Covid in Puglia, Emiliano: "Cerchiamo medici all'estero"
Nella nostra regione mancano anestesisti, pneumologi e invettivologi
venerdì 27 novembre 2020
"Ci stiamo rivolgendo all'estero. Il nostro personale sanitario si sta sottoponendo ad una sofferenza molto gravosa, per quanto ci stiamo sforzando di fare nuove assunzioni non riusciamo a trovare anestesisti, pneumologi, infettivologi, medici di medicina generale".
Lo ha detto il presidente Michele Emiliano durante la prima seduta del consiglio regionale ieri a Bari. "Siamo in inferiorità numerica" e questo influisce "sulla umanizzazione dei percorsi e sulla tenuta complessiva del sistema", perché sono "mesi che il sistema sanitario pugliese è sottoposto ad uno stress senza precedenti". "Quando qualcuno dice: cosa avete fatto ad agosto? Ad agosto abbiamo dovuto recuperare tutti i budget di salute ordinaria che il covid aveva sospeso". "Noi proponemmo all'inizio dell'estate di fare tre grandi strutture di terapia intensiva e il Ministero ci disse: no, rafforzate le strutture degli ospedali che già avete". Era di fronte l'ondata successiva "il raddoppio delle strutture sanitarie sembrava un orizzonte pazzesco", così si sono incrementate di quattro volte, "ma nessuno ci dice qual è il giorno del picco", né che l'ondata che si stava verificando "è 12 volte più alta di quella di marzo e aprile per numero di contagiati e per problematiche sanitarie annesse". Nel frattempo "stiamo trasformando tutti gli ospedali" e non si potrebbe riaprire né l'ospedale militare, né altre strutture perché non c'è "il personale". Per ottenere la riconversione "significa sospendere alcune attività che già sono in quell'ospedale" e chiedere al personale sanitario "di fare un altro lavoro".
Lo ha detto il presidente Michele Emiliano durante la prima seduta del consiglio regionale ieri a Bari. "Siamo in inferiorità numerica" e questo influisce "sulla umanizzazione dei percorsi e sulla tenuta complessiva del sistema", perché sono "mesi che il sistema sanitario pugliese è sottoposto ad uno stress senza precedenti". "Quando qualcuno dice: cosa avete fatto ad agosto? Ad agosto abbiamo dovuto recuperare tutti i budget di salute ordinaria che il covid aveva sospeso". "Noi proponemmo all'inizio dell'estate di fare tre grandi strutture di terapia intensiva e il Ministero ci disse: no, rafforzate le strutture degli ospedali che già avete". Era di fronte l'ondata successiva "il raddoppio delle strutture sanitarie sembrava un orizzonte pazzesco", così si sono incrementate di quattro volte, "ma nessuno ci dice qual è il giorno del picco", né che l'ondata che si stava verificando "è 12 volte più alta di quella di marzo e aprile per numero di contagiati e per problematiche sanitarie annesse". Nel frattempo "stiamo trasformando tutti gli ospedali" e non si potrebbe riaprire né l'ospedale militare, né altre strutture perché non c'è "il personale". Per ottenere la riconversione "significa sospendere alcune attività che già sono in quell'ospedale" e chiedere al personale sanitario "di fare un altro lavoro".