Covid-19, l'hashtag "Io resto in corsia" del Policlinico di Bari diventa un libro
Il volume fotografico è stato presentato in ateneo. Ad accompagnare le immagini sono le parole degli operatori sanitari
giovedì 2 luglio 2020
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L'hashtag lanciato dai medici del Policlinico di Bari e adottato dai tutti gli operatori sanitari impegnati durante l'emergenza Covid19 diventa un libro. "Io resto in corsia" pubblicato da Adda Editore racconta con immagini e parole i giorni vissuti a stretto contatto con il virus nelle corsie dei reparti. A mettere nero su bianco le emozioni e le esperienze tra la barelle del pronto soccorso e nelle stanze di isolamento di malattie infettive, tra i monitor della terapia intensiva e negli obitori della medicina legale sono stati i medici del Policlinico di Bari. Hanno tolto i camici e preso la penna. Almeno per un giorno.
Le parole degli operatori sanitari accompagnano le fotografie fatte nei reparti. A immortalare l'umanità e l'impegno dei professionisti impegnati nella lotta al Covid19 è stato il fotoreporter Christian Mantuano, che ha realizzato un reportage nel covid hospital del Policlinico di Bari tra medici e infermieri impegnati nel soccorso. Il libro, curato dalla giornalista Francesca Russi, è una raccolta senza filtro di fotografie e di testimonianze di storia sanitaria. Il volume è stato presentato ieri nel palazzo ateneo di Bari.
«Abbiamo ascoltato con grande emozione il racconto di chi è stato in prima linea in un periodo particolarmente difficile per la vita del Paese e a loro esprimiamo tutta la nostra gratitudine - ha detto il rettore Stefano Bronzini. Questo periodo ha mutato la prospettiva delle nostre vite in un tempo brevissimo. Una trasformazione che impone a tutti una riflessione sulle modalità di crescita e di sviluppo del paese».
«È un volume che è storia, testimonianza e memoria che consegniamo oggi alla comunità e che lasciamo domani alle future generazioni», commenta il professor Loreto Gesualdo, presidente della scuola di Medicina dell'Università di Bari che è tra gli autori del testo con un capitolo sul "covid hotel" che ha ospitato gratuitamente per un mese 80 medici e infermieri.
«Ogni fotografia, ogni singolo scatto non è un pezzo di carta stampata a colori, è uno squarcio di vita, è la punta di un iceberg, ogni foto ha una storia, rappresenta un attimo di un percorso; mille foto, mille storie tristi, felici, quotidiane, routinarie, esaltanti, disarmanti: il libro cristallizza i momenti dell'emergenza e rappresenta un prezioso documento di storia sanitaria», prosegue il professor Franco Introna, direttore della Medicina legale universitaria del Policlinico di Bari.
«Il libro testimonia l'impegno, il sacrificio, la dedizione e la passione dei professionisti rimasti in corsia, a lavoro, mentre quasi tutto il Paese era in lockdown – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore –quelle immagini catturate in corsia sono la sintesi perfetta di quello che è stato lo slogan della pandemia 'insieme ce la faremo'. Insieme è una parola straordinaria: è stato il motore che ha moltiplicato energie e risorse. Siamo stati squadra e insieme ce l'abbiamo fatta».
Il libro fotografico contiene i contributi di medici e docenti universitari: Franco Introna, Loreto Gesualdo, Maria Chironna, Annalisa Saracino, Lidia Dalfino, Giovanni Migliore, Silvio Tafuri, Lucilla Crudele, Sara Sablone.
Le parole degli operatori sanitari accompagnano le fotografie fatte nei reparti. A immortalare l'umanità e l'impegno dei professionisti impegnati nella lotta al Covid19 è stato il fotoreporter Christian Mantuano, che ha realizzato un reportage nel covid hospital del Policlinico di Bari tra medici e infermieri impegnati nel soccorso. Il libro, curato dalla giornalista Francesca Russi, è una raccolta senza filtro di fotografie e di testimonianze di storia sanitaria. Il volume è stato presentato ieri nel palazzo ateneo di Bari.
«Abbiamo ascoltato con grande emozione il racconto di chi è stato in prima linea in un periodo particolarmente difficile per la vita del Paese e a loro esprimiamo tutta la nostra gratitudine - ha detto il rettore Stefano Bronzini. Questo periodo ha mutato la prospettiva delle nostre vite in un tempo brevissimo. Una trasformazione che impone a tutti una riflessione sulle modalità di crescita e di sviluppo del paese».
«È un volume che è storia, testimonianza e memoria che consegniamo oggi alla comunità e che lasciamo domani alle future generazioni», commenta il professor Loreto Gesualdo, presidente della scuola di Medicina dell'Università di Bari che è tra gli autori del testo con un capitolo sul "covid hotel" che ha ospitato gratuitamente per un mese 80 medici e infermieri.
«Ogni fotografia, ogni singolo scatto non è un pezzo di carta stampata a colori, è uno squarcio di vita, è la punta di un iceberg, ogni foto ha una storia, rappresenta un attimo di un percorso; mille foto, mille storie tristi, felici, quotidiane, routinarie, esaltanti, disarmanti: il libro cristallizza i momenti dell'emergenza e rappresenta un prezioso documento di storia sanitaria», prosegue il professor Franco Introna, direttore della Medicina legale universitaria del Policlinico di Bari.
«Il libro testimonia l'impegno, il sacrificio, la dedizione e la passione dei professionisti rimasti in corsia, a lavoro, mentre quasi tutto il Paese era in lockdown – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore –quelle immagini catturate in corsia sono la sintesi perfetta di quello che è stato lo slogan della pandemia 'insieme ce la faremo'. Insieme è una parola straordinaria: è stato il motore che ha moltiplicato energie e risorse. Siamo stati squadra e insieme ce l'abbiamo fatta».
Il libro fotografico contiene i contributi di medici e docenti universitari: Franco Introna, Loreto Gesualdo, Maria Chironna, Annalisa Saracino, Lidia Dalfino, Giovanni Migliore, Silvio Tafuri, Lucilla Crudele, Sara Sablone.