Scongiurato fallimento Ferrovie Sud Est, Bnl dice sì al concordato
Intanto stamattina è stato interdetto il dirigente della banca accusato di aver favorito la condotta debitoria di Fiorillo
mercoledì 14 marzo 2018
10.08
Le Ferrovie del Sud Est, potrebbero avere qualche speranza in più di non fallire. La Bnl coinvolta nella vicenda, ha espresso voto favorevole oggi in tribunale al concordato fallimentare.
Il sì consente di avere la maggioranza dei voti a favore dei creditori e permetterà dunque, dopo una serie di altri passaggi obbligati, altri 20 giorni per votare più l'udienza per l'omologazione del concordato e poi l'esecuzione, di scongiurare un crac da circa 230 milioni di euro.
Intanto sempre stamattina c'è stata una evoluzione nell'inchiesta. Il responsabile mercato Pubblica Amministrazione direzione centrale BNL Roma Giuseppe Maria Pignataro, è stato interdetto per 12 mesi dalla sua carica, per evitare il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
"Bancarotta fraudolenta impropria in concorso", con questa accusa Il dirigente risponde del reato contestato in concorso con l'ex amministratore unico di Fse, Luigi Fiorillo nell'ambito dell'indagine della Procura di Bari sul crac delle Ferrovie del Sud Est.
In base all'inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli e Luciana Silvestris, i funzionari Bnl con le loro condotte avrebbero peggiorato la situazione debitoria di Fse. Tra le accuse: la concessione di finanziamenti a fronte di una serie di garanzie illimitate, linee di credito in favore della società oramai vicina al dissesto, nessun controllo sulla destinazione delle somme erogate. Grazie a queste operazioni Fiorillo avrebbe continuato a sostenere ingenti e sproporzionate spese indebitando ulteriormente la società.
Il sì consente di avere la maggioranza dei voti a favore dei creditori e permetterà dunque, dopo una serie di altri passaggi obbligati, altri 20 giorni per votare più l'udienza per l'omologazione del concordato e poi l'esecuzione, di scongiurare un crac da circa 230 milioni di euro.
Intanto sempre stamattina c'è stata una evoluzione nell'inchiesta. Il responsabile mercato Pubblica Amministrazione direzione centrale BNL Roma Giuseppe Maria Pignataro, è stato interdetto per 12 mesi dalla sua carica, per evitare il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
"Bancarotta fraudolenta impropria in concorso", con questa accusa Il dirigente risponde del reato contestato in concorso con l'ex amministratore unico di Fse, Luigi Fiorillo nell'ambito dell'indagine della Procura di Bari sul crac delle Ferrovie del Sud Est.
In base all'inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli e Luciana Silvestris, i funzionari Bnl con le loro condotte avrebbero peggiorato la situazione debitoria di Fse. Tra le accuse: la concessione di finanziamenti a fronte di una serie di garanzie illimitate, linee di credito in favore della società oramai vicina al dissesto, nessun controllo sulla destinazione delle somme erogate. Grazie a queste operazioni Fiorillo avrebbe continuato a sostenere ingenti e sproporzionate spese indebitando ulteriormente la società.