Covid, la sottosegretaria alla Salute Zampa da Bari: «Governo non esclude obbligo mascherine all'aperto»
Stamattina la visita all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII: «Mai come quest'anno importante il vaccino antinfluenzale per i bambini»
venerdì 2 ottobre 2020
12.59
«Non è da escludere che il Governo, in futuro, possa adottare un provvedimento. Si valuta settimana per settimana, monitorando i dati di tutto il Paese». Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a Bari, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'eventualità di adottare un provvedimento unico, su tutto il territorio nazionale, che disciplini l'uso delle mascherine all'aperto, superando le singole ordinanze regionali e comunali.
Zampa, stamattina in visita all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, ha aggiunto: «Si potrebbe decidere di utilizzare le mascherine all'aperto di fronte alla ripresa di focolai - ha detto - ci si sta pensando da molte parti. Ieri aumento secco di più di 500 casi , dobbiamo fare in modo che il sacrificio enorme fatto come Paese dia dei risultati permanenti. Se oggi l'Italia vanta numeri così diversi dal resto d'Europa è perché siamo stati rigorosi. Di fronte a una ripresa molti sindaci e presidenti di Regione stanno andando in questa direzione. Il Governo valuta settimana per settimana - ha detto ancora la sottosegretaria - c'è una cabina di regia che lavora sul monitoraggio dei dati di tutto il Paese, non è da escludere che possa avvenire questo. Dobbiamo continuare a fare in modo che i numeri restino bassi, per come funziona il virus , è la base il moltiplicatore, se quella si alza rischieremmo di portare di nuovo in alto i meri e questo non deve avvenire».
Nella struttura ospedaliera pediatrica barese Zampa si è anche sottoposta al vaccino antinfluenzale, spiegando che «Mai come quest'anno è importante vaccinare i bambini. La tutela dall'influenza è un elemento in più di sicurezza anche rispetto al Covid», ha aggiunto a margine della visita con Giovanni Migliore, direttore generale del Policlinico di Bari, e Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità "in pectore".
«Al ministero - ha aggiunto Zampa - abbiamo previsto che, nella fascia della fragilità, siano compresi i bambini e abbiamo abbassato l'età dell'anzianità, facendola scendere a 60 anni. Ma per i bambini la vaccinazione è fondamentale, per non confondere i sintomi, che sono molto simili a quelli del Covid, e quindi non correre in ospedale e al Pronto soccorso, avendo paura che sia di peggio. Certamente la tutela dall'influenza è un elemento in più di sicurezza anche rispetto al Covid - ha aggiunto la sottosegretaria - è uscito uno studio di recente, che mostra una connessione tra una reazione migliore ai sintomi del Covid nelle persone vaccinate dall'influenza. In ogni caso vaccinarsi è una cosa importantissima, partono spesso messaggi fuorvianti, vaccinarsi invece è uno scudo».
Sui casi Covid a scuola, Zampa ha aggiunto: «Il Governo ha dato indicazioni di effettuare i test rapidi a scuola. Ovunque è possibile si parte immediatamente, alcune realtà sono già partite e ancora meglio sarà quando partiranno i test salivari, che per i bambini sono più facili da sopportare. Sappiamo che la scuola porterà con sé inevitabilmente una piccola ripresa del contagio, qualche elemento di insicurezza o rischio in più - ha aggiunto - ma il Paese ha convenuto che la scuola è un'opportunità di crescita tale che non si può immaginare di non tenere le scuole aperte. Bisogna avere molte attenzioni e rigore nel seguire le regole. Spesso il rischio è fuori da scuola. Una volta che sono arrivati in classe, i bambini sono per lo più in sicurezza, quello che non va è quello che avviene fuori dalle scuole magari dove ci sono assembramenti».
Zampa, stamattina in visita all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, ha aggiunto: «Si potrebbe decidere di utilizzare le mascherine all'aperto di fronte alla ripresa di focolai - ha detto - ci si sta pensando da molte parti. Ieri aumento secco di più di 500 casi , dobbiamo fare in modo che il sacrificio enorme fatto come Paese dia dei risultati permanenti. Se oggi l'Italia vanta numeri così diversi dal resto d'Europa è perché siamo stati rigorosi. Di fronte a una ripresa molti sindaci e presidenti di Regione stanno andando in questa direzione. Il Governo valuta settimana per settimana - ha detto ancora la sottosegretaria - c'è una cabina di regia che lavora sul monitoraggio dei dati di tutto il Paese, non è da escludere che possa avvenire questo. Dobbiamo continuare a fare in modo che i numeri restino bassi, per come funziona il virus , è la base il moltiplicatore, se quella si alza rischieremmo di portare di nuovo in alto i meri e questo non deve avvenire».
Nella struttura ospedaliera pediatrica barese Zampa si è anche sottoposta al vaccino antinfluenzale, spiegando che «Mai come quest'anno è importante vaccinare i bambini. La tutela dall'influenza è un elemento in più di sicurezza anche rispetto al Covid», ha aggiunto a margine della visita con Giovanni Migliore, direttore generale del Policlinico di Bari, e Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità "in pectore".
«Al ministero - ha aggiunto Zampa - abbiamo previsto che, nella fascia della fragilità, siano compresi i bambini e abbiamo abbassato l'età dell'anzianità, facendola scendere a 60 anni. Ma per i bambini la vaccinazione è fondamentale, per non confondere i sintomi, che sono molto simili a quelli del Covid, e quindi non correre in ospedale e al Pronto soccorso, avendo paura che sia di peggio. Certamente la tutela dall'influenza è un elemento in più di sicurezza anche rispetto al Covid - ha aggiunto la sottosegretaria - è uscito uno studio di recente, che mostra una connessione tra una reazione migliore ai sintomi del Covid nelle persone vaccinate dall'influenza. In ogni caso vaccinarsi è una cosa importantissima, partono spesso messaggi fuorvianti, vaccinarsi invece è uno scudo».
Sui casi Covid a scuola, Zampa ha aggiunto: «Il Governo ha dato indicazioni di effettuare i test rapidi a scuola. Ovunque è possibile si parte immediatamente, alcune realtà sono già partite e ancora meglio sarà quando partiranno i test salivari, che per i bambini sono più facili da sopportare. Sappiamo che la scuola porterà con sé inevitabilmente una piccola ripresa del contagio, qualche elemento di insicurezza o rischio in più - ha aggiunto - ma il Paese ha convenuto che la scuola è un'opportunità di crescita tale che non si può immaginare di non tenere le scuole aperte. Bisogna avere molte attenzioni e rigore nel seguire le regole. Spesso il rischio è fuori da scuola. Una volta che sono arrivati in classe, i bambini sono per lo più in sicurezza, quello che non va è quello che avviene fuori dalle scuole magari dove ci sono assembramenti».