Crack Finpower, in procura l'interrogatorio di garanzia di Giancaspro
I PM hanno ascoltato l'ex patron del Bari per circa 2 ore. Difesa chiede revoca dei domiciliari
giovedì 4 ottobre 2018
20.37
Interrogatorio di garanzia fiume per Cosmo Giancaspro, rimasto a colloquio con i magistrati della procura di Bari per due ore. L'ex patron della FC Bari 1908, in fallimento, era stato arrestato lo scorso 26 settembre a Roma nell'ambito dell'inchiesta sul crack finanziario da oltre 10 milioni di Euro della Finpower SRL.
L'ex presidente del Bari, al momento detenuto ai domiciliari, avrebbe respinto le accuse mossegli dalla procura barese, che sostiene la tesi secondo cui Giancaspro avrebbe disperso nel quinquennio 2013-2018 numerosi beni dell'azienda poi fallita, vendendo a prezzi bassissimi le quote societarie ad altri soggetti che controllava egli stesso oppure gestiti da alcuni prestanome compiacenti.
Gli inquirenti ipotizzano, inoltre, un coinvolgimento negli affari illeciti di Giancaspro anche della ormai ex società di calcio. I documenti esaminati lascerebbero presumere che Giancaspro si sia potuto avvalere della presunta complicità di funzionari di banca per alcune operazioni che sono attenzionate dai PM della procura di Bari.
Sembrerebbe che al termine dell'interrogatorio di garanzia gli avvocati dell'ex presidente della FC Bari 1908 abbiano chiesto la revoca della misura cautelare agli arresti domiciliari.
L'ex presidente del Bari, al momento detenuto ai domiciliari, avrebbe respinto le accuse mossegli dalla procura barese, che sostiene la tesi secondo cui Giancaspro avrebbe disperso nel quinquennio 2013-2018 numerosi beni dell'azienda poi fallita, vendendo a prezzi bassissimi le quote societarie ad altri soggetti che controllava egli stesso oppure gestiti da alcuni prestanome compiacenti.
Gli inquirenti ipotizzano, inoltre, un coinvolgimento negli affari illeciti di Giancaspro anche della ormai ex società di calcio. I documenti esaminati lascerebbero presumere che Giancaspro si sia potuto avvalere della presunta complicità di funzionari di banca per alcune operazioni che sono attenzionate dai PM della procura di Bari.
Sembrerebbe che al termine dell'interrogatorio di garanzia gli avvocati dell'ex presidente della FC Bari 1908 abbiano chiesto la revoca della misura cautelare agli arresti domiciliari.