Crac Fse, chiuse le indagini. Bilanci falsi e bancarotta per 230 milioni di euro

Tra gli indagati il dg Fiorillo e 28 tra dirigenti e funzionari

lunedì 16 aprile 2018 23.05
Stando alle conclusioni delle indagini della magistratura barese coordinata dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli, Luciana Silvestris e Roberto Rossi, il dg di Fse Luigi Fiorillo, in concorso con consulenti e funzionari della società, in tutto 28 persone, avrebbe dissipato e distratto fondi per centinaia di milioni di euro nell'arco di circa 10 anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza gare d'appalto. Fiorillo avrebbe intascato circa 5 milioni di euro quali compensi per attività di supporto, senza averne le competenze, in quasi 40 appalti di lavori pubblici su tutto il territorio regionale. La Procura di Bari ha chiuso quindi e indagini sul fallimento milionario di Ferrovie del Sud Est per 230 milioni di euro e ora si attendono i rinvii a giudizio. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2015, fino a quando la società è stata commissariata.
Nell'ambito di questa inchiesta a febbraio furono eseguiti dalla Guardia di Finanza sequestri per circa 90 milioni di euro.