Covid, dalla Regione Puglia in arrivo 4 milioni per ristori agli ambulanti

La conferenza dei capigruppo si è espressa favorevolmente all'unanimità. Montaruli: «I fondi vanno moltiplicati»

sabato 19 dicembre 2020
Quattro milioni di euro come ristoro per la categoria degli ambulanti: da quelli che operano prevalentemente in fiere, sagre, eventi sportivi a quelli che si occupano del commercio di prodotti alimentari, bevande, tessili, abbigliamento, calzaturiero, fino ai fioristi. È questo l'indirizzo del Consiglio regionale della Puglia che ieri, in conferenza dei capigruppo, presieduta dalla presidente del consiglio, Loredana Capone, e alla presenza del vice presidente della giunta, Raffaele Piemontese, si è espresso all'unanimità in favore di un intervento che punta a dare ossigeno ad una delle categorie più colpite dalla pandemia.

Il consiglio regionale, rispetto alla dotazione finanziaria a disposizione, ha scelto di evitare lo spacchettamento delle risorse, che avrebbe avuto come unico risultato quello di creare ulteriori divisioni nella platea di chi oggi aspetta un segnale dalle Istituzioni, per provare a dare una risposta concreta ad un bisogno.

D'altra parte, la chiusura di buona parte delle attività all'aperto ha messo a serio rischio la sopravvivenza di moltissime imprese pugliesi e le ulteriori, ma necessarie, restrizioni in previsione delle feste natalizie potrebbero portare ad una vera e propria distruzione di un tessuto economico e sociale estremamente importante per la nostra Regione, che è fatta per lo più di piccole attività commerciali.

Alla luce di tutte queste valutazioni i capigruppo hanno proposto un emendamento finalizzato ad un intervento rapido e compensativo. Avranno accesso ai fondi, fino a esaurimento delle risorse, tutte quelle attività il cui ammontare del fatturato 2020 sarà inferiore al 50% dell'ammontare del fatturato del 2019.

Savino Montaruli (CasAmbulanti) commenta: «Le nostre richieste sono state accolte ma quei fondi vanno moltiplicati, troppo pochi. Segnale comunque molto buono».