo centrodestra:"Il parco deve essere opportunità e non punizione per il territorio"

lunedì 29 luglio 2019 17.03
A cura di Guerino Amoruso
Si è svolto questa mattina un incontro tra consiglieri regionali del centro destra per discutere sulle azioni politiche che riguardano l'Area Naturale Protetta di Costa Ripagnola. A sollevare il caso sono stati un gruppo di ambientalisti che i primi di luglio durante una manifestazione culturale a cui ha partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si sono esposti con un messaggio chiaro:"Giù le mani dalla Costa dei Trulli, salviamo Ripagnola". Questo dopo aver scoperto che una iniziativa privata ottiene l'autorizzazione a costruire in questa area. A scatenare la protesta degli ambientalisti è il progetto Serim che riceve la concessione per realizzare un villaggio turistico. Il 10 luglio a pochi giorni dalla protesta degli ambientalisti l'assessore Alfonso Pisicchio incontra i rappresentanti dei comuni di Polignano e di Monopoli per capire il perimetro della futura area protetta. Un incontro propedeutico all'avvio della conferenza di servizi per l'istituzione dell'area protetta come previsto dalla legge regionale n.19/1997. Area sulla quale è confermata, come ha ribadito più volte in queste ultime settimane l'assessore Pisicchio, la volontà di tutelare e di valorizzare uno dei tratti più belli della paesaggio pugliese. Dopo soli 2 giorni, il 12 luglio, il presidente Emiliano incontra i cittadini del Comitato dei Pastori della Costa e 20 associazioni ambientaliste perché secondo loro c'è una incongruenza sul progetto riguardo una riqualificazione della zona e dei trulli che in realtà prevede un' area resort destinata all'alberghiero con 7 strutture per 21 posti letto su 15 ettari e per fare questo saranno necessari la costruzione di impianti idrici ed elettrici che ovviamente non è possibile realizzare perché andrebbe a modificare la natura dei terreni. "Faremo tutte le verifiche – spiega Emiliano in questo incontro - Quello che è sicuro è che la destinazione alberghiera è in contrasto con il piano regolatore".
Lo scorso 20 luglio il Presidente della Regione avvia la procedura per la creazione dell' area protetta naturale regionale "Parco costiero di Polignano a Mare" e convoca una conferenza di servizio per oggi, 29 luglio alle ore 14, da cui i tecnici professionisti del Comune di Polignano a Mare hanno chiesto il differimento: "E' necessario – spiegano in un comunicato - che venga concesso prima un periodo di tempo e modi per valutare e ponderare al meglio le scelte che saranno prese per identificare le qualità e le dimensioni del parco nel nostro territorio. Il parco non può essere figlio di improvvisazioni".
Intanto lo sorso 22 luglio sono iniziati i lavori per il villaggio turistico.
"Chiariamo la posizione del centro sinistra – spiega il consigliere Ignazio Zullo - che è cangiante e incoerente rispetto a quello che fa. La storia nasce sull'iniziativa di un privato che ha ottenuto tutte le autorizzazioni. Poi Emiliano si accorge che la sua regione ha dato un'autorizzazione che a lui non piace e quindi subentra con la volontà di istituire un parco quasi come una punizione per Polignano, cioè istituendo con la legge un parco per annullare quello che lui ritiene essere stato un errore dell'amministrazione regionale. Il Parco naturale di Costa Ripagnola deve essere un'opportunità non una punizione per il territorio". E' stato questo il tema della conferenza stampa organizzata dai consiglieri regionali di centrodestra Ignazio Zullo, Giannicola De Leonardis, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini.